Paradossi e dossi
Francesco Di Lorenzo - 30-09-2010
Dallo Speciale Notizie dal fronte



Paradossale e triste che il presidente della repubblica debba assicurare i genitori dei ragazzi di Adro che i simboli leghisti, appiccicati sulla loro scuola, devono essere rimossi perché non rappresentano l'Italia, e nessuno, dai ministri, al prefetto, al sindaco faccia niente.
Fanno finta di muoversi ma non lo fanno.
Attuano una melina così scadente che fa balenare un quadro generale soltanto deprimente.

Se poi si aggiunge l'uscita dell'assessore di Chieri che non vorrebbe intralciare il glorioso cammino scolastico con inutili perdite di tempo dovute ai ragazzi disabili inseriti nelle classi, siamo all'apoteosi della stupidità e della mancanza... non si sa più nemmeno di che. Ma è il momento in cui sparare (cazzate) nel mucchio fa sempre effetto e fa anche centro, nel senso che si trova di sicuro qualcuno a cui piace il motivo di sottofondo.

È interessante, invece, sapere dai giornali che il ministro Gelmini interroga il ministro Brunetta. Sarebbe stato intrigante esserci.
Avremmo così visto, mentre la casa va a fuoco, loro due discettare su chi debba decidere l'assegnazione alle classi e ai plessi del personale e anche sull'articolazione dell'orario. Che poi, fateci caso, sono le cose di cui si discute parecchio nei collegi dei docenti. Il fatto grave, sottolineato anche da Fuoriregistro, non è che si discuta pure di questo.
La gravità della questione è che non si discute di altro. Da quando non si sente - o quanto poco si sente - parlare di metodi, contenuti, riflessioni pedagogiche, proposte di modelli didattici?

Naturalmente, ogni smentita sarà accolta con grande gaudio e favore.

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