tam tam |  messaggio  |
Riforma della Giustizia minorile
RAB - 18-07-2003
Amici dei Bambini e sette ong (ANFAA, CIAI, CIES, ECPAT Italia, Save the Children Italia, Telefono Azzurro e UNICEF Italia) ad un anno dalla diffusione delle Linee Guida per la Riforma della Giustizia Minorile in Italia hanno scritto una lettera aperta a tutti parlamentari sul tema della riforma della giustizia. Lettera in cui ribadiscono “l’importanza dei principi enunciati nelle Linee Guida” ed esprimono viva preoccupazione “per il perdurare in Italia di un situazione di NON RIFORMA della giustizia minorile”.
“Esiste inoltre il pericolo che il riordinamento della giustizia minorile non venga attuato costruendo un sistema migliore, ma limitandosi a degli emendamenti ai disegni di Legge 2517 e 2501. – si legge nel testo - e Linee Guida per la riforma della giustizia minorile in Italia, diffuse lo scorso 19 luglio 2002, sono un segno inequivocabile dell’indirizzo delle associazioni e ONG operanti in Italia per la tutela dei diritti dei minori: sottolineano la necessità che il superiore interesse del minore sia il cardine attorno al quale ruoti la riforma della giustizia minorile e che al minore sia garantita una adeguata tutela nel corso dei procedimenti civili e penali che lo riguardano, nel costante riferimento alla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia”. Secondo LE ONG La riforma della giustizia minorile necessita di adeguate risorse economiche, umane e strutturali che riescano a garantire l’ascolto del minore, la sua assistenza psico-sociale e legale, oltre che il rispetto del principio della specializzazione adeguata degli organi della giustizia minorile e la loro reale capillarità sul territorio nazionale, per consentire ai giudici un rapporto più proficuo con i servizi locali.
“I recenti emendamenti, attualmente in discussione alla Camera, se da un lato mostrano il desiderio di un riordino del sistema della giustizia minorile, dall’altro non tengono conto delle indicazioni delle Linee guida espresse dalle associazioni che da anni lavorano a fianco dei minori, dando così una risposta parziale a quella che è un’esigenza fondamentale del nostro Paese: assicurare ai bambini e ai ragazzi un sistema giudiziario minorile con strutture adeguate sul territorio, equo, efficiente, teso al recupero e non alla loro penalizzazione o al loro annullamento all’interno di un sistema giudiziario a misura di adulto” conclude la lettera. Le ong invitano il Parlamento e il Governo a rivedere nel complesso le proposte di riforma del sistema giudiziario minorile con responsabilità e lungimiranza e tenendo presente il principio dell’interesse superiore del bambino, come espresso negli articoli della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia.





  discussione chiusa  condividi pdf