I nuovi regolamenti vanno contro le Indicazioni dell'Ocse
Prof. Chim. Michele Borrielli - 27-07-2009
l'Ocse dice che "La riduzione delle ore di insegnamento deve (...) evitare le ore relative alle discipline delle aree matematico-scientifico-tecnologiche".

Ma i nuovi regolamenti fanno il contrario: negli Istituti Tecnici e Professionali (triennio finale) si ha un forte taglio delle ore delle discipline scientifiche e tecnologiche di indirizzo (-20%), con futuri periti con competenze molto minori di ora, e nei bienni iniziali, tagli delle ore di discipline scientifiche fino al 60%(solo 2 ore di chimica negli economici e nei professionali, insufficienti per il necessario laboratorio); si vuole inoltre affidare l'insegnamento di discipline scientifiche a docenti diplomati, gli ITP, ma queste discipline vanno insegnate dal laureato!

Nei Licei le cose non migliorano: le ore sono pochissime e la Chimica continua ad essere insegnata non da laureati in chimica ma da laureati in Scienze, e viene accorpata con le scienze nell'insegnamento-calderone "scienze naturali" [chimica+scienze (naturali e biologiche)]. Bisogna separare i due insegnamenti, la chimica insegnata dal laureato in chimica della classe 33-A (oltre 20 esami chimici, il laureato in scienze in media 1-2) e le scienze dai laureati in scienze naturali o biologiche della classe 46-A, che andrebbe ridenominata "scienze naturali e biologiche": le scienze naturali vanno infatti studiate separatamente e dopo la chimica inorganica e le scienze biologiche dopo chimica organica.

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