Uniti verso lo sciopero sociale
Marcella Raiola - 23-10-2014
I ragazzi di Link, associazione studentesca sempre in prima linea per la difesa del diritto allo studio, hanno organizzato, ieri, dalle 15,00 alle 19,00, presso la sede centrale dell'Università "Federico II" di Napoli, un incontro pubblico sul tema del reclutamento dei futuri docenti e, per ovvio richiamo, sul progetto di (contro)riforma scolastica targato Renzi-Giannini. Presenti i collettivi studenteschi già mobilitatisi contro la BCE il 2 ottobre e contro il piano-scuola renziano lo scorso 10 ottobre, ma anche l'associazione LA VERA SCUOLA, costituitasi allo scopo di contrastare "la Buona Scuola" di Renzi con alternative conformi al dettame costituzionale e alla dignità del settore e, infine, molti studenti "sciolti", turbati e preoccupati dall'aria che tira, dalle minacce di precarietà o disoccupazione eterne contenute nel Job's Act, dai tempi di preparazione degli esami sempre più scannati, dai costi di iscrizione e frequenza sempre più elevati...
Ampio e confortante il dibattito, ricco di spunti, di prospettive, di giudizi amari sulle assenze e gli assenti di questi giorni bui e decisivi, di proposte di mobilitazione corali e unitarie, incisive e coinvolgenti. I precari, gli studenti e gli attivisti hanno una volta di più compreso che i tempi della "coscientizzazione" dei lavoratori e degli studenti sono troppo lunghi se paragonati alla velocità drammatica e predace con cui il governo esegue gli ordini dei potentati finanziari che lo manovrano, falciando diritti, azzerando tutele, accrescendo le spese militari, blandendo certe categorie, demonizzandone altre (immigrati), scagliando i lavoratori gli uni contro gli altri per strapparsi il "privilegio" di un lavoro precario, sottopagato, controllato ideologicamente, nei mezzi e negli esiti, da padroni tutti allineati al pensiero unico del Mercato. Lucidissime e impeccabili le analisi dei laureandi in materie umanistiche e in Scienze della Formazione (laurea abilitante), preoccupati per le prospettive di disoccupazione e sottoccupazione che si stagliano al loro orizzonte, visto che non verrà bandito alcun altro ciclo di TFA e che il concorso del 2015 arriverà prima che possano parteciparvi, servirà solo a generare nuove guerre tra poveri e non razionalizzerà il reclutamento, dal momento che chi non ha pregiudizi o interessi piccini capisce bene che solo il ritiro dei tagli Gelmini e lo scorporo delle classi-pollaio potranno regolarizzare il turn-over, unitamente a un regime di pensionamenti che al momento non si profila neppure, visto che per i "Quota '96" si prospetta addirittura l'ulteriore mortificazione di un demansionamento. Ciononostante, gli studenti hanno programmato delle efficaci iniziative di sensibilizzazione e controinformazione che si spera inducano gli atenei a fermare la quotidiana routine e a interrogarsi sul prossimo futuro, sulla discriminante separazione di carriere annunciata dalle ipotizzate "lauree abilitanti" (un percorso per la ricerca e uno per l'insegnamento, come se l'insegnamento fosse sterile ripetizione di contenuti dati una volta per tutte e non, anche, ricerca costante!), sui costi, sulla valutazione iniqua ed "econometrica", sullo schifo di vita, insomma, che chi ha creato la crisi e ce la sta facendo pagare ci sta preparando.
UNITI SI VINCE! VERSO IL 14 NOVEMBRE!
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