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"Lezione di ecologia politica"
C'era una volta un mondo nel quale le persone che non volevano
sprecarsi in conversazioni impegnative parlavano del tempo. Il clima
era l'argomento neutro per eccellenza. Potevi parlare del tempo
perfino con il fratello nazista di tuo suocero senza rischiare di
finire in una rissa politica. Parlare del tempo era un formidabile
ammortizzatore delle tensioni sociali e umane. Dopo questo disastroso
agosto 2002 chi prova anche soltanto a nominare il clima si trova
immediatamente in mezzo a uno scontro politico e culturale. Il tempo
ha tradito gli amanti dei discorsi futili improvvisamente e
totalmente.
Il mese di agosto ha spiegato a tutti in modo estremamente forte che
il mondo sta viaggiando verso la catastrofe a velocita' sostenuta. E'
sotto gli occhi anche dei piu' disinformati qualunquisti che
l'atmosfera si sta ribellando al continuo aumento di anidride
carbonica provocato da un' umanita' stupida e miope.
E perfino i giornalisti televisivi non possono tacere la semplice
verita' che e' sotto gli occhi di tutti.

La vita sul pianeta terra e' stata possibile perche' per miliardi di
anni i vegetali hanno assorbito anidride carbonica, sono finiti sotto
terra, trasformandosi in carbone e in petrolio. E in questo modo
hanno depurato l'atmosfera e un pianeta turbolento e velenoso e'
diventato relativamente stabile e capace di ospitare la vita umana.
Da un secolo l'umanita' sta utilizzando colossali quantita' di
carbone e petrolio come combustibile e cosi' facendo ha fatto
aumentare del 30% la quota di anidride carbonica nell'atmosfera.
Negli ultimi 10 anni l'aumento e' stato del 5%. E ora Cina, India e
Indonesia, i tre giganti dell'Asia, stanno sviluppandosi e
raddoppiano in tempi rapidissimi i loro consumi di carburanti fossili.

Anche un microcefalo come Bush dovrebbe essere in grado di capire che
la nube tossica di milioni di metri cubi di gas che oscura i cieli
dell'Asia e' un fenomeno allarmante.

Se non si vuole dare retta agli ecologisti si vada almeno a leggere
l'ultimo rapporto della Banca Mondiale che avvisa che entro il 2030
tutte le citta' del mondo raggiungeranno la soglia
dell'invivibilita', cioe' se vorrai andare a fare la spesa dovrai
prima assicurarti di avere ossigeno a sufficienza nelle bombole che
alimentano la tua maschera...

Ma questi sono discorsi che non convincono nessuno. Il clima invece
parla chiaro a tutti. E tutti quelli che dicevano: "Non mi interessa
niente dell'ambiente!" hanno avuto le vacanze rovinate. E forse
adesso si sentono un po' stupidi.

Abbiamo la sensazione di assistere a una grande lezione di buon senso
ed ecologia impartita da un maestro invisibile.

Le lezioni sono rapide e chiare. Sono alcuni milioni i benestanti
italiani che hanno perso dal 30 al 60% di quanto avevano investito in
azioni e fondi di investimento. Alcuni di loro sono incazzati. E' un
fiume di sfiducia che sta crescendo rapidamente, tra zanzare
assassine, mucche pazze, spaghetti radioattivi, patate fosforescenti,
pillole dimagranti mortali. E nel frattempo il piu' grande esercito
del mondo sta mostrando la sua totale incapacita' di colpire il
terrorismo, con Bin Laden che prende il sole chissa' dove, mentre in
Afghanistan un popolo stremato non vede ancora la fine di questa
guerra.

Ci sarebbe da farsi prendere dallo sconforto.

L'unico pensiero che ancora ci da' speranza e' che questo
inflessibile maestro riesca con le sue terribili lezioni a instillare
un po' di buon senso nell'umanita' allucinata.
Peraltro sappiamo che siamo una razza dotata di straordinarie
capacita' di reazione.

Il crollo del Muro di Berlino ci ha regalato il senso della rapidita'
e imprevedibilita' delle reazioni umane positive.

Non c'era nessuno in tutto il mondo che un'ora prima dell'assalto di
popolo al Muro avrebbe potuto prevedere l'evento. Per decenni la
gente aveva subito le terribili angherie di un potere dittatoriale e
violento e niente lasciava presagire che avrebbe avuto la capacita'
di reagire in tempi brevi. Invece un funzionario di stato disse alla
televisione una frase ambigua: "Non e' vero che i cittadini di
Berlino Est non possono varcare la frontiera".

E migliaia di persone lo presero in parola, andarono sotto il Muro e
comunicarono ai poliziotti che la televisione aveva detto che si
poteva andare liberamente a Berlino Ovest. E dopo dieci minuti erano
decine di migliaia le persone arrivate da tutta la citta'. Poi uno
sciocco ottimista decise di provare a saltare il muro e si arrampico'
sopra. E il militare che lo teneva nel mirino chiese al se dovesse sparare e quello perse 5 secondi a chiedersi se doveva
ordinare il fuoco o se, magari, la televisione aveva ragione. E
quando si vide che quel pazzo sul muro era ancora li' e poi era
saltato dall'altra parte ed era ancora vivo allora si arrampicarono
sul muro in 100. E a quel punto l'ufficiale decise di chiedere
l'ordine di sparare al suo superiore. Ma intanto erano saliti in 10
mila sul Muro. E stavano arrivando con le macchine anche dai dintorni
e dall'altra parte del Muro ce n'erano altri diecimila e altri ne
arrivavano da tutta Berlino Ovest.

Poi uno tiro' fuori un coltellino svizzero e inizio' a demolirlo quel
cavolo di Muro. E dopo 10 minuti erano in centomila a lavorare con
mazze, scalpelli, cacciaviti, spranghe, leve, cucchiai e pietre. E
non c'era quasi piu' nessuno in tutta la citta' che non volesse tirar
giu' anche lui il suo pezzettino di muro e portarselo a casa per
ricordo, con la foto, magari. Gli esseri umani sono cosi', un po'
tardi, ma poi quando si scatenano compiono volta che i muri mentali sono crollati il resto, rapidamente, si
sbriciola.

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