Bisogna seppellire i sindacatoni sotto quintali di carbone
Vincenzo Pascuzzi - 06-01-2016
Fa un po' ridere e addolora, è insieme patetica e grottesca, tra goliardia e carnevalata, l'esibizione pubblicitaria di Carmelo Barbagallo (Uil) con 4 sacchi di carbone a Montecitorio per ricordare al governo il rinnovo dei CCNL P.A. scaduti da mo'! Fra cui gli abili e sottili strateghi dei sindacatoni hanno aggregato anche quello della scuola, letteralmente devastata e sabotata dalla riforma diktata da Renzi, Giannini, Faraone ed altri. Riforma alla quale i sindacatoni non sono stati capaci di opporsi, ma che - nei fatti - hanno avallato e sostenuto frenando, insabbiando e boicottando le proteste del mondo della scuola.
Tutti abbiamo presente lo SBALORDITIVO sciopero della scuola del 5 maggio scorso (618 mila aderenti !!), allora poteva cadere il governo, il ddl di riforma poteva essere ritirato, bastava mantenere in piedi la protesta, presidiare palazzo Chigi con tende e falò, disdire gli accordi sindacali e scioperare ad oltranza, bloccare unitariamente scrutini ed esami: il governo e PD avrebbero ceduto quasi sicuramente.
Invece no! I sindacatoni pensarono bene (cioè male) di aspettare graziosamente, nelle loro comode sedi e uffici confortevoli, la convocazione formale e rituale del governo, l'invito al tavolo mitico delle trattative a loro riservato, la manfrina di tira e molla, di concessioni fasulle e veti, ecc.
Il governo invece (forse disperato) rischiò, non li convocò, lasciò passare il tempo, arrivare la fine delle lezioni, svanire la protesta. Fu astuzia e trappola del governo, miopia e incapacità dei sindacatoni, mancanza di unità degli stessi, accordo sottobanco, inciucio, sceneggiata, ricatto, freno a mano tirato da qualcuno? Al momento non si sa, ma le ipotesi e i dubbi rimangono.
Risulta di sicuro che appena dopo il 5 maggio saltò l'unità sindacale, unità evidentemente occasionale e solo momentaneamente operativa. Infatti Cisl disse di non essere assolutamente disponibile al blocco degli scrutini. La Segr. naz.le Annamaria Furlan in persona dichiarò: "Nessuna sponda ai Cobas [Dio liberi !!] sul blocco degli scrutini, ma il governo deve rispettare l'impegno di dialogare con il sindacato. Il blocco crea disagio alle famiglie e agli studenti. Ci stiamo spendendo per evitare una situazione così grave. Il governo e anche il sindacato devono assumersi le loro responsabilità". Sappiamo come è andata.
Gli altri 4 sindacatoni restarono spiazzati, in surplace, subirono lo stop, l'immobilità, in pratica la resa. Questo in apparenza, ma non si può escludere un preordinato gioco delle parti, un'intesa sottotraccia magari già in anticipo e in base ad accordi ed intese - ovviamente non scritte, forse subite - con il governo, con i partiti della maggioranza, cioè con il PD egemonizzato da Renzi.
Poi i sindacatoni, per togliersi d'imbarazzo e giustificare la loro ragion d'essere, swicciarono sul CCNL da rinnovare insieme a tutta la P.A. e senza dimenticare però la l. 107, scesero in piazza per salutari attività podistiche il 24 ottobre e poi il 28 novembre. Passeggiate molto poco partecipate ma camuffate nelle foto dai bandieroni.
È vero anche a giugno i prodi sindacatoni avevano promesso/minacciato che a settembre con il nuovo a.s. "La scuola sarà il Vietnam di Matteo Renzi". Sono passati 4 mesi e nessuno l'ha ancora visto questo Vietnam sindacale!
Infine, può essere utile per il futuro riflettere su quanto osserva Gianfranco Scialpi:
«.... di fronte a questa "Caporetto", a questo anno [2015] disastroso per chi lavora nella scuola, i sindacati [sindacatoni] fra qualche mese torneranno a proporci il solito sciopero, la solita manifestazione che purtroppo risulteranno inefficaci a fini dei benefici della categoria, ma non per il loro "peso" di rappresentanza».
E poi «Il potere politico, ormai è "attrezzato" per resistere a tutte queste forme di protesta, supportato dal contesto economico-finanziario, culturale e massmediologico che non credendo più nel futuro, HA EMARGINATO LA SCUOLA. Anzi, godrà silenziosamente per aver risparmiato qualche risorsa economica dall'astensione di lavoratori che ancora credono nella funzione promotrice della scuola. Già sento la richiesta: "In alternativa, cosa proponi? "Risposta secca: "Non lo so!"»

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ALCUNI LINK

Pubblico impiego, carbone per Renzi. Barbagallo (Uil): "Rinnovo contratti subito"
Quattro sacchi di carbone. E' il regalo per il Governo che la Uil ha presentato alla vigilia dell'Epifania. "Non è stata rispettata la sentenza della Corte che ha imposto il rinnovo dei contratti. Adesso sta a Renzi evitare che questi carboni diventino ardenti" ha spiegato il segretario generale del sindacato Carmelo Barbagallo parlando con i giornalisti davanti a Montecitorio. "Convocazione in vista? Noi siamo pronti da oggi, dipende solo da loro - ha aggiunto - Noi vogliamo dare una mano per rilanciare il paese, ma per farlo bisogna finirla con l'austerity. Se Renzi su questo vuole fare una battaglia contro la Merkel, il sindacato europeo è disponibile".

18 aprile 2015: RSU della scuola in piazza per cambiare le proposte del Governo - 10/04/2015
In vista della manifestazione unitaria a Roma, i segretari generali di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal, e GILDA Unams scrivono una lettera a tutte le lavoratrici e i lavoratori eletti nelle RSU della scuola.

►Scuola: ripartire dai contratti. 11 settembre assemblea nazionale delle RSU - 10/09/2015
A partire dalle ore 10 al Teatro Quirino di Roma l'iniziativa organizzata da FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal e GILDA Unams.
http://www.flcgil.it/scuola/scuola-ripartire-dai-contratti-11-settembre-assemblea-nazionale-delle-rsu.flc

L'unione fa la scuola: sindacati uniti in piazza il 24 ottobre - 20/10/2015
Cambiare la legge sulla brutta scuola e rinnovare i contratti: le ragioni che i lavoratori porteranno in tante piazze italiane.

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Lettera di Domenico Pantaleo alle lavoratrici e ai lavoratori di scuola, università, ricerca, alta formazione artistica e musicale e degli altri settori dei servizi pubblici.

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Cisl-Scuola rompe il fronte che si era creato in occasione dello sciopero del 5 maggio.

Riforma scuola. La prevedibile resa dei sindacati "rappresentativi" - 17/5/2015

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Lo sciopero e dintorni: una riflessione - 23/12/2015
di Gianfranco Scialpi
A settembre i sindacati avevano annunciato: "La scuola sarà il Vietnam di Renzi". "Renzi, stai sereno prenditi un Oxi: a settembre sarà il caos, il Vietnam"...

Tags: sindacatoni, carbone, buona scuola, cisl, barbagallo, contatto pa, ccnl scuola


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