Un’inaugurazione particolare
Cosimo Scarinzi - 15-01-2003

Frossasco, piccolo centro del pinerolese, il 13 gennaio, in occasione dell’inaugurazione di un nuovo edificio scolastico, viene onorato dalla presenza di un discreto numero di personalità: è annunciata Letizia Arnaboldi Brichetto Moratti, Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca, poi, per “ragioni di salute” non ci sarà ma verrà il Sottosegretario Valentina Aprea, Enzo Ghigo, Presidente della Regione, il Direttore Scolastico Regionale Catalano ed altri minori.
L’inaugurazione fa pensare ad una vecchia poesia “c’è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d’antico…”, c’è la banda musicale, il vescovo di Pinerolo benedicente, bambini con le bandiere tricolori, giovani militanti del principale partito di governo vestiti rigorosamente di blu e tutto quel démi -monde che affolla, di norma, simili iniziative.
A guastare, o a vivacizzare?, la festa ci sono, però, i lavoratori della scuola, gli studenti, diversi genitori che intendono denunciare la politica scolastica del governo e della regione. La limitata presenza delle forze dell’ordine fa pensare che questa mobilitazione non fosse attesa.
D’altro canto, nelle scuole del pinerolese, erano state raccolte circa mille firme su di un testo, preparato dalla CUB Scuola, che poneva al ministro, quando ancora non aveva dato forfait, alcune precise domande e la significativa presenza di colleghi dimostra che la volontà di farsi sentire è forte.
Siamo alcune centinaia di persone che restano dinanzi alla scuola alcune ore e chiedono di parlare con il Sottosegretario per consegnare pubblicamente le firme raccolte. C’è qualche momento di tensione, i carabinieri esibiscono i tonfa, i mitici manganelli che hanno conquistato fama imperitura durante i fatti di Genova del 2001, quando soprattutto gli studenti iniziano a stancarsi dell’attesa. Non ci sono, comunque, incidenti gravi.
Alla fine Valentina Aprea ci riceve. Sono presenti anche Catalano e Iennaco, dirigente del CSA, alcuni politici locali, alcuni giovani italoforzuti che mi informano, non mi è chiaro il perché, che l’Italia non deve diventare simile all’Albania, qualche giornalista e, questo va da sé, le forze dell’ordine.
Valentina Aprea ha un approccio vigoroso e diretto, rafforzato da una poderosa abbronzatura, dall’abito dorato e dalle scarpe a punta.
Alle domande degli studenti provvede a rispondere in tre modi:

· sciorinando una gran massa di cifre volte a dimostrare che il governo non è affatto intenzionato a penalizzare la scuola pubblica. Peccato che le cifre o siano creazioni fantastiche (200.000 ATA assunti negli ultimi anni) o siano assolutamente decontestualizzate (62.000 precari assunti dimenticando di dire che si tratta della copertura del turn over, che si tratta di vincitori di concorso che entrano in ruolo con anni di ritardo, che le immissioni in ruolo di quest’anno sono state bloccate, per fare un solo esempio);

· facendo rilevare che una serie di scelte quali la parità scolastica, il taglio dell’organico ecc. non sono state deliberate dall’attuale governo ma dal precedente e vedono l’accordo dell’opposizione parlamentare. In questi casi, l’accordo fra governo ed opposizione è presentato come la prova indiscutibile della bontà delle scelte attuali;

· sostenendo che l’inefficienza ed il degrado della scuola sono responsabilità del precedente governo e che il governo nuovo raddrizzerà le gambe ai cani, donerà la gioventù agli anziani e porrà rimedio alle malefatte del passato. In questa prospettiva l’opposizione non è più buona e non serve più.

Insomma, si comporta come un classico animale politico. Se proprio dovessi porre l’accento sulle differenze rispetto ai personaggi tipici della passata gestione, direi che è più passionale ed aggressiva, meno “tecnica” e fredda e che sembra, ripeto sembra, convinta che una “campagna di disinformazione” occulta i meriti dell’attuale governo. È un animale politico anche nel senso che vede tutto in termini di schieramento parlamentare e pare poco attenta alle questioni di merito.
Visto che le domande degli studenti coincidono, in gran parte, con le nostre, riprendiamo le questioni ponendo l’accento sui dati. La signora si innervosisce e ci accusa di essere demagoghi. Io reagisco in maniera secca, Umberto Ottone, l’altro collega della delegazione CUB Scuola, con la consueta ironica tranquillità. D’altro canto, non ci attendevamo certo un colloquio reale. Quello che ci interessava lo abbiamo ottenuto:

· stimolare la mobilitazione dei colleghi;
· far circolare l’informazione sulle questioni che riguardano la scuola pubblica.

Sulla politica scolastica del governo la partita è aperta, l’iniziativa del 13 gennaio a Frossasco non è che uno dei momenti dello sviluppo della mobilitazione della categoria.

Cosimo Scarinzi


OGGI LA SILIQUINI A FROSSASCO
Cub contro il governo


Il sottosegretario all´Istruzione Maria Grazia Siliquini inaugura oggi alle 16, la nuova scuola di Frossasco in via Rinaldo Asvisio 2. Alla cerimonia parteciperanno i presidenti di Regione e Provincia. La struttura, accoglie elementari e medie ed è dotata di aula computer, biblioteca, laboratorio di lingue, mensa, palestra, campo di calcio e altre aree per lo sport. All´inaugurazione saranno presenti anche gli insegnanti della Cub Scuola che rivolgeranno alla rappresentante del ministro Moratti domande sulla scuola italiana. Qualche esempio: «E´ il ministro della scuola pubblica o della scuola privata? Come mai le risorse per la scuola pubblica vengono tagliate e quelle per la scuola privata accresciute? Perché si immettono in ruolo gli insegnanti di religione, scelti dalle curie, mentre non si riconosce ai precari il diritto al ruolo, maturato con pubblici concorsi? Perché viene tagliato il numero degli insegnanti di sostegno quando crescono gli alunni svantaggiati?».

Da “La Stampa” del 13 gennaio 2002


CUB, COBAS, CGIL E UNIVERSITARI SI ERANO DATI APPUNTAMENTO NEL PINEROLESE PER CONTESTARE LA MORATTI E LA SUA RIFORMA

La nuova elementare scatena la protesta
Momenti di tensione a Frossasco dov´era atteso il ministro

Della cerimonia di inaugurazione dell´elementare statale «Silvio Pellico» di Frossasco, ieri pomeriggio, ciò che più ha indispettito i contestatori è stata la distribuzione di piccoli tricolori ai bambini (qualcuno l´ha definita «una iniziativa di regime»): i piccoli hanno allegramente sventolato le bandierine mentre la banda comunale suonava, il sottosegretario all´Istruzione Valentina Aprea tagliava il nastro e il vescovo di Pinerolo, monsignor Piergiorgio Debernardi, benediceva la bella struttura realizzata in poco più di un anno. La contestazione era stata annunciata dalla Cub Scuola la scorsa settimana, un attimo dopo aver appreso la notizia che nel comune del Pinerolese sarebbe arrivato il ministro Letizia Moratti (poi impossibilitata per ragioni di salute): un´occasione d´oro per riproporre le ragioni del «no» alla riforma, i dubbi sui tagli e sulle attenzioni per la scuola privata. Ieri, poi, le cose sono andate anche un po´ oltre le attese, con tanti striscioni, slogan, la presenza dei Cobas, della Cgil e di un gruppo di studenti universitari. Con questi ultimi, ci sono stati momenti di tensione all´arrivo del presidente della Regione, Enzo Ghigo, con spintonamenti e cordoni da parte delle forze dell´ordine. E mentre nel salone gremito di bambini, genitori e autorità - il sindaco di Frossasco Elvio Rossi a fare gli onori di casa, il presidente della Provincia Mercedes Bresso, i parlamentari Fassone e Merlo (Ulivo), Malan (Fi), i sindaci della zona (la scuola è stata costruita con i comuni di Cantalupa e Roletto), il direttore dell´Ufficio Scolastico Regionale, Luigi Catalano - incominciavano gli interventi, fuori la protesta è continuata. «E´ a scuola - ha detto il presidente Ghigo - che occorre proporre il valore della tolleranza, del rispetto della diversità di opinione per il bene della collettività». E Valentina Aprea: «E´ in un luogo come questo che si concretizza la modernizzazione che l´attuale governo persegue da sempre, una scuola europea in una realtà locale solida, capace di custodire le identità». Poi, accennando alle riforme: «E´ urgente migliorare la qualità della scuola». A cerimonia conclusa, il sottosegretario ha quindi incontrato studenti e rappresentanti sindacali. La Cub Scuola le ha consegnato un migliaio di firme raccolte in due giorni tra i docenti del Pinerolese su un documento molto critico verso le scelte del governo in tema di istruzione. E mentre a Frossasco era in corso la contestata inaugurazione senza ministro, davanti a Palazzo Civico si è svolta la manifestazione di Cgil, Cisl, Uil e Csa contro la «privatizzazione dei servizi educativi». Centinaia di insegnanti di materne e nidi comunali e genitori hanno urlato slogan contro la scelta dell´assessore Paola Pozzi di affidare uno studio per una diversa organizzazione del settore. Paola Pozzi ha incontrato una delegazione e spiegato «che non c´è intenzione di privatizzare e che lo studio non è ultimato». I comunisti italiani hanno chiesto una dichiarazione ufficiale rispetto ai programmi della giunta. Infine, una contestazione affidata a un comunicato arriva da Cgil, Cisl, Uil Scuola e coglie l´occasione dell´odierno convegno, promosso dalla Direzione regionale dell´Istruzione, in videoconferenza dall´Itis Pininfarina di Moncalieri, sulle nuove tecnologie applicate alla didattica e sugli investimenti. I sindacati contestano i tagli alla spesa che il ministro Tremonti ha destinato alla scuola piemontese: «Nel 2003 l´unico aggiornamento consentito sarà sulle tecnologie informatiche, ma non per il personale tecnico e amministrativo che nelle segreterie si troverà di fronte a nuovi metodi di lavoro». Inoltre, «per i docenti si avviano corsi sulle nuove tecnologie, senza aver avviato la formazione dei formatori».
Maria Teresa Martinengo

Da “La Stampa” del 14 gennaio 2002


interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 Caelli Dario    - 19-01-2003
MI pare una imboscata più che un tentativo di dialogo. Comunque che la Aprea sia una persona valida non viene certo messo in discussione da queste poche righe (patetiche).
Se il governo di centrodestra non ha fatto molto, il governo di centrosinistra ha fatto peggio. Basta chiedere ai "vincitori di concorso" che non sono stati immessi in ruolo. I termini per l'immissione in alcuni casi erano antecedenti all'ingresso di questo governo, ma volutamente disattesi dal governo precedente. Se poi contiamo i ricorsi e le indagini sugli ultimi maxi concorsi allora il cerchio si chiude.
Ora pagano quelli che dovevano essere premiati.
Ora urlano quelli che prima erano condiscendenti verso le scempiaggini e le baggianate fatte passare in sordina dal governo del centrosinistra (una tra tutte l'autonomia delle scuole senza le risorse necessarie e un minimo di programmazione a medio termine).
Con questo non voglio impedire le contestazioni di alcuno. Si contesti pure, ma senza dare dell'animale a nessuno.

 Cosimo Scarinzi    - 31-05-2003
Nessuno ha dato dell'animale all'Onorevole Aprea. Forse il collega di destra dimentica che abbiamo scioperato contro il governo di sinistra ai tempi del conocrso indecente.
Avviene, a volte, che le simpatie politiche inducano alla dimenticanza.