Come espresso molto bene nell'articolo, perchè le associazioni umanitarie collaborano con la popolazione irachena, senza problemi ed i soldati, quasi quotidianamente, o muoiono o uccidono? La guerra è finita. I potenti hanno dimostrato quanto sono forti. Hanno cacciato il dittatore, pertanto non è più comprensibile la loro presenza, se non nella misura in cui essi vogliono il controllo di una fetta di mondo che, a differenza di altri fazzoletti improduttivi, garantisce ricchezza a molti " compagni di ventura". Tutti parlano di loro, ma quasi nessuno parla di quella schiera di uomini e donne che sono presenti in Iraq , rischiando la vita, in nome dei loro ideali : voler aiutare un popolo a cui è stato cancellato tutto, anche la possibilità di ricominciare autonomamente la loro vita e a far rivivere la loro storia. |