L'Università ci sta a cuore...
Giocondo Talamonti - 04-12-2015
Si diffondono nella nostra città diverse voci sul destino delle sedi universitarie oggi presenti e su come procedere per ritrovare quella coralità di intenti che hanno nel passato contraddistinto tutti i soggetti interessati: Università, Industria, Istituzioni e Fondazioni bancarie, tutti convergenti in un Consorzio.
Sembra che l'Università di Perugia, che platealmente suole definirsi Università dell'Umbria non voglia più condivisioni gestionali nel muoversi e nel dare concretezza ai progetti su Terni. Non più il Consorzio. Nel passato si erano gettate valide basi per assicurare un futuro sereno, ma oggi non ci si chiede più che fine hanno fatto le ricerche sulle cellule staminali e sugli altri centri che avevano posto il loro fulcro sulla città.
Per Terni occorre una scossa per reinserire i saperi fra le priorità dell'agenda politica. Occorre caratterizzarsi su filoni particolari di alta qualità in grado di sviluppare la connessione tra l'Università e l'Industria. Pensare additivo e agire innovativo per digitalizzare e re-ingegnerizzare i processi produttivi.
Servizi Innovativi e Tecnologici che devono fornire alle nostre imprese strumenti innovativi finalizzati a incrementarne la capacità competitiva.
Il sistema d'istruzione e formazione e l'alta specializzazione insieme alla formazione continua debbono affiancare l'impresa e l'università nella crescita e nell'innovazione. Il ricorso al tirocinio formativo e all'alternanza scuola- lavoro degli studenti provenienti dall'università e dalle scuole secondarie superiori possono costituire la strategia vincente per superare il gap fra il mondo dei saperi ed il mondo dell'industria.
Siamo nel pieno di un cambiamento globale e le imprese, per continuare a competere, non hanno altra scelta che innovare e cogliere al volo le opportunità offerte dalla IV rivoluzione industriale. Occorre puntare su aggregazioni in cluster che, attraverso la cooperazione tra imprese, università e pubblica amministrazione, diano vita a piattaforme per la crescita. Per accompagnare questi processi innovativi è fondamentale ricostruire un rapporto di reciproca fiducia con le banche. Due sono i campi su cui puntare nel nostro territorio:
1. l'Industria manifatturiera che si deve evolvere;
2. la chimica verde.
I profili maggiormente richiesti sono gli ingegneri (progettisti meccanici e analisi termo-strutturali) specialisti del web (cloud specialist, cloud security, web marketing specialist) e della logistica, ma anche tecnici di cantiere, gestionali e di sviluppo prodotti.
A corollario di tutto ciò è fondamentale creare un idoneo ambiente universitario, così come rendere attrattiva la sede universitaria (docenze riconosciute e corsi interessanti adeguati alle tecnologie emergenti). Più le istituzioni saranno vicine ai giovani con l'affrontare i problemi di logistica, dei trasporti, dei servizi etc. più si potrà puntare su Terni come città universitaria.
C'è molto da lavorare e per questo si invitano tutte le intelligenze di cui dispone Terni a dare il proprio contributo di idee.
In un difficile mondo in trasformazione epocale occorre attivarsi per costruire un futuro dignitoso e rimboccarsi le maniche perché il ruolo della cultura possa contrastare un presente povero.

Terni, 3 dicembre 2015
Ing. Giocondo Talamonti
(Associazione "E. Berlinguer")



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