Maestro unico: chiedilo al tuo senatore
Libero Tassella - 20-10-2008
Aggiornamento sull'Iniziativa di www.professioneinsegnante.it


In 5 giorni, quasi 5mila docenti hanno inviato, tramite questa pagina, poco più di 235.000 e-mail ai Senatori della Repubblica, chiedendo di bloccare la conversione del disegno di legge che reintroduce il "maestro unico". In conseguenza di ciò, molte caselle di posta elettronica del Senato risultano piene e non più in grado di ricevere ulteriori messaggi. Ringraziamo quei Senatori che hanno manifestato sensibilità verso il problema, rispondendo alle e-mail e confermando il loro impegno. Naturalmente questo non è sufficiente.

Dal sito del Senato apprendiamo che il Decreto Legge n. 137 è stato calendarizzato nei seguenti giorni: martedì 21 ottobre (16,30-20) - mercoledì 22 ottobre (9.30-13) (16.30-20) - giovedì 23 ottobre (9.30-14).
Quindi il tempo disponibile per bloccare il decreto si riduce a non più di 4 giorni, sempre che non venga richiesto prima il voto di fiducia. Conviene quindi insistere, insistere e ancora insistere, utilizzando anche il nuovo blocco di indirizzi che mettiamo vostra disposizione. Intanto ecco le repliche dei Senatori che hanno risposto all'appello.

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 Clab    - 20-10-2008
Per l'appello ai senatori proporrei un testo mirato non solo all'argomento del maestro unico, ma al decreto in generale tipo il seguente.
Esimio Senatore,
chi Le scrive e' un elettore del Suo collegio. Come certo sapra' e' in discussione al Senato la conversione in legge del D.L. 137 del 1 settembre 2008. Credo che tale decreto non contenga nulla di utile per migliorare la scuola, ma solo risparmi di spesa ai danni dell'istruzione pubblica, smantellando anche le parti migliori di quell'istituzione attraverso la quale possono essere garantiti i diritti essenziali all'istruzione e la rimozione di alcuni di quegli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana.
La prego di porre in atto tutto quanto in Suo potere per bloccarne la conversione in legge. Pur consapevole del fatto che i parlamentari della Repubblica agiscono senza vincolo di mandato, mi auguro che voglia tenere nella dovuta considerazione l'accorata istanza di un Suo elettore. Certo di un Suo cortese interessamento, Le faccio i miei migliori auguri di buon lavoro.