Memoria e oblio
Emanuela Cerutti - 04-07-2002

Quello che gli Americani oggi ricordano è un appello all'opinione mondiale affinchè sostenesse un popolo nella sua lotta per i "diritti inalienabili", alla "vita, alla libertà e alla ricerca della felicità".

Il 4 LUGLIO 1776 i rappresentanti delle tredici colonie britanniche del Nord America approvavano la dichiarazione di Indipendenza presentata da Thomas Jefferson, poco più che trentenne, al congresso continentale di Filadelfia.
E' la "Dichiarazione sulle necessità e cause di prendere le armi"

Alcuni passaggi:

"Quando, nel corso degli umani eventi, si rende necessario a un popolo sciogliere i vincoli politici che lo avevano legato a un altro e assumere tra le potenze della terra quel posto distinto e uguale cui ha diritto per legge naturale e divina, un giusto rispetto per le opinioni dell'umanità richiede che esso renda note le cause che lo costringono a tale secessione. Noi riteniamo che le seguenti verità siano evidenti per se stesse: che tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono stati dotati dal loro Creatore di taluni inalienabili diritti, che fra questi vi sono la vita, la libertà, la ricerca della felicità".

"Che allo scopo di garantire questi diritti, sono creati fra gli uomini i Governi, i quali derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati. Che ogni qualvolta una qualsiasi forma di Governo tende a negare tali fini, è Diritto del Popolo modificarlo o distruggerlo, e creare un nuovo Governo, che si fondi su quei princìpi e che abbia i propri poteri ordinati in quella guisa che gli sembri più idonea al raggiungimento della sua sicurezza e felicità."

"La prudenza, invero, consiglierà di non modificare per cause transeunti e di poco conto Governi da lungo tempo stabiliti; e conformemente a ciò l'esperienza ha dimostrato che gli uomini sono maggiormente disposti a sopportare, finché i mali siano sopportabili, che a farsi giustizia essi stessi abolendo quelle forme di Governo cui sono avvezzi. Ma quando un lungo corteo di abusi e di usurpazioni, invariabilmente diretti allo stesso oggetto, svela il disegno di assoggettarli al potere arbitrario, è loro diritto, è loro dovere di abbattere un tale Governo e di procurarsi nuove garanzie per la loro sicurezza futura."

"Tale è stata la paziente sopportazione di queste colonie; e tale è ora la necessità che le costringe ad alterare i loro antichi sistemi di Governo. La storia dell'attuale Re di Gran Bretagna è una storia di ripetute offese ed usurpazioni aventi tutte come obiettivo immediato l'instaurazione di una Tirannide assoluta su questi Stati. A prova di ciò, esponiamo i fatti al giudizio di un mondo imparziale. "

"Egli ha rifiutato di dare il suo assenso alle leggi più opportune e necessarie al bene pubblico [...].

Egli ha ripetutamente disciolto Assemblee rappresentative che si erano riunite allo scopo di opporsi con virile fermezza alle sue violazioni del diritto del popolo [...].

Egli ha reso i Giudici dipendenti dal suo esclusivo arbitrio [...].

Egli ha mantenuto fra noi, in tempo di pace, eserciti stanziali senza il consenso dei nostri Corpi legislativi.

Egli ha ostentato di rendere il potere militare indipendente dal potere civile e ad esso superiore.

Egli si è accordato con altri allo scopo di assoggettarci ad una giurisdizione estranea alla nostra costituzione e sconosciuta alle nostre leggi , dando il suo assenso alle loro presunte disposizioni legislative, vale a dire: [...] ad interrompere il nostro commercio con tutte le parti del mondo; ad imporre su di noi tributi senza il nostro consenso [...].

Egli ha fomentato la rivolta al nostro interno ed ha tentato di far marciare contro gli abitanti delle nostre zone di frontiera gli spietati indiani selvaggi, il cui ben noto metodo di guerra consiste nel massacro indiscriminato della gente di ogni età, sesso e condizione.

Egli ha intrapreso una guerra crudele contro la stessa natura umana, violando i suoi più sacri diritti alla vita e alla libertà nelle persone di una gente remota che mai gli aveva recato offesa, facendola catturare e trasportare in schiavitù in un altro emisfero o mandandola incontro ad una morte miserevole durante il suo trasporto colà [...]. Deciso a conservare aperto un mercato in cui si vendono e si comprano uomini, egli ha prostituito il suo diritto di veto al fine di votare al fallimento ogni tentativo di proibire o limitare per via legislativa questo esecrando commercio. E acciocchè non mancasse a questo corteo di orrori nulla di infame, Egli sta ora incitando proprio quella gente a prendere le armi contro di noi [...]".

"Noi pertanto, rappresentanti degli Stati d'America, riuniti in Congresso generale, appellandoci al Supremo Giudice dell'universo quanto alla rettitudine delle nostre intenzioni, solennemente dichiariamo e proclamiamo, in nome e per autorità dei buoni popoli di queste Colonie, che queste Colonie Unite sono e devono di diritto essere Stati liberi ed indipendenti".

"Noi investiti della grande responsabilità nel firmare questa Dichiarazione ci impegniamo con le nostre vite, le nostre fortune, e il nostro sacro onore"



"Ci sono date visioni, a volte sono vere.
Sta a te, accettarle".
(Coyote Walks By, Cheyenne)


Ci sono altre cose che, oggi, gli Americani non ricordano, come la presenza di culture negate.
Gli indiani , per esempio, interessanti oggetti di studio, ma non soggetti di storia.

"Gli indiani hanno folcklore, non cultura; praticano superstizioni, non religioni; parlano dialetti, non lingue; creano artigianato, non arte", si sente dire.

"E la storia intanto racconta di terre occupate e deportazioni; acculturazione forzata, perseguita negando la pratica di religioni e lingue diverse. E ancora, di genocidio fisico e culturale; degli eroi della resistenza di ieri, come Toro Seduto, e degli eroi della resistenza di oggi, come Anna Mae che insieme a tanti, troppi altri, ha immolato la sua giovane esistenza per spezzare le catene di un pervadente colonialismo razzista. "

"Tra il 1865 e il 1890 - anni della formazione della Confederazione Americana - erano ufficialmente in atto 64 guerre indiane. Nel medesimo periodo 400, le medaglie al valore conferite dal parlamento degli Sati Uniti d'America. 20 a glorificare il massacro di 360 uomini, donne e bambini inermi a Wounded Knee. "

"Nel 1890, al termine delle guerre indiane, oltre 400 i trattati sottoscritti e violati. E con Geronimo in catene e Toro Seduto assassinato, rimosso l'intralcio della resistenza i governi della Confederazione potevano perseguire quella politica di progressivo annichilimento culturale che avrebbe regalato agli indiani il primato continentale della disoccupazione, una frequenza del suicidio dieci volte la media nazionale, i più alti livelli di povertà e alcolismo in Nord America."



Cent'anni dopo, Oka, più o meno di questi tempi.
Lo ricordiamo noi, che non siamo americani.

"11 marzo 1990. I Mohawk di Kanesatake erigono una barricata per fermare l'espansione di un campo da golf, autorizzata dalla municipalità di Oka (Quebec), su un terreno reclamato dai nativi su cui insiste un cimitero.

Primi di luglio. Il sindaco di Oka chiede l' intervento della polizia provinciale del Quebec per rimuovere la barricata.

11 luglio. Circa 100 poliziotti attaccano la barricata con fucili d'assalto, granate a concussione e gas lacrimogeni. L'agente Marcel Lemay è ferito a morte. I Mohawks di Kahnawake bloccano le strade d'accesso al ponte di Mercier, nel sobborgo di Chateauguay, in atto di solidarietà, minacciando di farlo saltare in caso di attacchi ulteriori.

12 agosto. La polizia provinciale disperde, con gas lacrimogeni, alcune centinaia di esagitati che tentano di sgombrare il ponte occupato lanciando sassi e bottiglie.

14 agosto. Un contingente di oltre 2.500 militari prende posizione in quattro località nei pressi di Oka e Chateauguay.

16 agosto. Iniziano negoziati tra Mohawk e governi provinciale e federale; osservatori internazionali prendono posto presso le barricate.

17 agosto. Forze armate canadesi annunciano che uomini e mezzi dell'esercito sostituiranno la polizia provinciale presso le barricate di Oka e Chateauguay.

29 agosto. Esercito e Guerrieri concordano lo smantellamento delle barricate che bloccano l'accesso al ponte di Mercier.

01 settembre. Militari muovono verso le posizioni Mohawk e smantellano le barricate di Kanesatake, isolando 30 Mohawk in un centro di disintossicazione.

18 settembre. Soldati e Mohawk si confrontano a colpi di calcio di fucile, sassi e pugni nel corso di una perquisizione congiunta esercito-polizia alla ricerca di armi nascoste. 30, almeno, i feriti.

26 settembre. I 30 Mohawk isolati lasciano il centro di disintossicazione e, con toni di sfida, concedono la resa ponendo fine ai 78 giorni di resistenza."



(fonti:
http://www.cronologia.it
www.geocities.com)





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