Certo non potevano prevedere tutto, i padri della Costituzione, che magari ci sarebbero stati ministri fascisti e non solo. Quando ascolto il dolore vero del ministro La Russa per la morte dei militari italiani in missione di pace (solo per loro, non per altri) e intuisco la sua invidia per i genitori che hanno offerto i loro figli alla Patria, ecco, in momenti così penso che nella Costituzione manchi un comma importante all'articolo 11.
Il comma da introdurre sarebbe di questo genere: "A ogni missione di pace parteciperanno cinque figli di ministri e 10 figli di sottosegretari, estratti a sorte, per garantire l'alternanza, più il dieci per cento dei figli dei deputati e senatori che votano a favore delle missioni di pace".
Sono da compatire quei padri (e quelle madri) ministri che si trovano ad avere figli che al sacro dovere della difesa preferiscono i molli agi di un consiglio di amministrazione o di un consiglio regionale. Nella Roma imperiale a cui qualcuno ancora si ispira per il saluto era un onore morire per la Patria. Salviamo i figli dei governanti dal disonore dei consigli di amministrazione o di un consiglio regionale. Si faccia una grande e bella estrazione a sorte in prima serata tv a reti unificate e si trovino i fortunati, l'Afghanistan li aspetta.
L'unica controindicazione dopo l'approvazione del comma proposto è che, per motivi misteriosi, potrebbero diminuire la missioni di pace. Ma non si può volere tutto. Intanto lottiamo per approvarlo, per ripristinare gli antichi fasti, degni di un paese civile.