breve di cronaca
Notizie dai sindacati
Iuniscuola e Sab - 18-09-2007
Milano: Docenti fantasma

Quello che avevamo previsto da molto tempo si sta verificando. Il lassismo e la disorganizzazione cronico nel reclutamento dei docenti nelle scuole di ogni ordine e grado ( come recitano di solito i diktat ministeriali) sta dando i suoi buoni frutti.

Otto docenti su dieci tra quelli inseriti nelle graduatorie ad esaurimento rifiutano le nomine che vengono loro offerte, con scadenza al 30 di giugno o addirittura su "spezzoni" e insalate miste di cui i vari USP sono ormai da decenni grandi creatori. Sempre obbedendo alle direttive ministeriali s'intende. Questi posti dunque rimangono "scoperti" e spetterā ai Presidi nominare a loro volta semplici laureati ancora privi di abilitazione anche su posti di sostegno.

E ci teniamo qui a ricordare, last but not least, come dicono gli inglesi, che questo significa intere classi affidate a persone ancora non formate, quando gli specializzati e i formati ci sono, ma non sono messi in condizione di lavorare serenamente. Tre mesi di disoccupazione estiva sono lunghi da passare! Non parliamo poi del sostegno, fatto gravissimo in quanto la conseguenza di tutto questo ricade su ragazzi giā in forti difficoltā ( i cosiddetti diversamente abili) che avrebbero soprattutto bisogno di continuitā e specializzazione.

IUniScuola


Il sindacato SAB aveva ragione. Gli spezzoni inferiori a 6 ore aggregabili devono
essere offerti ai docenti precari in fase di convocazione. L'USP di Cosenza fa marcia indietro, aggrega gli spezzoni e riconvoca nuovamente i precari sui posti giādisponibili e non portati nelle convocazioni giā effettuate.


Il sindacato SAB prende atto del ripensamento dell'USP (ex Provveditorato agli Studi) di Cosenza il quale abbina gli spezzoni di ore inferiori a 6 aggregabili e li porta in convocazione per i docenti precari dopo le vibrate proteste del solo sindacato SAB e le successive prese di posizione del dirigente dell'USP di Cosenza dott. Antonio Santagada che riteneva tali spezzoni di esclusiva competenza dei dirigenti scolastici.

Il SAB esprime soddisfazione per tale determinazione giā oggetto di aspra polemica nei mesi di luglio ed agosto tra il dirigente dell'USP di Cosenza ed il segretario generale del SAB prof. Francesco Sola il quale contestava all'USP di non avere aggregato, nelle disponibilitā dei posti per i docenti precari, gli spezzoni inferiori a 6 ore aggregabili, per come lasciavano intendere le disposizioni ministeriali sulle operazioni di inizio anno scolastico.

Grazie all'intervento del solo SAB, accusato di fare proselitismo gratuito e di altro, molti docenti precari che nel passato anno avevano ottenuto nomina e che quest'anno sicuramente restavano fuori dagli incarichi, hanno potuto sottoscrivere contratto e continuare a lavorare.

Il SAB inoltre ritiene giusta la decisione dell'USP di riconvocare alcune classi di concorso atteso che, nelle precedenti convocazioni, non erano stati portati in disponibilitā tutti i posti liberi e vacanti; ora, tutti i docenti precari, compresi quelli che hanno giā ricevuto nomina, possono riscegliere su tali posti grazie anche all'intervento del SAB che aveva contestato all'USP di Cosenza l'errata disponibilitā e per tale contestazione era stato oggetto di critica da parte del dirigente dell'USP. Per fortuna che il tempo č signore.

Con riferimento ai posti di sostegno tagliati, il SAB denuncia nuovamente tutta la contraddizione che emerge nel merito tra organismi della stessa amministrazione e ufficio, -Gruppo H e dirigente USP di Cosenza-, i quali, il primo ha il compito di riconoscere i posti secondo diagnosi ed il secondo di istituirli e non di tagliarli per come invece č successo.

Il SAB, nell'attesa di conoscere la nuova disponibilitā ufficiale dei posti, č pronto a dichiarare lo stato d'agitazione dell'intera categoria qualora siano confermati i tagli che, oltre ad essere penalizzati per gli alunni diversamente abili e le rispettive famiglie, sono penalizzanti per l'intera classe in quanto, il docente di sostegno, č docente della classe, quindi si va ad incidere negativamente anche sulla didattica.

Prof. Francesco SOLA Segretario Generale SAB

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