Gianni Mereghetti - 24-02-2003 |
Se, come annunciato, il 24 marzo ci sarà lo sciopero generale della scuola, io entrerò regolarmente in classe e farò lezione come atto di protesta contro i sindacati, che nella contrattazione in corso stanno tradendo l’esigenza di professionalità manifestata dal mondo docente. Ai sindacati non è stato chiesto l’impossibile, ma unicamente di ottenere la contrattazione separata per il personale insegnante, e invece stanno portando avanti il mantenimento del comparto scuola, fino all’aberrazione che il lavoro in classe venga considerato un elemento accessorio! E’ evidente che in queste condizioni c’è solo da temere che ogni passo in più nella contrattazione sia un ulteriore svilimento della professione docente, fino a ingabbiarla totalmente nelle maglie sovietiche del sindacalismo nostrano. Per questo sarebbe assurdo scioperare, dando più forza a quelli che oggi sono i nemici della professione docente, quelli che la vogliono tenere docile e mansueta sotto il loro squalificante controllo. Ormai è evidente che per ottenere condizioni di libertà, diversificazioni della funzione, rivalutazione economica, non bisogna prendere la strada sindacale, ma richiedere per legge un nuovo stato giuridico degli insegnanti! |
M. Tornatore - 02-03-2003 |
Mi sento veramente presa in giro da Sindacati , unitari e non, che "una tantum" proclamano una giornata di sciopero magari dil venerdì o il lunedì nella speranza che "abbocchi" qualcuno interessato a godersi un "ponte" per poi fare il solito balletto delle cifre. Non ci sono iniziative serie di lotta che, senza ledere il diritto allo studio dei ragazzi , vadano a colpire "interessi forti" : basterebbe che noi tutti rifiutassimo di fare i viaggi d'istruzione o che confermassimo in blocco i testi in adozione. Solo nel mondo della scuola si teme di creare disagio o di colpire gli interessi di altri lavoratori. In questo Paese la scuola è davvero un fanalino di coda e in coda ci sono anche i docenti italiani ai quali si chiedono sempre più competenze ed impegno senza, però prevedere stipendi, non dico a livello europeo, ma almeno dignitosi per dei professionisti |
ilaria ricciotti - 07-03-2003 |
Il 24 Marzo, come è mia consuetudine, anche se ho il giorno libero io sciopererò. Le motivazioni che questa volta mi inducono ad astenermi dal lavoro sono molte e tutte diverse dagli scioperi a cui ho aderito fino ad ora. Il 24 marzo sciopererò soprattutto perchè questa scuola, che è stata fino ad ora portata avanti da tutti gli operatori con fatica perchè fosse sempre più rispettosa dei diritti degli alunni e del personale, non retroceda di mezzo secolo e non diventi una scuola in cui il privato abbia il sopravvento sul pubblico, tradendo in tal modo l'art.32 della Costituzione. Io sciopèro per difendere i diritti fino ad ora acquisiti e non per ritornare indietro di decenni. Spero che saremo molti in piazza, in quanto la posta in gioco è molto ma molto alta e con questo sciopero noi operatori dovremmo dimostrare di essere consapevoli di ciò che stiamo chiedendo a questo governo: non solo un nuovo contratto o aumenti salariali, ma una scuola di qualità in cui vengano garantiti sia il diritto allo studio che i posti di lavoro promessi. Ilaria |