Lettera aperta al ministro della Pubblica Istruzione, Letizia Moratti
Gianni Mereghetti - 29-06-2002
Gentilissimo Ministro,

dopo l’esperienza fatta mi sono ulteriormente convinto di quanto sia giusto che gli esami di stato vengano svolti da una commissione interna, anche se ciò ha fatto esplodere l’astrattezza del meccanismo delle prove e dei punteggi, voluti dal ministro Berlinguer.

Se le prove scritte hanno ancora una volta evidenziato parecchie contraddizioni, ma risulterebbe difficile a chiunque formularle in coerenza con il lavoro scolastico effettivo!, il colloquio si è rivelato un vero disastro, poichè non si può chiedere agli insegnanti di riinterrogare gli studenti sugli argomenti che sono già stati ampiamente verificati durante l’anno. Quanto alla cosiddetta tesina forse la cosa starebbe in piedi, se diventasse parte del lavoro annuale, con ore di lezione dedicate appositamente.

Assurdo e del tutto estraneo alla didattica quotidiana è poi il meccanismo dei punteggi, che deve essere cambiato radicalmente, e subito, per restituire alla valutazione chiarezza e attendibilità.

Per queste considerazioni, signor ministro, se vuole che questi esami mantengano un suo valore, non deve fermarsi alla commissione interna, ma abbia il coraggio di mettere mano alla sciagurata formula di Berlinguer, cambiandola radicalmente, così che la si finisca una volta per tutte con la ritualità e si faccia di questi esami finali una parte integrante del percorso scolastico.

Gianni Mereghetti
Insegnante al Liceo Scientifico Pascal di Abbiategrasso


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