Questo concorso non s'ha da fare . . . né ora né mai!
Salvo Bascone - 06-09-2008
Una volta, in questo paese, c'era la scuola e c'era anche il personale della scuola.

Dalla tradizione risorgimentale-liberale, dall'assetto gentiliano e giù fino a noi, il personale del comparto scuola, fino al 2000, era costituito da alcune figure professionali, o meglio "funzioni", che assicuravano il funzionamento, appunto, del sistema d'istruzione:

- funzione docente
- funzione direttiva
- funzione ispettiva

E come tali arrivano nel nostro ordinamento passando, prima, dai famosi Decreti Delegati del 1974 (DPR n. 417 - Stato giuridico del personale) e, poi, recepiti nel Testo Unico del '94 (D.lgs. 16 aprile 1994, n. 297, agli artt. 395-396-397).
Bene. Poi arriva il fatidico anno 2000: dirigenza e autonomia.
Insegnanti (funzione docente) e ATA rimangono nel comparto; i presidi (funzione direttiva) escono dal comparto e vanno a costituire la V area e diventano dirigenti scolastici; e gli ispettori (funzione ispettiva)? Dove sono andati a finire?

E intanto, per esistere, continuano ad esistere, in carne e ossa. Sono quei personaggi che, ogni tanto, arrivano nelle scuole di ogni ordine e grado. Si presentano con la boria di un presunto ruolo: "Sono l'ispettore Tal Dei Tali ...". Si riempiono la borsa di carte, di tante carte. Tentano di redimere un qualche contenzioso. Sempre schierati con la mistica dell'Utenza con la maiuscola. Sempre con qualche reprimenda nei confronti di dirigenti e professori. Scrivono relazioni. Quasi sempre diventano insopportabili. Talvolta perfino patetici.

Un paio di anni fa, in un bar, sorseggiando caffé freddo, chiesi a un ispettore, uno dei tanti ispettori Tal Dei Tali:
- ma tu, come sei diventato ispettore?
- Beh, ispettore . . . no, vedi, io, in verità, sono un tuo collega di matematica.
- Ma allora, forse, dovresti essere in classe ad insegnare . . .
- Sì, diciamo che c'è stata l'opportunità ... me lo hanno chiesto ... ho fatto una domandina e mi hanno preso ...
- Ma come? Si diventa ispettore con una domandina in carta semplice? Ma vuoi vedere che io sono un professore di ruolo che ha davanti a sé un povero ispettore precario ...
- Esatto, è proprio così?

Alla faccia del bicarbonato di sodio - avrebbe tuonato Totò!

Oggi li chiamano dirigenti tecnici; guadagnano bene, sono dirigenti di seconda fascia della Funzione pubblica assegnati al MIUR. In virtù del D.lgs. 165/2001, alla dirigenza nelle pubbliche amministrazioni si accede, esclusivamente, tramite pubblico concorso.

- Che bello! Che bello! Anch'io voglio fare il concorso ...

Ma quando è stato bandito l'ultimo concorso per ispettore scolastico?
Boh, nessuno lo sa con precisione. Forse nel 1989 (crollava il muro), secondo altri nel '91 (crollava l'Unione Sovietica).
E in tutto questo lasso di tempo, cosa è successo?
Ministri centri destri sinistri? Niente.
Sindacati? Silenzio.
Quel fantasma che si chiama ancora CNPI (Consiglio Nazionale Pubblica Istruzione)? Il nulla.

A fronte di un fabbisogno nazionale di almeno 800 unità, ve ne sono in servizio meno di 400.

E intanto, per esistere, continuano ad esistere, in carne e ossa. Ispettori Tal Dei Tali. Quelli che tentano di redimere un qualche contenzioso ma che affollano anche congressi, tavole rotonde, corsi di aggiornamento. Guardi le facce di queste signore e di questi signori; a mente, cerchi di fare un rapido calcolo e, oplà, ti accorgi che gli ispettori veri, quelli che hanno superato un concorso, sono in realtà pochissimi.
E allora, tutti gli altri? Chi sono? ABUSIVI!
Sì, perché non li puoi nemmeno paragonare ai vecchi presidi incaricati che comunque ottenevano l'incarico attraverso un iter amministrativo (bando, graduatoria, nomina, ecc.); e allora, chi sono?
Se hai la pazienza di fare ricerca (l'argomento è pressoché tabù anche se esistono preziosi saggi storico-critici), alla fine, ottieni espressioni come "incarico fiduciario" o, più esplicitamente, "incarico politico".

"... e per le bramosie del potere politico che recentemente ha trovato più comodo, e sicuramente più redditizio elettoralisticamente, elevare alla qualifica di ispettori scolastici dirigenti scolastici e docenti che, pur qualificati nel loro ambito professionale, non possono avere i requisiti per svolgere le complesse funzioni ispettive.
Nonostante tante nomine fatte per...chiamata diretta tramite il conferimento di incarichi specifici, oggi la funzione ispettiva nella scuola italiana è pressoché inesistente anche a causa delle incertezze e dei dubbi della normativa prodotta in questi ultimi due decenni". Così scriveva Giuseppe Guzzo in un suo articolo comparso su La Tecnica Della Scuola del 12/04/2007.

Basta fare una domandina, no?

Il governo Prodi II, nonostante fosse già in agonia, finalmente, il 30 gennaio 2008, a firma del Direttore Generale Silvio Criscuoli, bandisce l'atteso concorso.

- Che bello! Che bello! Anch'io voglio fare il concorso ...

Si chiama: "Concorso pubblico, per esami, a centoquarantacinque posti di dirigente tecnico, da assegnare agli uffici dell'amministrazione centrale e periferica del Ministero della Pubblica Istruzione, al fine di concorrere alla realizzazione delle finalità di istruzione e di formazione, affidate alle istituzioni scolastiche ed educative, oltre all'attività di studio, di ricerca e di consulenza tecnica per il Ministro e i Direttori Generali."

Rimani incantato, esterrefatto davanti a tanto splendore ministeriale.

Poi, cominci a leggere. Sembra la bozza di un bando ripescato dalla fine degli anni '80. Un testo che sembra ignorare almeno gli ultimi quindici anni della scuola italiana. Scritto coi piedi, privo di modernità e di intelligenza, con palesi disattenzioni di carattere normativo, capace di un'incomprensibile e farraginosa procedura d'inoltro della domanda di partecipazione (metà on line/metà cartacea).

Ma soprattutto ti accorgi subito che è un concorso burla. I posti sono pochissimi e in più polverizzati in un'anacronistica suddivisione per settori e sottosettori nonché, ovviamente, per aree regionali.

Vabbé, all'italiana, dobbiamo regolarizzare gli ABUSIVI!

Poi arrivano Berlusconi, Tremonti, Gelmini e tu, vista l'aria che tira, ti chiedi se sia credibile, tra le altre cose, un concorso indetto dal centrosinistra e gestito dal centrodestra.

Intanto, Fioroni fa in tempo a nominare perfino la commissione d'esame:
Presidente Prof. Raffaele SANZO, Direttore Generale
Componente Prof. Lino LAURI, Dirigente Tecnico - Esperto
Componente supplente Dott. Ferdinando LAZZARO, Dirigente - Esperto
Componente Prof.ssa Liliana BORRELLO, Dirigente Tecnico - Esperto
Componente supplente Prof.ssa Luigia SAVINO, Dirigente Tecnico - Esperto
Le funzioni di segretario saranno disimpegnate dalla Dott.ssa Marina MARTUSCELLI, C3 Super.

Caspita!

Primo stop: "Si comunica che la pubblicazione del diario delle prove di preselezione del concorso di cui all'oggetto è rinviata alla Gazzetta Ufficiale - 4^ Serie speciale - "Concorsi ed esami", del 03 giugno 2008." (Nota 18 marzo 2008 - sempre a firma Criscuoli).

Secondo stop: "Si comunica che la pubblicazione del diario delle prove di preselezione del concorso di cui all'oggetto è rinviata alla Gazzetta Ufficiale - 4^ Serie speciale - "Concorsi ed esami", del 5 settembre 2008." (Nota 22 maggio 2008 - sempre a firma Criscuoli).

Terzo stop: "La pubblicazione del diario delle prove di preselezione del concorso per dirigente tecnico avverrà sulla Gazzetta Ufficiale - 4ª Serie Speciale - "Concorsi ed Esami" del 17 ottobre 2008" (Nota 1° settembre 2008 - idem).

Caspita e cordiali saluti!

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 Franco De Stefano    - 07-09-2008
Nessun commento oltre il seguente: ho conosciuto nel passato Ispettori centrali e periferici e conosco nel presente vari Dirigenti tecnici, uomini di grande spessore culturale, vincitori di concorsi pubblici selettivi, che mi hanno affascinato, illuminato ed hanno contribuito a formarmi come dirigente da veri Maestri di scuola e di vita!!!
Approfitto per sottolineare un refuso di stampa, ripetuto per due volte (redimere al posto di dirimere!):
“Si riempiono la borsa di carte, di tante carte. Tentano di redimere un qualche contenzioso”.
“Ispettori Tal Dei Tali. Quelli che tentano di redimere un qualche contenzioso ma che affollano anche congressi, tavole rotonde, corsi di aggiornamento”.