Il procedere di una barbarie
Cettina Centonze - 01-10-2013
SIAMO CONSAPEVOLI CHE E' IN ATTO UN COMPLOTTO CONTRO TUTTI I LAVORATORI.
HANNO INIZIATO MOLTO TEMPO FA CON IL DENIGRARE IL LAVORO, IN PARTICOLARE STATALE.
HANNO PROSEGUITO BLOCCANDO CONTRATTI DI LAVORO E SCATTI DI ANZIANITA'.
I NOSTRI BOIA PRETENDONO CHE NOI CONTINUIAMO A CONSUMARE A LORO VANTAGGIO.
LA "CRESCITA" ATTUALE SI CHIAMA A ELLE: CIOE' STAGNAZIONE AL BASSO PER DECENNI DURANTE I QUALI I POVERI MANTERRANNO I RICCHI.
RIUNIONI, ASSEMBLEE E BEGHE DEI PARTITI E TRASMISSIONI SALOTTIERE SONO SOLTANTO STRUMENTI PER DISTRARCI DA QUESTO SCOPO INFAME CHE I POTENTATI ECONOMICI HANNO CONCEPITO PER NOI.


Credo che questo mio contributo - scusate la presunzione - debba essere il manifesto che svela la realtà della nostra situazione di lavoratori.
Questa convinzione serpeggia in tutti i miei interventi su Facebook, ma mai così esplicitamente.
A trattenermi non era il timore di rischi personali, ma la certezza che sarei stata etichettata come apocalittica e iettatrice o come frustrata e invidiosa.
Più che dal giudizio altrui, che non ha mai costituito una remora per me, ero frenata dalla speranza di sbagliarmi.
Lo speravo per i miei figli e per tutti i giovani che nella mia professione ho aiutato ad accogliere la realtà e a sviluppare la possibilità di migliorarla.
Sentivo che con il mio ottimismo di educatrice li avevo in qualche modo traditi.
Oggi, con il procedere di una barbarie che mai avrei pensato si potesse ripresentare, credo doveroso parlare chiaro; penso che sia preferibile accettare la realtà, per quanto dolorosa, piuttosto che ristagnare in illusioni che farebbero soltanto il gioco dei nostri boia.
Abbiamo di fronte a noi un baratro. Le certezze di un tempo: Costituzione, democrazia, diritto ad un lavoro che non sia schiavitù, rispetto della singola persona con sue proprie ed originali esigenze sono state intaccate dai potentati finanziari.
I boia vogliono farci credere che esse siano diventate obsolete come gli elettrodomestici di cui abbiamo riempito le nostre case, cose con cui abbiamo creduto di sopperire al degradarsi dei rapporti interpersonali.
O addirittura vanno farneticando che sono un lusso che non possiamo più permetterci.
Ma la civiltà - cosa ben diversa e non coincidente con il progresso tecnologico - non è mai obsoleta e tanto meno è un lusso: civiltà è ciò per cui siamo umani e consiste, oltre che nelle caratteristiche suddette, nel diritto alla gratuità delle relazioni, alla riscoperta della creatività, alla fiducia nella decrescita come stile di vita, al valore dell'arte e della cultura.
Nell'amarezza di questo periodo che ci è toccato in sorte possiamo intravedere alcuni punti fermi: la possibilità di informazione autentica che rende sempre più evidente la falsità dei mezzi di comunicazione ufficiali compresi giornalisti e giornali sedicenti di sinistra...
Siamo di fronte ad una nuova alfabetizzazione, quella telematica che, come tutte le nuove alfabetizzazioni prima è acquisita da un'élite.
Questa avanguardia deve utilizzare con sempre maggiore competenza lo strumento telematico per accumulare dati che ci mettano nelle condizioni di confutare le menzogne che i boia propalano, smascherare la loro tronfia retorica patriottarda che nasconde interesse di parte lontanissimi dal bene comune.
Inoltre Internet e Facebook hanno l'altro merito di farci sentire meno soli, di far scattare una com-passione non pietistica e sdolcinata, ma fattiva.
Penso ai tanti martiri di questi anni: quanti sono morti suicidi a causa del loro fallimento economico previsto e favorito da un'economia ed una finanza senza regole! Forse è stata la solitudine a spingerli ad un gesto autolesionista.
Spero di essere utile.

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