Prima della discoteca
Marino Bocchi - 29-03-2007
Da oggi le mie alunne conoscono un po' della storia di Renato Curcio. E' nato quasi per caso. Me ne andavo a scuola in bici, stamattina presto, insieme al mio amico Carlo, che e' un genovese dai bicipiti forti, da me molto invidiati, quando, passando presso un'edicoletta, ho letto sulla locandina del Resto del Carlino, che il nostro sindaco Ds di una giunta di centro-sinistra, si diceva molto indignato per la presenza di Curcio ad un circolo culturale, prevista per sabato prossimo. La solita ipocrisia politicamente corretta, circa l'affronto al senso civico, eccetera eccetera. Lì per lì ho subito pensato allo splendido articolo di Giuseppe Aragno sulle tre professioni da non fare e mi son detto che sarebbe stato bello parlarne con la mia quinta. Il mio dubbio era: io al giovedì ho le due ultime ore, sono stanche, hanno fatto la simulazione della terza prova d'esame, finisce che mi ascoltano giusto per dovere d'ufficio (e di affetto, essendo che per dovere di affetto fanno finta di appassionarsi a tutto quello che mi appassiona). Ho rischiato, ho portato in classe la cronaca locale del Carlino, che noi ce l'abbiamo gratis, abbiamo letto le indignate reazioni delle autorità, ho spiegato che Curcio ha pagato con la galera, che non ha ucciso nessuno, che 4 anni dopo il suo arresto del '74 hanno preso Moro, che sulla vicenda di Moro ci sono delle ombre, che Moro è morto sperando di essere salvato, che Sciascia ha scritto su quella vicenda un libro bellissimo. Sono partite le domande. Mi hanno chiesto di Biagi. Ho spiegato che le Br di oggi sono una caricatura di quelle di allora che erano una caricatura della rivoluzione. Non sono stato tenero con Curcio ma ho ricordato la strage di Bologna, Ustica, Piazza Fontana, la strategia della tensione, le lotte sociali: insomma, il contesto. Ho ricordato i tanti morti, le vittime innocenti. Alla fine ho chiesto se Curcio ha il diritto di parlare. Mi hanno risposto che sì, è giusto lasciarlo parlare. Anzi, quasi quasi, prima della discoteca e dopo l'ultima puntata della soap, qualcuna può essere che vada pure ad ascoltarlo. Anche perché dalla foto tessera che il Carlino ha messo di fianco al titolo sembra proprio "figo". Nonostante le rughe dovute al passare degli anni. Che non sono pochi.

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