Se ne è parlato a Sora
Anna Pizzuti - 03-06-2003
Il convegno era intitolato: “LA RIFORMA DEI CICLI AI BLOCCHI DI PARTENZA”.
Si è tenuto a Sora, il 29 ed il 30 maggio. Era stato pensato come “incontro di servizio”, più per informare, che per formare.
Questi sono gli interventi del primo giorno, durante il quale si è discusso del Sistema nazionale di valutazione
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IL SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE
Giovanni Cominelli
– Commissione Miur sulla valutazione



Premesse

 La scuola ha cessato di essere un’istituzione o, peggio, un ufficio statale decentrato, è divenuta un servizio. E come tutti i servizi, dalla sanità, ai trasporti, ai telefoni, ha dismesso ogni aura sacrale, ad esso ci si rapporta in termini utilitaristici: quanti e quali servizi offre, quale efficienza, quale efficacia, quale equità. Un servizio in competizione con altri, che offrono educazione in concorrenza. Le famiglie, la società, i ragazzi la vivono così.

 La funzione educativa è una funzione pubblica, perché il suo esercizio è il motore dell’accesso alla cittadinanza ed europea. Con l’allargamento dell’Unione europea da 15 a 25 membri e la nuova Costituzione europea si va verso la creazione di uno spazio economico, politico e istituzionale continentale di mezzo miliardo di abitanti, destinato a muoversi su politiche strategiche comuni, delle quali la politica educativa sarà un ganglio essenziale.

 Le scuole svolgono tale funzione, la amministrano, la erogano, perciò sono pubbliche, ma non sono più statali, sono “repubblicane”: possono essere gestite dallo stato, dagli Enti locali, dalle Regioni, da gruppi di famiglie, da ordini religiosi, da privati;

 Gli istituti scolastici sono autonomi per legge costituzionale: liberi di organizzare l’offerta formativa in relazione alla domanda degli utenti e alle esigenze culturali, sociali, produttive del territorio su cui insistono, dentro il quadro nazionale del curriculum, nel rispetto degli standard nazionali.

 l’assetto istituzionale della Repubblica e l’esercizio delle competenze e dei poteri in direzione delle scuole assume carattere sussidiario: le autonomie scolastiche sono il soggetto principale, gli Enti locali, le Regioni, il Ministero e le sue articolazioni regionali sono al servizio della realizzazione dei fini costituitivi delle autonomie
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UNA STAGIONE DI CONTAGIO VALUTATIVO?
Antonio Valentino
– Dirigente scolastico, Centro CGIL Scuola


Metto in fila alcuni fatti che riguardano la valutazione di sistema (di scuola e complessivo)

1) La provincia di Milano incoraggia la certificazione ISO 9001 o 9002, attraverso contributi consistenti alle scuole;

2) In Lombardia la Regione ha deciso che senza certificazione non si è accreditati per la partecipazione ai programmi europei con Fondi sociali;

3) Si è creato un vero e proprio mercato della certificazione, che drena risorse alle scuole in misura anche consistente;

4) le scuole che hanno chiesto di partecipare al PP2 superano le 7730 unità;

5) l’enfasi posta dalla Legge Delega sul sistema esterno di valutazione e con questo sulla verifica degli apprendimenti con la possibilità di ripetizione della classe su base biennale.

COSA DEDURRE DA QUESTI FATTI?

Ci troviamo di fronte alla volontà diffusa di superare, finalmente un gap della nostra cultura scolastica, quello della cultura e di pratiche corrette della valutazione? Oppure che il MIUR punta sulla valutazione come obiettivo strategico per finalità che sono dentro una determinata visone ideologica, che va colta ed esplicitata?

Come vanno letti i dati riportati? In particolare quelli relativi al PP2?






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