Gentile direttore...
Nicola Siciliano - 19-11-2013
Lettera inviata al direttore di Repubblica, dott. Ezio Mauro

Gentile direttore,
ho appena letto un articolo nella rubrica "La scuola siamo noi" a firma di un suo collaboratore, Corrado Zunino, dal titolo "Istituti tecnici, la Carrozza studia la riforma: si parte dal nuovo orario" lesivo di una intera categoria di docenti che ammonta a poco più di 15.000 denominati Insegnanti-Tecnico-Pratici (ITP) che svolgono la loro attività di docenza nei laboratori dei Tecnici e dei Professionali. Una categoria di docenti della scuola italiana che caratterizzano questo tipo di scuole per dare agli studenti lo strumento dell'applicazione per la loro crescita come futuri tecnici. Essi, infatti, si rifanno ad un motto molto significativo "Se ascolto dimentico - se vedo ricordo - se faccio capisco". Falcidiati dalla riforma Gelmini, che più che innovare la secondaria di secondo grado ha razionalizzato il personale in generale ma soprattutto gli ITP, che sono stati praticamente quasi dimezzati. Quindi abbiamo assistito ad un depotenziamento dei Tecnici e Professionali che sono stati in passato la fonte di risorse umane formate e qualificate motore trainante dell'impresa manifatturiera del paese.

Il suo collaboratore ignorando quello che è accaduto ha redatto un articolo, basandosi su informazioni ricevute non so da chi, sulla inutilità di questi docenti dicendo che gli stessi stanno in compresenza a guardare il docente teorico che spiega.
Falso nella sostanza e nelle circostanze perché in laboratorio dopo una brevissima indicazione operativa del docente di laboratorio si OPERA e i due docenti seguono le attività degli studenti, purtroppo numerosi, per aiutarli e stimolarli con le loro specifiche competenze. Vorrei far presente che le attività di laboratorio in questo tipo di scuole sono sistematiche e non occasionali come accade nei Licei e le stesse vedono protagonisti gli studenti che si cimentano nella realizzazione delle esperienze e non il docente liceale che nei laboratori peraltro poco utilizzati fa la lezione dimostrativa dal bancone del laboratorio.
Infine, vorrei che Lei facesse presente al suo collaboratore che la riforma Gelmini ha ricondotto gli ex ITG nell'alveo dei "Tecnologici" per cui è stato ridefinito il profilo professionale e unificato lo schema formativo al resto del settore educativo e quelle poche ore di laboratorio inserite [fonte MIUR in OD 13/14 n.615 docenti (secondo l'articolo > elevato!!!)] sono addirittura insufficienti a dare una forma mentis al futuro Tecnico delle Costruzioni, non più geometra.(!) Gli consigliere anche di andare personalmente nei "tecnologici" a verificare (!) la sua considerata inutilità delle attività laboratoriali e a trovare lo spreco altrove.
Piuttosto, bisognerebbe investire maggiormente nella formazione e dare più risorse umane e finanziarie sia ai tecnici che ai professionali se vogliamo uscire dalla crisi economica e rimanere una potenza industriale.

Cordiali Saluti.
Un suo lettore, spero ancora in futuro.
Prof. Nicola Siciliano

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