Agli studenti e ai genitori dell'Assemblea dei docenti del Meucci di Carpi
E' un momento di grande fermento nella scuola modenese in generale e carpigiana in particolare. Non si è ancora alla reazione a catena ma la massa critica cresce sempre di più e ogni giorno è un passo avanti verso un coinvolgimento a macchia d'olio di realtà che tagliano trasversalmente i soggetti coinvolti nella scuola, dagli studenti, ai docenti, ai genitori, ai cittadini in generale.
Comincio a raccontarvi dalle lettere che lunedì mattina [14 marzo - ndr], una quindicina di docenti del Meucci, dal decano ormai al suo ultimo anno di lavoro, alla giovane precaria 29enne, entrambi, e tutti, pieni della stessa passione ed eccitazione, hanno consegnato agli studenti davanti ai cancelli della scuola.
Il ritardo con cui vi scriviamo, nel momento in cui fatti ben più gravi son già successi, e altri si susseguono, testimoniano la ricchezza del momento.
Intanto se volete e se ne siete frequentatori, fatevi un giro su FB nel gruppo Difendiamo La Scuola della Costituzione aperto dai docenti del Meucci e frequentato molto dagli studenti.
Francesco Mele
Carpi, marzo 2010
Care ragazze, cari ragazzi,
Quante volte vi capita di andare in bagno e di non trovare carta igienica né sapone?
Quante volte vi è risultato difficile fare qualche semplice fotocopia?
Quante volte vi siete trovati in un'aula dal soffitto cadente, con le finestre rotte o in cui piove dentro?
E ancora, vi siete mai chiesti il motivo di tante uscite anticipate o entrate alla seconda ora?
Tutto ciò succede perché da diversi anni lo Stato non fornisce più alle scuole i soldi necessari per provvedere a quelle che sono le esigenze di base: i materiali, la manutenzione degli edifici e il pagamento dei supplenti. La nostra scuola attende dallo Stato oltre 350.000 € di fondi promessi e mai arrivati.
Questo comporta le conseguenze che avete ogni giorno davanti ai vostri occhi. E che dire poi di un altro aspetto fondamentale: tutti voi sapete bene cosa significa cambiare professori ogni anno, doversi adattare a metodi diversi, conoscere un docente nuovo, relazionarsi a lui, capire quello che vuole da voi, insomma ripartire da zero rispetto ai rapporti che avevate creato l'anno precedente. Questa vostra fatica avviene solo per motivi economici, per la volontà dello Stato di risparmiare: è solo per questo che la continuità didattica non vi è assicurata, è solo per questo che molti prof che avete quest'anno a giugno vi dovranno salutare.
Ora, provate a immaginare una scuola dove non soltanto restano questi problemi ma se ne aggiungono altri:
- meno bidelli e dunque aule non curate e pulite a dovere e quotidianamente
- meno ore di scuola, vale a dire meno ore di materie di indirizzo, meno matematica, meno materie scientifiche, meno ore di laboratorio e quindi un diploma che vi rende meno preparati
- un quadro orario che prevede meno ore di lingue straniere penalizzandovi rispetto ai vostri coetanei di tutta Europa
- meno soldi che la scuola può destinare a progetti, innovazione tecnologica, visite d'istruzione, ...
Ebbene, non è fantascienza!! Questa scuola del "meno" è quello che vi aspetta da settembre!
Questa "Riforma" non pensa alla vostra istruzione, non ha a cuore il vostro futuro, punta soltanto al risparmio e lo fa sulla vostra pelle.
Questa "Riforma" vi prende in giro: non è vero che essa riguarderà solo le classi prime come vogliono farvi credere.
Da settembre tutte le classi (tranne le quinte) faranno meno ore, insomma vi ritroverete con un tipo di scuola e di percorso che non è quello che avevate scelto con le vostre famiglie.
Pochi giorni fa avete fatto la vostra iscrizione per l'anno prossimo.
Sapete che la Costituzione Italiana prevede che la scuola sia obbligatoria e GRATUITA?
E allora perchè versare quegli 85 euro? Perché senza questa quota chiesta ad ognuno di voi come contributo volontario, la nostra scuola non potrebbe continuare a funzionare! Avanti di questo passo e la scuola statale non varrà più nulla, chi vorrà una buona istruzione dovrà iscriversi alle scuole private che invece, paradossalmente, ricevono fior di contributi dallo Stato ... e chi non può permetterselo dovrà accontentarsi di rimanere un cittadino di serie B.
NOI NON VOGLIAMO ACCONTENTARCI !!! Vogliamo una scuola statale di qualità perché ci crediamo. E sicuramente la volete anche voi.
Proprio per questo siamo estremamente preoccupati, angosciati e scandalizzati di fronte a un progetto che non punta semplicemente al risparmio ma persegue un'idea di scuola che vi vuole cittadini meno consapevoli, più ignoranti, più impreparati proprio in un momento in cui la crisi economica richiede persone specializzate e competenti per accedere al mondo del lavoro.
Per tutte queste ragioni abbiamo deciso che è ora di dire NO, di opporci a questo disegno.
Non possiamo però farcela da soli, ed è per questo che ci rivolgiamo a voi e alle vostre famiglie, che vi chiediamo aiuto e sostegno, perché questa è una battaglia che ci riguarda tutti.
Prossimamente ci sarà un incontro pubblico ed altre iniziative nelle quali cercheremo di spiegare cosa vi aspetta "grazie a questa riforma". Saremo felici di vedervi lì, di sapere che siete al nostro fianco e che di questo tema parlerete anche nelle occasioni in cui voi vi riunirete.
Grazie per averci ascoltato
L'Assemblea dei docenti dell'IIS Meucci di Carpi
Carpi, marzo 2010
Cari genitori,
forse non vi sarà mai capitato di ricevere una lettera firmata da così tanti mittenti, ma questo è davvero un momento molto particolare.
La scuola così come la conoscete oggi sta per scomparire. Il volto di questa istituzione sta per essere deturpato in modo irrimediabile.
Quella che chiamano riforma è in realtà uno scellerato taglio di fondi da parte dello Stato, pari a otto miliardi di euro in tre anni.
Lo Stato ha deciso di risparmiare, e ha deciso di farlo sul futuro dei nostri ragazzi e ragazze.
Questi 8 miliardi di tagli si traducono in alcuni provvedimenti che nella vita pratica, nostra e dei ragazzi, saranno devastanti. Ad esempio, l'aumento del numero di alunni per classe, la riduzione drastica degli organici dei docenti e del personale ATA, il ridimensionamento, la chiusura e l'accorpamento degli istituti scolastici, la riduzione dei piani di studio e dei quadri orari.
I ragazzi faranno meno discipline, meno ore in classe, meno ore in laboratorio ... e ci saranno sempre meno insegnanti di sostegno per i nostri alunni e alunne disabili che più di tutti hanno bisogno d'aiuto.
Non è previsto alcun investimento, solo risparmi, mentre aumentano i finanziamenti alle scuole private.
Intanto le scuole sono in credito di oltre un miliardo di euro dallo Stato, e quel contributo in denaro che l'istituto vi sta chiedendo proprio in questi giorni serve a mandare avanti la scuola nelle sue necessità primarie. Senza quel contributo la scuola rischierebbe di chiudere i battenti, perché lo Stato non manda soldi neanche per pagare la carta, l'inchiostro e, men che meno, le supplenze. Vi sarete accorti che sempre più spesso la scuola è costretta a far entrare i vostri figli in ritardo o a farli uscire in anticipo o a lasciarli senza insegnante, sorvegliati a distanza dai bidelli perché non ci sono soldi per pagare i supplenti.
Siamo preoccupati, feriti, sbigottiti dalla brutalità di questo attacco, ma decisi a non arrenderci e a difendere con determinazione la scuola statale, la scuola della Costituzione, la scuola di tutti.
Questa battaglia, tuttavia, non possiamo condurla da soli. Abbiamo bisogno di tutto il vostro appoggio.
Ognuno di noi desidera che i nostri ragazzi escano dalla scuola sani, consapevoli delle proprie forze, desiderosi di spendere i loro talenti nella società.
Per far questo occorre investire nella scuola, credere nella scuola e in chi la fa tutti i giorni: noi docenti, le nostre ragazze, i nostri ragazzi.
Invece sembra che gli autori di questa "riforma" abbiano poca voglia di credere in noi e nel ruolo che ognuno di noi, come genitore, come insegnante, come studente, è chiamato a svolgere.
E soprattutto mostrano di non credere nell'unico grande bene che ci accomuna, il futuro dei nostri figli che è il futuro del Paese.
È in nome di tutto questo che vi chiediamo di essere al nostro fianco in questa battaglia.
Che combatteremo e forse vinceremo anche grazie alla vostra vicinanza.
Presto organizzeremo un incontro pubblico; crediamo che tutte le famiglie abbiano il diritto di essere informate su cosa comporterà per le loro vite questa "riforma".
Vorremmo raccontarvi le nostre storie, e spiegarvi come stiamo provando a resistere allo smantellamento di tutto quello in cui crediamo.
Incontriamoci. Sarà prezioso il vostro contributo di idee, proposte, testimonianze. Sarà preziosa la vostra presenza.
Vi aspettiamo.
Grazie per averci ascoltato.
L'Assemblea dei docenti dell'IIS Meucci di Carpi
gabriella - 05-04-2010
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Cari colleghi,
non limitatevi ad informare i vostri alunni e i loro genitori! Divulgate tramite la stampa la vostra protesta, perché domani nessuno possa dire:"io non mi ero reso conto"... |