breve di cronaca
Il bavaglio ai lavoratori e alle lavoratrici
Flc Cgil - 24-05-2010
Il direttore dell'ufficio scolastico regionale dell'Emilia Romagna ritiene che i lavoratori e le lavoratrici della scuola non possano esprimere a mezzo stampa "posizioni critiche" nei confronti di un Governo che sta smantellando, con tagli indiscriminati, la scuola pubblica e ancora, ritiene "improprio" che gli stessi lavoratori indirizzino ad alte autorità politiche appelli, richieste od altro per rappresentare la gravità della situazione. Questo è quanto si legge in una nota riservata dell'USR Emilia Romagna.

Questa comunicazione è inaccettabile e illegittima.

Rappresenta una gravissima lesione alla libertà di manifestazione del pensiero e il tentativo di mettere il bavaglio alle legittime proteste dei lavoratori e delle lavoratrici della scuola, tra l'altro alla vigilia di una manovra che si prefigura pesantissima per l'occupazione e le retribuzioni dei dipendenti pubblici.

L'unica risposta che attendiamo è il ritiro immediato della nota e le dimissioni del direttore dell'Ufficio scolastico regionale dell'Emilia Romagna.

Roma, 21 maggio 2010

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 Maurizio Zampogna    - 24-05-2010
C'era da aspettarselo, era solo questione di tempo. Appartengo da qualche anno e con orgoglio, nonostante tutto, alla categoria degli insegnanti e bisogna essere molto stupidi o ciechi per non capire ciò che sta accadendo....ad ogni modo la volontà di mettere la museruola alle posizioni critiche di chi nella scuola lavora sul serio credo e spero possa presto trasformarsi in un doloroso boomerang capace di tornare indietro e colpire sonoramente chi lo ha improvvidamente lanciato. Non si fa mai un buon servizio alla democrazia (ammesso che in essa si creda veramente e di questo qualche dubbio nei confronti di chi ci governa è più che legittimo...) pensare di mettere la museruola alle opinioni dei cittadini. Personalmente, se mai se ne presenterà l'occasione, disubbidirò, non ho dubbi in proposito.
Grazie.