Il gettone e l'iPhone
Cosimo De Nitto - 31-10-2014
Il gettone e l'iPhone:ovvero, cosa significa essere di sinistra oggi?

Renzi è stato chiarissimo quando ha usato questa metafora: "L'articolo 18 è come il gettone nell'iPhone".
Stando a questa metafora l'articolo 18 sarebbe il gettone, cioè il passato. L'iPhone sarebbe il presente e soprattutto il futuro.
Renzi, me lo faccia dire, e mi perdoni l'irriverenza, Lei non capisce una beneamata mazza e la a sua cultura non va oltre gli ufo robot sui quali si è formata . La Storia, e non solo la Storia, non è il suo forte.
Argomento perché.
1) L'Art. 18 riguarda il divieto di licenziare senza giusta causa, riguarda il divieto di licenziare per discriminazione di qualsiasi tipo. Il fondamento giuridico dell'art. 18 è nella Costituzione. Risponda a questa domanda: secondo Lei i diritti scadono come una scatola di faggiolini? La Costituzione è scaduta? In appendice sulla Carta è scritta la data di scadenza? La Costituzione Repubblicana entrò in vigore il 1º gennaio 1948. La Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo fu adottata anche nel 1948. Anche la Dichiarazione dei diritti "universali" dell'uomo è scaduta? Egregio Dr. Renzi i diritti umani del cittadino e del lavoratore non sono un panino di McDonald's che nel giro di poche ore si deteriora e diventa tossico. Appare quanto meno irridente, ignorante e significativo della cultura (di destra) sottostante il paragone tra i diritti alla non discriminazione dei lavoratori con un volgare, arcaico, insignificante gettone telefonico.
2) Lei identifica il nuovo, il presente, il futuro nell'iPhone. Indubbiamente è così per ciò che attiene il presente, circa il futuro non lo ipotecherei, non metterei le braghe alla rapidissima ricerca tecnologica. Se riconoscere ciò, e mi pare che non ci sia persona al mondo, giovane e aitante che sia oppure anziana e acciaccata dagli anni e dal lavoro, vuol dire essere di sinistra allora tutto il mondo è di sinistra, anche i conservatori, anche i dittatori, anche i terroristi, anche i fanatici e sanguinari tagliatori di teste dell'IS, anche Berlusconi, La Russa, Gasparri ecc. sono di sinistra.
Ma non è così, egregio dr. Renzi.
La differenza tra essere di destra ed essere di sinistra è data da questo: la destra come Lei si ferma all'esaltazione dell'oggetto e al canto delle "magnifiche sorti e progressive" di tutto ciò di cui è simbolo (giovinezza, novità, velocità, cambiamento, porte aperte al futuro, superamento del "vecchio" ecc.). La sinistra invece sa cosa fa? Non si accontenta della pubblicità scintillante dell'iPhone, certamente non lo considera il diavolo da esorcizzare con l'acqua santa, ma guarda cosa c'è dietro, pensa a come e a chi l'ha prodotto e lo produce. Essere di sinistra vuol dire pensare alle fabbriche che producono questi gioielli della tecnica e magari scoprire: a) che sono prodotti in Cina "Nella fabbrica degli iPhone (dove) è proibito anche suicidarsi", dove si registrano tra gli operai, tutti tra i sedici e i venticinque anni, casi crescenti di leucemia, dove le condizioni di sfruttamento sono disumane e alienanti (altro che fordismo).
Ecco dr. Renzi quale differenza passa tra sinistra e destra.
1) La destra considera quelle condizioni di lavoro come "il mondo di oggi che è cambiato", le considera un esempio di cui prendere atto e a cui adeguarsi e con cui misurarsi se si vuol competere e stare al passo con i tempi(?). Considera quelle condizioni di lavoro e quelle persone (persone! non schiavi o animali dr. Renzi) il nuovo cui conformarsi. Considera tutto ciò un dato immodificabile.
2) La sinistra, invece, considera quelle condizioni di lavoro inaccettabili, disumane, una violazione dei più elementari diritti del lavoratore, ma anche dell'uomo e del cittadino. La sinistra si batte per i diritti, contro questo sfruttamento e contro la schiavitù. La sinistra si batte per coniugare progresso materiale, tecnologico, scientifico e condizioni di lavoro umane, perché il lavoro deve servire l'uomo non il contrario.
Conclusione.
Lei è di destra, egregio dr. Renzi, comunque non di sinistra, senza se e senza ma.
La sinistra non entra nei suoi orizzonti culturali, valoriali, prima ancora che politici.

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