GRAVE EPISODIO DI PREVARICAZIONE AL MEUCCI DI CARPI DURANTE IL COLLEGIO DEI DOCENTI
Il preside impedisce di mettere ai voti una mozione presentata dalla grande maggioranza dei docenti
Importante antefatto.
Il 3 marzo 2009 la maggioranza dei docenti del Meucci di Carpi, dopo due partecipate assemblee di cui una fuori dall'orario di servizio, presenta un richiesta di auto convocazione del collegio dei docenti sull'odg seguente e chiedono di svolgerlo il 9 marzo, 6 giorni dopo:
1. Modifiche di ordinamento per le classi prime e di orario per le classi seconde, terze e quarte della nostra scuola, come previste dagli "Schemi di regolamento recanti norme concernenti il riordino degli istituti tecnici e professionali" secondo i "Testi approvati in seconda (ed ultima) lettura dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 4 febbraio 2010, come modificati a seguito del concerto con il MEF."
2. Situazione di bilancio della scuola e ricadute su progettualità e organizzazione didattica.
3. Aumento del numero massimo di alunni per classe: ricadute sulla didattica, sulla vivibilità delle nostre aule e sulla sicurezza.
4. Attività alternative per le alunne e gli alunni che non si avvalgono dell'Insegnamento della Religione Cattolica.
5. Costituzione di un forum per i docenti nel portale della scuola come strumento di supporto per l'organo professionale della scuola, teso ad arricchire il confronto e lo scambio di esperienze, ad offrire uno spazio per le riflessioni dei singoli, a stimolare il dibattito sui bisogni dell'istituzione scolastica e sui cambiamenti in atto.
6. Partecipazione dei genitori e degli studenti alla vita della scuola e confronto virtuoso tra tutte le componenti - docenti, ATA, studenti, genitori - per il miglioramento del clima di scuola e per la promozione di una maggiore consapevolezza dei cambiamenti in atto.
Fino a tutto il 9 marzo il DS non risponde e solo l'11 (dopo la chiusura del 10 per maltempo) viene pubblicata la circolare che convoca il collegio per il 16 marzo col seguente odg:
1) Riordino dei cicli della scuola secondaria, informazioni e prime delibere in merito ai corsi futuri (formazione classi prime in funzione delle future articolazioni, lingue straniere da proporre nei corsi di nuovo ordinamento, utilizzo delle percentuali di flessibilità ed autonomia in particolare per il professionale e per l'eventuale potenziamento dell'area linguistica nel "nuovo Erica", ecc.)
2) Organizzazione delle attività alternative all'IRC
3) Altre richieste docenti, varie ed eventuali
Nella circolare era prevista una durata di 2 ore e si aggiungeva in fondo una concessione:
"A seguire potrà svolgersi un'assemblea del personale docente per discutere dei temi desiderati ed eventualmente deliberare in merito"
Nessuna spiegazione sul perché l'odg richiesto fosse stato così pesantemente rimaneggiato, non solo, ma che il primo punto fosse stato riformulato a suo piacimento.
Nella stessa mattinata dell'11 una ventina di docenti scrivono al dirigente dell'USP e al Direttore Generale dell'USR segnalando la cosa e chiedendo un parere sulla liceità di un tale comportamento da parte del DS "e, in caso contrario, di garantire per la data del 16 marzo il diritto del Collegio dei Docenti a "discutere" di tutti gli argomenti richiesti da oltre la metà dei suoi componenti"
Come è ovvio aspettarsi nessuna risposta è venuta né da USP né da USR.
Il 15 pomeriggio si svolge un'altra assemblea dei Docenti e si decide per il giorno dopo di presentare una mozione che, senza entrare nel merito dei contenuti della riforma, si limiti ad elencare le incongruenze del percorso istituzionale della riforma e i motivi tecnico-giuridici che ne impediscono, al momento, l'applicazione. Si opta cioè per una linea di basso profilo per evitare ogni inutile contrapposizione con la Dirigenza ed ottenere il massimo coinvolgimento possibile del Collegio.
Si sceglie di utilizzare la mozione del Paradisi-Allegretti di Vignola che è già stata approvata da quel collegio il 2 marzo e che ci sembra davvero ben fatta e del tutto condivisa dalla nostra assemblea.
Si arriva quindi al collegio del 16, che il DS apre senza porsi minimamente il problema di spiegare perchè avesse cassato 4 punti all'odg sui 6 proposti da 65 richiedenti (su 115).
A quel punto, prima che lui iniziasse a parlare dei suoi quadri orario e delle flessibilità su cui a suo avviso avremmo dovuto deliberare, il decano della scuola ha letto un documento a nome dell'assemblea dei docenti, per spiegare al collegio le ragioni che ci avevano portato a richiedere la convocazione dello stesso. Il collega, dopo aver argomentato tutte le incongruenze tecnico-giuridiche di una tale riforma concludeva chiedendo al collegio di rifiutarsi di deliberare alcunchè in merito ad una riforma non ancora legge dello stato, per unire anche la voce del Meucci al coro di pronunciamenti dei molti collegi in tutto il paese; un intervento seguito con molta attenzione da tutti e in molti passaggi interrotto da sonori e lunghi applausi della stragrande maggioranza del collegio.
Dopo tale intervento il DS ha voluto fare una precisazione e cioè che quello non era un CD autoconvocato perchè per il 10 marzo era già in programma un CD che ha dovuto rimandare al 16 per problemi di maltempo (non vero, il 10 c'è stata chiusura delle scuole a Carpi, ma comunicata solo la sera prima e nessuna convocazione era prevista, solo la nostra, richiesta il 3 marzo per il 9 marzo). Quindi ha avuto l'ardire di sostenere che quello era il "suo" collegio e che per suo buon cuore aveva recepito alcuni nostri punti dell'odg.
Questo ha lasciato tutti molto sconcertati ma ha cominciato ad avvelenare gli animi anche per la faccia ... tosta con cui si cercava di travisare la realtà. Il bello è che dopo questa performance, il DS pensava di iniziare in tranquillità con le sue slide sulla riforma, ignorando bellamente quanto il docente aveva proposto.
Da lì è iniziata la bagarre sulla richiesta di mettere ai voti la mozione che sintetizzava l'intervento del collega. Nel frangente, dopo che hanno parlato un paio di docenti, il DS ha impedito la discussione ad altri che volevano intervenire e nel trambusto generale è riuscito ad ottenere di parlare sulle slide che aveva preparato, rimandando a dopo ogni decisione.
Il clima in cui ha parlato è stato di generale disapprovazione, rumoreggiamenti di varia natura, qualche VERGOGNA! sparato qua e là e comunque nello sconcerto generale per quanto stava succedendo.
Finita la sua trattazione abbiamo riproposto con forza la richiesta di mettere ai voti la nostra mozione e lui ha ripetutamente negato tale possibilità sostenendo che si trattava di un testo politico in quanto si esprimevano pareri sull'operato del governo (ma quando mai) e questo un collegio non può farlo e lui non lo avrebbe mai permesso.
Il collegio ha più e più volte chiesto al DS di poter esprimere la propria posizione sulla mozione, senza che il dirigente si mostrasse disponibile ad alcun tipo di atteggiamento di conciliazione.
Durante il dibattito, il DS ha prodotto una mozione propria, annunciando che quella sarebbe stata l'unica che il collegio avrebbe potuto votare.
Ciò ha reso il clima ancora più teso: da più parti si levavano voci che denunciavano il sopruso del DS, e che chiedevano di motivare la decisione di escludere la mozione dal voto.
Il dirigente scolastico non solo non ha fornito motivazioni valide al suo diniego, ma - nello sconcerto generale - ha deciso di mettere ai voti la sua contro-mozione in cui in 2 righe il CD dichiarava di non poter deliberare alcunchè a causa dei vizi formali dei regolamenti proposti.
Ci siamo sonoramente rifiutati di vedere cassato anche il nostro pensiero oltre che il nostro Odg e quando il DS nel clamore generale ha messo in votazione la sua mozione il collegio si è rifiutato in massa di partecipare al voto (1 a favore e 2-3 astenuti) e spontaneamente ha deciso di votare per la propria, alzandosi in piedi per affermare con ancor più forza il proprio diritto ad esprimersi attraverso il voto, e il proprio sdegno circa il comportamento antidemocratico del DS, che per tutto il tempo ha continuato a ignorare i presenti
Nel trambusto che ne è seguito il DS ha detto che non riconosceva quella come una votazione valida e che era nei suoi poteri impedire la messa ai voti di una mozione proposta dal collegio, ancorchè interna all'ordine del giorno in discussione.
Davanti alla sua ostinazione ottusa e frustrante ho fatto una cosa che il giorno prima in assemblea avevo ventilato tra il serio e il faceto e della quale avevamo riso: ho chiamato il 113 e ho spiegato loro che era in atto un abuso istituzionale e veniva leso un mio diritto inviolabile, mi veniva impedito di votare.
Dopo 10-15 minuti mentre il DS dichiarava chiusa la seduta e sciolto il collegio e stava per lasciare la sala, aperta la porta, con un tempismo degno della sceneggiatura di un film, trova di fronte a sé due agenti.
Un tot di docenti ha consegnato i propri documenti per la registrazione di coloro che avevano ritenuto leso un loro diritto e ce ne sarebbero stati altri ma gli agenti hanno detto che sarebbe stato troppo lungo registrarli tutti.
Abbiamo esposto loro i fatti che sono stati riportati nel loro verbale. Hanno sentito anche il DS e trascritto la sua versione, ci hanno chiesto ulteriori chiarimenti e alla fine, prima di andare via, ci hanno detto che il passo successivo doveva essere una denuncia vera e propria da presentare in commissariato.
Abbandonata la sala da parte del DS, contrariamente a quanto succede di solito, è continuata la discussione in un'animata e partecipata assemblea che ha deciso di sottoscrivere col proprio nome e cognome la mozione che il DS ha impedito di votare e già quella sera in 60 l'hanno firmata; nei giorni successivi altri si sono aggiunti e ora sono diventati 78 su 115 i docenti che si riconoscono nella mozione censurata dal DS.
A questo proposito, però, qualcuno ci ha detto che in realtà l'espressione di voto, ancorchè non riconosciuta dal DS, c'è stata, e del resto il verbalizzatore non potrà che riportare nel verbale che la stragrande maggioranza del collegio ha alzato la mano sulla seconda mozione e che quindi una votazione c'è stata.
A voler proseguire nel contenzioso col DS ci sarebbero tutti gli estremi per una sonora denuncia di un tale comportamento antidemocratico, ma abbiamo deciso che le nostre energie vanno impegnate nel progetto iniziale, abbiamo ben altre manovre da denunciare e la tappa successiva che ci siamo dati è un'assemblea cittadina insieme a tutte le scuole di Carpi per discutere di dove si vuole portare la Scuola Statale, la Scuola della Costituzione, la Scuola di tutti, il futuro del Paese.
Vi terremo aggiornati
Virginia - 25-03-2010
|
Che bel Collegio!
Così si fa!
Attendiamo gli aggiornamenti. |
lixi - 29-03-2010
|
Tenete duro e non lasciatevi imbavagiare. BASTA CON LE DITTATURE |
Cagliostro - 05-04-2010
|
Complimenti a Francesco Mele ed ai suoi Colleghi. Il Dirigente potrebbe essere denunciato per abuso d potere. |