Il filtro dell'educazione
Laura Alberico - 16-11-2013
Tanti i messaggi fuorvianti che la società diffonde a piene mani, sono lo specchio di un'epoca in crisi di valori e di idee, di progetti e di aspettative per un futuro diverso. Gli uomini di domani, i giovani di cui spesso analizziamo comportamenti, colpe, aggressività, apatia rappresentano la vulnerabilità di un sistema che genera una silenziosa e costante implosione di cui la cronaca quotidiana si nutre. E allora tutti diventiamo giudici colpevolisti additando questa o quella mancanza, ci sentiamo estranei e incapaci di comprendere e accogliere il disagio perché la "normalità " acquieta la coscienza e ci solleva in qualche modo dalle responsabilità. In un mondo troppo pieno di parole mancano i messaggi che aiutano a pensare e a riflettere, la comunicazione che invita e stimola alla crescita, i modelli positivi che orientano senza piegare la volontà e i desideri. L'educazione può e deve diventare il filtro che restituisce purezza e autenticità alle relazioni, il fulcro del cambiamento che genera equilibrio e consapevolezza, la chiave che apre il cuore e la mente. In questa prospettiva, forse, la distanza che ci separa dalla nuova generazione potrà essere colmata.
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