La Gelmini e Sparta
Rosanna Vittori - 10-09-2008
ALUNNI CON DISABILITA'?

Il corposo taglio alla scuola di stato non ha risparmiato proprio nessuno! Ma come al solito, quando i tagli non seguono nessun'altra logica che quella di 'fare cassa' e, conseguentemente, non si usano criteri di buon senso, va a finire che chi ci rimette maggiormente sono i più deboli. Il modello spartano di scuola che ci propone la Gelmini, finirà a poco a poco per far fuori quegli studenti che rappresentano un costo troppo alto per questa scuola. Quest'anno, infatti , c'è già stato un notevole taglio alle ore di sostegno in tutte le scuole. Quando andrà a completo regime il dimagrimento Gelmini, vedremo come farà il maestro unico ad attuare l'inclusione scolastica degli studenti più deboli (che non sono solo i disabili)! Facile prevedere che saranno ancora i disabili e le loro famiglie a portare il peso: "Signora venga a riprendersi suo figlio, sa' l'insegnante di sostegno s'è dovuta assentare...". Sarà il diritto allo studio dei più deboli ad essere calpestato, in barba alla costituzione: "è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che limitando la libertà e l'uguaglianza impediscono di fatto il pieno sviluppo della persona". In barba alla legislazione migliore del mondo (ce lo riconoscono tutti) sull'integrazione,
E in barba anche all'intesa stato regioni che siglata solo qualche mese fa, marzo 2008, ma che un governo troppo timido e debole non ha saputo far conoscere. In quell'intesa dedicata "all'accoglienza scolastica e presa in carico degli studenti disabili", si coglieva la volontà di migliorare la qualità dell'integrazione, anche di razionalizzare, ma con misura e, finalmente, dando più poteri periferici, sburocratizzando, cioè promuovendo la logica della responsabilità. Quella che difetta nelle misure di oggi sulla scuola.
Se il modello pedagogico Gelmini-Tremonti é quello di cui i due ministri vanno parlando, prepariamoci a riaprire gli istituti per handicappati o gli 'infelici' come li chiamavano le anziane dalle mie parti proprio negli stessi anni del dopoguerra in cui -come dice Tremonti- c'era un maestro ogni tre classi e le cose andavano... meglio.
Poi sarà la volta dei manicomi: inevitabili quando molti di quegli alunni usciranno dalle scuole speciali e le famiglie, sfiancate, non li potranno accudire.
Poi......magari si rispolvera, come a Sparta, la Rupe dalla quale gettavano i neonati deformi: un modello efficace, senza costi inutili.
Eh si! A Sparta risolvevano con efficienza il problema.

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