Scrittura e arti nelle carceri, oltre i confini, oltre le mura
Cascina Macondo - 25-10-2013
"Non tutti possono essere artisti,
ma un artista può venire da ogni luogo
"

(Citazione dal film di Ratatouille)


CASCINA MACONDO PARTNER TORINESE DEL PROGETTO EUROPEO "PAROL"

Il progetto "Parol - Scrittura e Arti nelle Carceri - oltre i confini, oltre le mura", approvato dalla Commissione Europea il 28 febbraio 2013 con un punteggio di 94/100, rubricato con il numero 536495, è finalmente stato attivato agli inizi del mese di ottobre anche nelle carceri di Torino e Saluzzo. Si tratta di un innovativo progetto di cooperazione internazionale della durata di tre anni che aspira a costruire connessioni creative tra il sistema penitenziario e la società, promuovendo i valori dell'inclusione e della cittadinanza e il reinserimento dei detenuti a livello europeo. Una duplice direzione della responsabilità sociale: dai detenuti alla società, dalla società ai detenuti.
Sono coinvolti quattordici penitenziari di cinque paesi (Italia, Belgio, Polonia, Grecia, Serbia) con circa duecento detenuti impegnati in percorsi di formazione di alta qualità condotti da artisti, poeti, attori, fotografi, scrittori, con lo scopo di attivare, attraverso la produzione di opere e la frequentazione dei laboratori, un processo di trans-nazionalità e di cittadinanza europea.
Una molteplicità di interventi e iniziative messe in campo mirano a tessere relazioni, riflessioni, partecipazione, scambi e confronti tra i detenuti, tra gli artisti, tra gli artisti e i detenuti, tra il personale del carcere, le famiglie dei detenuti e quelle delle vittime, le istituzioni cittadine, tra il mondo prigioniero e il mondo libero, per conoscere e far conoscere.
I laboratori di arti plastiche e visive prevedono la produzione di manufatti che resteranno come testimonianza al detenuto, ma anche al carcere e alla municipalità con l'invito a collocarli permanentemente in un luogo aperto al pubblico. Un manufatto sarà prodotto appositamente per essere inviato, come scambio e dono, a una delle altre prigioni europee che provvederà a collocarlo in uno spazio dedicato. Sono previste mostre nazionali in ognuno dei cinque paesi (Cascina Macondo probabilmente esporrà presso il Circolo dei Lettori e la Bottega degli Antichi Mestieri della Città di Torino). È prevista una grande mostra collettiva in Belgio delle opere più significative. Saranno pubblicati libri e antologie con la traduzione dei testi in diverse lingue. Gli haiku saranno stampati su migliaia di segnalibri, bustine di zucchero e tovagliette di carta che verranno distribuiti nei bar, nelle mense, nei ristoranti, nei teatri, nelle biblioteche e in altri luoghi pubblici. Nelle carceri verranno presentati spettacoli teatrali aperti al pubblico, letture ad alta voce, scambi, momenti di aggregazione e partecipazione anche della disabilità, e molte, molte altre iniziative oltre i confini, oltre le mura.
La compagnia integrata (disabilità & normalità) di danzateatro "Viaggi Fuori dai Paraggi" di Cascina Macondo, condotta da Nagi Tartamella e Florian Lasne, è coinvolta nel progetto. Presenterà un suo spettacolo nel carcere di Saluzzo e Torino e avrà come spettatori non soltanto il pubblico delle due città, ma soprattutto i detenuti. I detenuti, alla fine del loro percorso di formazione, metteranno in scena uno spettacolo che sarà offerto al pubblico e ai ragazzi disabili che saranno spettatori privilegiati del loro lavoro. Cascina Macondo vuol fare incontrare attraverso l'arte due mondi tra loro molto diversi, ritenendo che possano vicendevolmente scambiarsi stimoli importanti e riflessioni profonde.
"I have a dream" - spiega Pietro Tartamella, direttore artistico di Cascina Macondo, associazione di promozione sociale di Riva Presso Chieri che da vent'anni lavora sul territorio "è la frase con cui viene identificato il discorso tenuto da Martin Luther King il 28 agosto del 1963 davanti al Lincoln Memorial di Washington al termine di una marcia di protesta per i diritti civili.
Anche i padri fondatori dell'Unione Europea negli anni dal 1940 in poi ebbero un sogno: Konrad Adenauer, Sir Winston Churchill, Alcide de Gasperi, Jean Monnet, Carlo Sforza, Altiero Spinelli..... L'Europa Unita è dunque una creatura recente, davvero giovane. Lunga è ancora la strada che deve percorrere. L'hanno pensata gli uomini politici, gli intellettuali, gli economisti che avevano un sogno. Il progetto PAROL vuole dare l'opportunità ai detenuti delle carceri di cinque paesi dell'Unione Europea di essere parte attiva di questo sogno. Un'opportunità di sentirsi partecipi e fautori di un'Europa Unita attraverso un progetto che li vede protagonisti. Attraverso la loro arte, la loro formazione, la trans-nazionalità, attraverso la loro parola, attraverso le relazioni che il progetto PAROL vuole tessere, poter sostenere che un popolo prigioniero e sofferente può dare uno stimolo emotivamente forte per continuare ad avere un sogno
".

Cascina Macondo ha già avviato il progetto Parol nel mese di agosto con due laboratori: uno di ceramica condotto da Annamaria Verrastro nel carcere di Tilburg (Olanda) sostenuto entusiasticamente dalla direttrice dott.sa Wendy Mercelis, e l'altro denominato "Good Morning Poesia" condotto da Pietro Tartamella nel carcere di Dendermonde (Belgio) con il supporto costante della dott.sa Annelies Jans, responsabile dei percorsi culturali e artistici, e del direttore Rudy Van de Voorde.
All'inizio di questo mese di ottobre sono iniziati i laboratori di lettura creativa ad alta voce nel carcere "Rodolfo Morandi" di Saluzzo e nella Casa Circondariale "Lorusso-Cutugno" di Torino.
I direttori delle rispettive carceri, dott. Giorgio Leggieri e dott. Giuseppe Forte, e i rispettivi responsabili della formazione e dei percorsi culturali Sig. Davide Sannazzaro e Sig. Daniele Tarasconi, hanno accolto l'iniziativa con interesse, ritenendola un'opportunità importante per i detenuti. Un particolare interesse aveva già manifestato il dott. Pietro Buffa quando, all'inizio della stesura del progetto, era direttore del carcere di Torino.
Tra gli ammiratori del progetto Parol anche il presidente del Consiglio Europeo Herbert Van Rompuy che ritiene importante l'avvicinamento dei detenuti alla poesia haiku. Appassionato scrittore di haiku, già autore della raccolta "Haiku" (edizioni Poezie Centrum - Gent), invitato a un evento promosso a Bruxelles il 19 aprile 2012 da Kojiro Shiojiri, ambasciatore del Giappone presso l'Unione Europea, a cui hanno partecipato Katsuhito Noshi sindaco della città di Matsuyama, Cascina Macondo, il prof. Diederik De Beir ideatore del progetto Parol, Creativity Schrijven l'associazione belga capofila del progetto Parol, e molti altri rappresentanti europei della poesia haiku, Herbert Van Rompuy ha avuto modo di esprimere il suo pensiero sulla poetica haiku: "Mi piace la concisione per esprimermi con il minor numero di parole possibile, pur essendo chiaro allo stesso tempo. E' la tradizione latina nella quale sono cresciuto. E mi piace il paradosso, un approccio sorprendente e apparentemente contraddittorio alle cose. Così, l'haiku fa per me. Altri aspetti dell'haiku mi sono cari: la semplicità certamente, nel nostro sofisticato, cinico mondo, e l'armonia, nel nostro mondo di competizione, rivalità e gelosia. Ho sviluppato questo modo di vivere molto tempo prima di scoprire l'haiku. L'haiku era in qualche modo l'incoronazione di questo comportamento e di questa mentalità. È stata una logica conseguenza. Sono arrivato all'haiku. Non è l'haiku a essere venuto da me".
Parol vuole portare ai detenuti di Torino e Saluzzo un approfondito percorso sulla poesia Haiku, il Renga, l'Haibun (Pietro Tartamella e Antonella Filippi) e laboratori di scrittura creativa (Tartamella), danza-teatro (Florian Lasne e Nagi Tartamella), manipolazione dell'argilla e ceramica raku (Annamaria Verrastro), e conferenze sulla poetica haiku della prof.sa Fabia Binci di Genova e del prof. Fabrizio Virgili di Roma.


FORMAZIONE PAROL

Cascina Macondo ha programmato per sabato 23 e domenica 24 novembre 2013, in collaborazione con l'Università di Torino, una formazione di due giorni aperta ai propri docenti e a tutti colori che sono interessati alle tematiche del teatro sociale e delle carceri: formatori, educatori, attori, psicologi. Un ricco e stimolante programma: Storia, tecniche, dinamiche, stili e prospettive del Teatro Sociale e di Comunità (Alessandra Rossi Ghiglione, docente di Teatro Sociale e di Comunità presso le università di Torino, Milano, Brescia, ideatrice con Alessandro Pontremoli del "Master di Teatro Sociale" presso l'università di Torino attivo dal 2001) - Esperienze di Teatro Sociale (Vito Minoia, direttore dal 1996 con Emilio Pozzi della rivista europea Catarsi-Teatri delle diversità, docente di teatro di animazione alla facoltà di scienze della formazione "Carlo Bo" di Urbino) - Corpo recluso o corpo errante, seminario teorico pratico sul fare teatro in carcere (con Grazia Isoardi, fondatrice dell'associazione Voci Erranti che da molti anni lavora nell'ambito del Teatro con i detenuti di Saluzzo) - Organizzazione del carcere, diritti e doveri dei detenuti (Davide Sannazzaro, Responsabile dell'Area Educativa della Casa di Reclusione di Saluzzo) - Esperienza didattica nel carcere di Tilburg-Olanda e nel carcere di Dendermonde-Belgio (Cascina Macondo: Annamaria Verrastro, Pietro Tartamella) - Il ruolo dell'educatore in carcere - relazioni e dinamiche "con" e "tra" i detenuti (Valentina Guastella, funzionario giuridico pedagogico nel carcere Lorusso-Cutugno di Torino).
Costo del seminario formativo euro 40. Iscrizioni sino a esaurimento posti. Per chi ne fa richiesta attestato di frequenza (programma dettagliato su www.cascinamacondo.com).


ADOTTA UNA BOLLA DI SAPONE

I detenuti delle carceri piemontesi coinvolti nel progetto sono soltanto un piccolo gruppo rispetto ai circa duecentocinquantamila detenuti che vivono nelle carceri dei cinque paesi europei promotori di Parol. Una bolla di sapone leggera e invisibile. "Ma il nostro pensiero è comunque rivolto a tutti loro, e alle loro famiglie - dice Tartamella - Il progetto PAROL vuole essere simbolo e metafora. In Italia sono circa 65.000 i detenuti ospiti delle nostre prigioni sovraffollate. Un soffio costante e invisibile li sospinge continuamente da un carcere all'altro. Le condizioni materiali e psicologiche incerte, gli angusti spazi in cui vivono, i pregiudizi della società civile, non costituiscono certo le condizioni migliori entro cui attivare quella "rieducazione" pur prevista dalle leggi e dalla costituzione".

Il costo del progetto italiano Parol, della durata di tre anni, ammonta a circa 65.000 euro.
La Commissione Europea sostiene il progetto italiano con un contributo di 26.400 euro.
"La cifra rimanente (38.600 euro) dobbiamo trovarla noi in Italia! - conclude Tartamella - I tagli alla cultura, da noi, sono davvero demoralizzanti. E allora: 65.000 euro : 65.000 detenuti = 1 euro.

ADOTTA UNA BOLLA DI SAPONE. Una bolla di sapone = 1 euro. Puoi contribuire adottando un grappolo di bolle di sapone. Molti sono gli amici di Cascina Macondo e i cittadini sensibili e lungimiranti. Tutti insieme forse riusciremo a coprire un cielo di 65.000 bolle di sapone!

ADOTTA UN GRAPPOLO DI BOLLE DI SAPONE. Ventiseimilaquattrocento bolle di sapone sono già state adottate dalla Commissione Europea! Sarebbe un peccato perderle. Molti liberi cittadini hanno già adottato 3.686 bolle di sapone. Ne mancano ancora 34.914!".
Pietro Tartamella lancia così il suo appassionato appello.


BONIFICO BANCARIO A SOSTEGNO DI PAROL

Ecco i dati di Cascina Macondo per chi volesse adottare un grappolo di bolle di sapone e sostenere il progetto "Parol - scrittura e arti nelle carceri - oltre i confini, oltre le mura".
Conto Corrente N° 1000 / 13268 - IBAN: IT13C0335901600100000013268 (per versamenti italiani) - BIC: BCITITMX (per versamenti internazionali).
Ai sensi della legge 266/91 le donazioni effettuate nei confronti delle APS (Associazioni di Promozione Sociale) possono essere detraibili/deducibili dalla dichiarazione dei redditi al pari delle donazioni elargite ad organismi di volontariato (art. 15, comma 1, lett. i-quater, D.P.R. 917/86). Scrivere, come causale del versamento: adotta una bolla di sapone


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