tam tam |  libri  |
I libri, tra presente e futuro
La Stampa.it - 03-01-2012
Il 2011 ha cambiato l'editoria più di quanto abbiano fatto gli ultimi cinquant'anni. L'adozione del libro elettronico ha raggiunto un punto di svolta e si sono innescati dei meccanismi che hanno scosso le fondamenta delle consuetudini e dei processi di lavoro, ma anche ridisegnato le abitudini di lettura e i fattori che portano al successo.

Così, alle soglie del nuovo anno, diventa molto interessante dare un'occhiata alle ricostruzioni e alle aspettative per il futuro prossimo. Proviamo a fare una rassegna.

Il Kindle sotto l'albero.

Amazon ha rilasciato, con il solito stile di comunicazione, delle informazioni sulle vendite dei suoi lettori di ebook dopo Natale. Non sono dati precisi, ma come di consuetudine più che altro degli input culturali che in fondo dicono «ehi il mondo sta cambiando». Ed è parte della raffinata strategia di accreditamento culturale su cui Amazon basa la spinta verso l'adozione del Kindle e la crescita della sua quota di mercato.
Quello che Amazon dice è comunque impressionante: oltre un milione di Kindle venduti a settimana, e nuovi record nel download di ebook. Al comunicato ha fatto seguito, come sempre, il balletto di analisi e di richiesta di dati più precisi: guarda PaidContent Amazon Dances Around Kindle Sales Numbers (Again), But Kindle Fire Was Hot. Oppure il Los Angeles Times: Amazon announces millions of Kindle sales. Wait, how many.

Sempre meno libri di carta.

«Tablet ed ereader promettono di chiudere l'era del libro di carta e inchiostro», scrive Glenn Chapman. E tra gli altri pareri riporta quello di Tim Bajarin, un analista, secondo cui «è solo questione di tempo. Smetteremo di tagliare alberi e tutte le pubblicazioni saranno digitali». Leggi tu stesso: Tablets, e-readers closing book on ink-and-paper era.

Author Media raccoglie un po' di previsioni per l'anno che arriva. Secondo Thomas Umstattd «nel 2012 le vendite di ebook saranno il doppio di quelle del 2011». Gli fa eco l'agente Steve Laube, che prevede una forte crescita, e Randi Ingermanson rincara la dose: «gli ebook saranno oltre la metà del mercato nella narrativa».
Tra i tanti pareri interessanti, merita una citazione quello dell'editor Julie Gwinn che tocca un tasto dolente: «Secondo me gli editori saranno sempre più dei service provider, che metteranno le loro competenze (editing, confezionamento, distribuzione e marketing) al servizio della forza crescente del self-publishing». La carrellata è ampia e stimolante: 2012 Publishing Predictions:

The Observer ripercorre il 2011, tra librerie in pericolo e l'ingresso di Amazon nell'editoria. E FutureBook si chiede cosa sta cambiando dal punto di vista del lettore. Ma va letta soprattutto l'analisi di PaidContent, che ha degli spunti molto interessanti sulla questione del prezzo degli ebook. La proposta è forte: non abbassarli troppo per salvaguardare la percezione del valore del libro e del lavoro dell'autore. Anche qui, il quadro è ampio: What's Coming In 2012: Book Publishing.

Onda d'urto.

Tra i tanti fattori di disruption che abbiamo osservato nel 2011, sicuramente il self-publishing è quello più potente, destinato a resettare molte delle pratiche editoriali e a costruire velocemente nuovi equilibri di potere. David Gaughran mette insieme un ottimo riassunto di tutto quello che è successo: «Io non credo», dice, «che assisteremo nel 2012 a una semplice crescita della tendenza. Stiamo osservando un processo che rivoluzionerà l'editoria per sempre. Almeno nel futuro che possiamo immaginare». La ricustruzione è precisa, mese per mese: 2011: The Self-Publishing Year In Review.

Lo ripetiamo spesso qui, sono tempi interessanti, che riguardano non tanto l'editoria in sè quanto il modo in cui funziona la nostra cultura. Così, come consueta lettura bonus, può essere utile dedicare qualche minuto alle considerazioni di Chris Meadows: The Kindle as classroom-killer?
  discussione chiusa  condividi pdf