breve di cronaca
Scuola, Limina contrattacca
www.viaemilianet.it - 07-09-2010
quiModena, 6 settembre 2010

Scuola nella bufera, a cominciare dal dirigente dell'Ufficio scolastico regionale, Marcello Limina, il rappresentante del Ministero dell'istruzione in Emilia Romagna, che oggi è passato al contrattacco.

"E' scoraggiante che si parli solo di disgrazie e di problemi, non siamo un ufficio cieco e sordo, ma cerchiamo di investire". Da giorni sul banco degli imputati per il mancato adeguamento degli organici delle scuole, il dirigente dell'Ufficio scolastico regionale, Marcello Limina, ha tentato oggi un contrattacco, elencando i risultati conseguiti, nonostante tutto. Limina ha ricordato come l'Usr, tra luglio e agosto, abbia distribuito alle scuole della regione 41 milioni e mezzo di euro, per regolarizzare le situazioni più gravi e come siano stati stanziati altri 4 milioni per aiutare gli studenti in difficoltà. Niente da fare, invece, per i crediti pregressi vantati dagli istituti: "Le scuole - ha detto Limina - avranno tutti i soldi di cui hanno bisogno, per il resto è inutile parlare in astratto di soldi che non ci sono". Il dirigente ha poi sottolineato come in Emilia Romagna anche la situazione dei precari non sia, a suo dire, così drammatica. 817 i docenti che sono stati stabilizzati, cui vanno aggiunti 474 Ata. "Avevamo chiesto 350 posti in più al Ministero - ha sottolineato Limina - ce ne sono stati dati 171, ma siamo lo stesso riusciti a sdoppiare le classi numerose e a salvaguardare le scuole a rischio chiusura". Ciò nonostante il saldo complessivo dei docenti, in Emilia Romagna, per il prossimo anno scolastico è negativo. In classe alla prima campanella saranno in 40mila639, 831 in meno dell'anno scorso, a fronte di un aumento degli studenti che dalle materne alle superiori saranno quest'anno 510mila040. L'ultima replica Limina l'ha riservata al professore di chimica del Meucci, Francesco Mele, censurato per aver chiamato la polizia durante un collegio dei docenti, e alla Cgil. "Nessuna intimidazione - ha tuonato - ma io vado avanti con la linea della fermezza: gli insegnanti devono pensare a fare scuola e lasciare perdere il resto". Il Tribunale del lavoro cui Mele si è rivolto dirà chi ha ragione.

Duro commento di Bastico e Ghizzoni

"Un luminoso esempio di dedizione al potere". E' questo il duro commento delle parlamentari modenesi del Pd, Bastico e Ghizzoni, all'intervento odierno di Marcello Limina. In particolare, l'ex vice Ministro e il capogruppo del Pd in commissione istruzione alla Camera stigmatizzano la censura al professor Mele: "Qui si lavora, non si fa politica" - ricordano le due - era il monito fascista rivolto ai dipendenti pubblici, ma è molto simile alla frase odierna di Limina. "Ma veramente - attaccano - il dirigente regionale è convinto che siano le manifestazioni di protesta del professor Mele e di tanti altri insegnanti a nuocere all'equilibrio della scuola e non, piuttosto, l'assalto all'arma bianca sferrato dal ministro Gelmini?".

di Francesco Galli

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