We're idiots, babe
Marino Bocchi - 27-09-2007
Tira un vento idiota, semmai ha tirato un vento migliore. C'e' un bel racconto di Sciascia, l'ultimo o forse uno degli ultimi, non ricordo, Il cavaliere e la morte, in cui il Vice della polizia, che ancora fuma e fuma e fuma tanto che si è preso un bel cancro ai polmoni e sta per morire, risponde al Capo, che da ex fumatore lo consiglia, lo rimbrotta, dunque gli risponde che i convertiti sono i peggiori, i piu' fondamentalisti tra i fondamentalisti, ché furono gli ebrei rinnegati al cristianesimo a inventare in Spagna la Santa Inquisizione. Apologo di grande valore profetico, e non per caso, essendo stato Sciascia l'ultimo intellettuale civile di questo sciagurato paese. Basta guardare il fanatismo integralista dei Veltroni, dei Fassino, e compagnia, questo osceno ripetere che destra e sinistra sono chiavi del mondo scadute. Che il problema è conquistare il Centro, il Mercato, l'Impresa, come se quelli (mercato, impresa) fossero il termine ultimo e definitivo delle "magnifiche sorti e progressive", e l'altro, nient'altro conta, esiste. Nient'altro è possibile. Siamo degli idioti. Soffia un vento idiota, riprendendo due bei versi del poeta Dylan. E' lo stesso vento idiota che muove le vele dirette all'approdo nel Partito democratico e quelle che agitano le piazze dei Vaffa di Beppe Grillo. Il vento idiota che elegge la presunta società civile come alternativa alla politica e ai partiti. Come se la società civile non fosse invece l'esatto riflesso di questi partiti, di questi dirigenti politici che li governano, che ci governano. Prendiamo la questione dei lavavetri. Il decreto del sindaco Domenici ha ottenuto il gradimento del 95% dei fiorentini. E' più di "destra" Domenici o sono piu' di "destra" i fiorentini (compresi quelli che hanno votato per il raggruppamento di centro sinistra del sindaco)? Smettiamola con questa stupida idea che i governati, tolte alcune esigue minoranze, siamo migliori dei governanti. Nella storia italiana è stato spesso vero il contrario. Adesso, semplicemente, governati e governanti sono l'uno la simmetrica interfaccia dell'altro. Ed è così dovunque, alla periferia come nel cuore dell'impero. Chi ha rieletto Bush il guerrafondaio? La maggioranza della società civile americana. Chi ha eletto lo xenofobo e tecnocrate Sarkozy? La maggioranza della società civile francese. E Berlusconi, e i fratelli gemelli in Polonia, e prima di loro, risalendo nel tempo, Hitler, Mussolini, Stalin ecc. non ottennero forse il consenso del loro "popolo"? "Affanculo la maggioranza", gridava Benigni alla riunione di condominio nel suo ultimo film, il Mostro. Ultimo perché quelli successivi, da La Vita è bella in poi, sono la conversione di un comico anarchico, trasgressivo, in un'icona nazional popolare in salsa deamicisiana, il disfacimento di un grande artista.
C'è un vento idiota che induce alla conversione, alla penitenza, al tradimento dei chierici. Vecchia storia. Quando una visione del mondo ha fallito, i post-qualcosa, post-comunisti, post-anime belle, post del vuoto di idee, di sentimenti, di passioni che sono sempre stati, salgono sul carro alato tirato dal vento idiota che ci trascina chissà dove, comunque verso il baratro delle nostre e loro nefandezze, nequizie, arrivismi, aridi e meschini sogni di potere personale. Un folle volo: perche' il punto di arrivo coincide con quello da cui sono partiti, dalle speranze che da sempre, questi chierici, hanno tradito. Dal nulla al nulla. Al sigillo del nulla.

"Personalmente mi considero la minoranza di uno e spesso trovo nella solitudine il modo migliore, forse l'unico, per preservarmi da attacchi esterni tesi anche inconsapevolmente ad interrompere il filo dei pensieri o a disturbare le sempre più rare vertigini di qualche sogno". (Fabrizio De André)

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 Francesco Mele    - 27-09-2007
Bravo Marino, come spesso succede mi trovo d'accordo con te.
Se fossi uno degli idioti di cui parli direi che voterei per te se ti presentassi a ... qualcosa.
Dico invece che è confortante constatare che c'è ancora qualcuno con un po' di buon senso. La cosa sconfortante è che son troppo pochi, ahimè.
Ma credo ormai che dovremmo rassegnarci ad essere minoranza, senza tanti traumi e senza tanta frustrazione. Solo così potremo trovare la forza per continuare a resistere e a trasmettere questa forza ai nostri ragazzi e ragazze (alunni o figli che siano).

Ciao
Francesco

 Marino Bocchi    - 28-09-2007
Caro Francesco, ti ringrazio profondamente perché ho sempre ammirato, e anche un pò invidiato, la tua intelligenza, la tua forza, la tua caparbietà. Questa lucidità e questa determinazione che ti contraddistinguono da quando ti leggo. Sai, noi siamo fra quelli ai quali di respirare la stessa aria di un secondino non ci va. Un caro saluto. Marino.

 Giovanni Cappuccio    - 30-09-2007
E quale sarebbe il vento non idiota, allora, che farebbe della società attuale la migliore possibile? Grazie Giovanni

 Marino Bocchi    - 01-10-2007
Caro Giovanni, la risposta alla tua domanda è contenuta nello splendido intervento di Lucio Garofalo (Né con il Grillo, né con il Gatto e la Volpe). E' il vento sano che gonfia i cuori e i sogni dei pochi Lucignoli, giovani e vecchi, uomini e donne, fuggiti dalla gabbia del conformismo, del buonismo, del pigro e cinico ripiegamento in se stessi. Leggevo due giorni fa su Repubblica un bell'articolo del cardinale Martini. Quando le tradizioni si istituzionalizzano, si inaridiscono e diventano dottrina, occorre tornare alla fonte dello spirito. Credenti o laici che siamo, occorre tornare alla fonte della libertà, dell'amore per gli ultimi, del rifiuto dei valori dominanti, di una rinnovata speranza di riscatto. Un caro saluto. Marino.