La scuola, di nuovo, bottega di civiltà
Severo Laleo - 19-05-2012
Cara Melissa, cara Veronica, care/i alunne/i dell'Istituto "Morvillo Falcone",

ormai è chiaro a tutti, il volto pulito e libero dell'Italia siete voi.

Siete voi, così determinati a gridare, dalla vostra scuola, a tutti noi, di "guardare la legalità in faccia", nei volti amici di Falcone e Borsellino;

siete voi, così determinati a chiedere di "attuare finalmente le idee e proposte di Giovanni Falcone", anche per dare un senso a morti di giovani studenti, caduti in una guerra troppo spesso tradita da chi l'avrebbe dovuta combattere con loro:

potenziamento dei pool antimafia; sequestro immediato dei beni dei mafiosi;

esclusione di proventi di attività criminali dalla scudo fiscale;

carcere duro per tutti i boss e affiliati di mafia, camorra e 'ndrangheta";

siete voi, con la vostra speranza fervida di un futuro normale in un Paese civile, siete voi, e solo voi, la "minaccia" vera e irriducibile per chi continua, con l'arroganza ignorante dell'imbroglio, con le ribalderie, con le connivenze, con la violenza, da delinquente, a tenere il Paese nella paura e nella sudditanza.

Sono delinquenti e schiavi i manovali delle bombe,

sono delinquenti e padroni i mandanti delle stragi,

sono delinquenti e complici i silenzi di chi sa,

sono delinquenti e ignavi i ritardi della classe politica,

sono delinquenti e insopportabili le nostre pigrizie mentali.

Ma il tuo sacrificio, cara Melissa, con l'infinito dolore dei tuoi cari, la tua sofferenza, cara Veronica, le vostre ferite, care/i ragazze/i, siatene certi, costringeranno noi tutti, Resistenti del 2000, ad aprire gli occhi, definitivamente, perché anche al nostro Paese sia data la possibilità di costruire una via nuova, la vostra, verso la civilizzazione.

E toccherà di nuovo alla scuola, con i suoi poveri mezzi e strutture, ma con la generosa e misconosciuta serietà larga dei suoi operatori, seguendo l'intuizione, pedagogica, di Dalla Chiesa, un generale, e di Caponnetto, un magistrato, difendere, contro la violenza mafiosa, la civiltà della mitezza.

Per il cambiamento della nostra società.

E sappia il nostro Ministro dell'Istruzione, per le sue decisioni nel caso, per le finalità dei nuovi investimenti, ora d'obbligo, senza altre scuse, che la scuola della legalità è la scuola dell'accoglienza, della "promozione", della cooperazione, fra tutti e per tutti, senza esclusioni;

in una parola, è la scuola della gioia della vita contro la strategia della paura della morte.

Un abbraccio a tutte/i voi, con l'impegno a essere al vostro fianco,

Severo Laleo


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 Casa della sinistra, Fiesole    - 20-05-2012
Il cordoglio per l'efferato delitto di Brindisi è giustamente la prima ed immediata reazione; la famiglia della giovane Melissa ed i giovani dell' Istituto "Francesca Laura Morvillo Falcone" devono sentire la convinta solidarietà di tutti i democratici; la magistratura farà le indagini necessarie; le forze democratiche non possono limitarsi a manifestare lo sdegno, pur necessario; è necessario domandarsi perchè è stata colpita una scuola ed una scuola intitolata a Francesca L. Morvillo Falcone? Perchè ora? Quale risposta vogliamo dare? Riteniamo che a queste domande dobbiamo dare risposte immediate con comportamenti coerenti e concreti. Delitti di questa natura sono un attacco alla democrazia, ma sono anche un segnale della debolezza della democrazia. Una giovane vita è stata stroncata, le forze democratiche hanno ora un dovere morale in più per impedire una deriva barbarica e rafforzare la partecipazione democratica nerl Paese.