Nulla è più ingiusto quanto fare parti uguali tra disuguali
Lucio Garofalo - 20-06-2016
Probabilmente, i nostri conterranei (o compaesani, che dir si voglia) non si sono ancora resi conto (o fingono) che pure le nostre comunità sono diventate classiste e discriminatorie. Quelle che un tempo potevano definirsi "oasi felici", piccoli centri a dimensione umana, oggi sono intrise di arida e cinica indifferenza, di ipocrisia sociale e disuguaglianze di ogni tipo. Lo si comprende osservando soprattutto il "modus operandi" delle scuole di base, laddove sovente si discrimina a scapito dei meno privilegiati, quelli che non sono i "figli di papà". È fin troppo facile e comodo "disfarsi" dei soggetti più umili e svantaggiati a livello socio-economico e culturale, senza rendersi conto del proprio fallimento come istituzioni e come singoli. Si provi ad infierire contro il figlio di un assessore o di un sindaco, o il pargolo di un medico, di un avvocato o di un insigne professionista. I rampolli delle "buone" famiglie borghesi non li sfiorano affatto. Non gli infliggono manco una nota disciplinare. Alla faccia della osannata "meritocrazia", di cui ministri ed alti funzionari del dicastero dell'Istruzione si riempiono la bocca. Al contrario, è fin troppo facile accanirsi contro chi non può tutelarsi. Una scuola che discrimina scientemente i "casi difficili" è come un ospedale che cura i sani e respinge i malati. Lo scriveva don Lorenzo Milani oltre 50 anni fa in "Lettera a una professoressa". Un testo che non è solo di pedagogia, che suggerirei di leggere a quei colleghi e concittadini che ancora non hanno preso coscienza di simili ingiustizie sociali.

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 giovanna paolucci    - 26-06-2016
Io sono totalmente in disaccordo. La discriminazione cosiddetta positicare regna sovrana ovunque. Ed è odiosa.
All'esame di terza media dove era anche mia figlia i ragazzi che hanno avuto tutti 4 ( perchè non si dà meno di 4 ) per tutto l'anno sono stati passati con 6 se non con 7. Mia figlia ed altre che ha sempre preso 8 e 9 è stata licenziata con 8. Solo uno ha preso 9, portatore di handicap, e 10 un extracomunitario!
Chiunque sostenga ancora le idee di Don Milani non solo tiene la bendiera della ingiustizia sebbene "positiva" ma non si rende conto che i tempi sono cambiati...