Siamo un gruppo di docenti precari della Scuola secondaria di 1° grado in servizio nella provincia di Reggio Emilia e vi raccontiamo una storia in perfetto stile italiano.
La storia inizia a sorpresa (e che sorpresa!) con il Decreto Legge del 7 aprile 2004 n. 97 che stabilisce l'assegnazione del doppio punteggio (24 punti anziché 12) per chi presti servizio in scuole di ogni ordine e grado situate "sopra i 600 metri dal livello del mare".
Il decreto sembra voler premiare chi sceglie sedi disagiate, ma già questo suo obiettivo appare minato da almeno un vizio concettuale in quanto la norma non fa distinzione tra insegnanti residenti e non residenti nelle suddette sedi, ne' tanto meno fra piccoli comuni montani in località disagiate e con servizi quasi inesistenti e comuni grandi o vere e proprie città come ad esempio Enna, Campobasso, L'Aquila, ecc. che pur si trovano al di sopra dei 600 metri ma dotate di ogni servizio (trasporti, ospedali, ...).
La norma ha valore retroattivo cosicché senza alcun merito, e con gran meraviglia di tutti, chi in quell'anno era stato costretto, pur di lavorare, a recarsi in sedi montane, essendo collocato nelle ultime posizioni in graduatoria, si ritrovò in regalo ben 24 punti.
Grazie a tali punti nel 2004 questi fortunati hanno scavalcato, in fase di aggiornamento della graduatoria, coloro che avevano invece prestato servizio in pianura, del tutto ignari di quanto era stato perpetrato ai loro danni dal legislatore, con una legge che subito molte voci avevano definito clientelare.
Nel frattempo, dal 2004 al 2006, viene presentata una valanga di ricorsi contro tale decreto a diversi TAR fra i quali il TAR del Lazio che con ripetutamente con diverse sentenze li ha respinti.
Vista la situazione al momento delle convocazioni (settembre 2004/2005/2006) molti docenti precari nel timore di vedersi superare dai colleghi, pur
1) abitando in pianura,
2) essendo collocati nelle prime posizioni,
3) potendo scegliere sedi comode di pianura e con contratti retribuiti fino al 31 agosto (contratto annuale),
sono stati costretti a scegliere le "famose sedi di montagna" spesso
1) con contratti fino al 30 giugno (luglio e agosto non retribuiti e senza contributi previdenziali),
2) non sempre con cattedre ad orario completo (ergo: con stipendio ridotto).
In diverse province italiane le sedi sono veramente disagiate e fra i docenti che hanno dovuto lavorarvi, alcuni hanno scelto la vita del pendolare, percorrendo anche più di 100 Km al giorno con inverni lunghi, freddi e nevosi, su strade pericolose e ghiacciate (eccezionali inverni 2004 e 2005).
Altri sono stati costretti a lasciare le proprie famiglie, a cercare casa, in breve ad organizzarsi una vita da eremiti in luoghi sperduti dell'Appennino Settentrionale dove nemmeno i cellulari funzionano, sostenendo ingenti spese (dalle gomme da neve ai notevoli esborsi per il riscaldamento in case adatte ad essere abitate da turisti in piena estate ...), con notevoli ricadute sulla loro vita psicologica ed economica, se si considera che un insegnante precario con orario completo percepisce circa 1200 euro mensili.
Per ben tre anni scolastici si è così compiuto un piccolo esodo silenzioso dalla pianura alla montagna da parte di migliaia di precari, i più tra i 30 e i 50 anni d'età. In tale periodo, molti docenti, usufruendo del doppio punteggio, hanno ottenuto il sospirato posto di ruolo a tempo indeterminato.
Dal canto loro le scuole delle suddette sedi disagiate hanno beneficiato della legge del raddoppio avendo sempre personale supplente pronto a coprire i posti vacanti, senza alcuna difficoltà, contrariamente a quanto succedeva in passato. I nostri sforzi sono evidentemente valsi a qualcosa.
Questa situazione è perdurata fino al 26 gennaio 2007, quando la Corte Costituzionale ha sentenziato che il doppio punteggio di montagna è illegittimo e incostituzionale (salvo per chi ha insegnato in pluriclassi delle scuole elementari).
In tal modo sono stati aboliti i punti che migliaia di persone hanno acquisito a prezzo di tanti sacrifici.
Così si è comportato lo Stato Italiano nei confronti dei dipendenti precari della scuola, illudendoli, gabbandoli, giocando con le loro vite come fossero servi sciocchi.
Ora tutti si preoccupano di salvaguardare i diritti acquisiti di chi ha ottenuto il posto di ruolo "incostituzionalmente".
Ma chi si preoccupa di ripagare quei docenti ancora precari dei danni e dei disagi che sono stati loro causati da una legge dello Stato, rimasta in vigore per ben tre anni, prima che ne venisse riconosciuta l'incostituzionalità'?
Qualcuno adesso pontifica: "Dovevate immaginarlo che poteva finire in questo modo", come se seguire una legge dello Stato fosse una sorta di gioco d'azzardo.
Da questa vicenda se ne potrebbe quindi dedurre che i cittadini non devono seguire le leggi dello Stato, oppure che devono seguirle a discrezione personale, a proprio rischio e pericolo, poiché tanto, prima o poi (anche anni), qualcuno ne potrebbe dimostrare la non legittimità.
Un insegnamento morale davvero molto edificante per uno Stato che pretende di essere definito "Stato di diritto".
Fto:
Calandra T. (sede di servizio Villa Minozzo)
Candido G. (sede di servizio Toano)
Casotti L. (sedi di servizio Toano e Ramiseto)
Cervi F. (sede di servizio Toano)
Di Franco A. (sede di servizio Toano)
Flores G. (sedi di servizio Toano e Villa Minozzo)
L'Abbate F. (sede di servizio Toano)
Marcianti A. (sede di servizio Toano)
Martino A. (sede di servizio Toano)
Orsini M. (sede di servizio Toano)
Pigmei F. (sede di servizio Toano)
Santangelo R. (sede di servizio Toano)
Scrimieri G. (sede di servizio Castelnovo ne' monti)
Sessa B. (sedi di servizio Toano e Villaminozzo )
Spada A. (sede di servizio Toano)
Verdecchia Francesca (sedi di servizio Toano e Villa Minozzo)
Vizzi Mariapia (sedi di servizio Toano e Villa Minozzo)
da Italia Oggi - 06-02-2007
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Il viceministro Bastico: nuove assunzioni con punteggi rivisti.
Prof, tutti salvi anche se illegittimi.
Sanatoria in arrivo dopo la sentenza choc della Consulta, nomine revocate solo se c'è stato ricorso.
Sanatoria in arrivo per i docenti di montagna. Saranno fatte salve le assunzioni a tempo indeterminato e le supplenze degli ultimi tre anni, anche se gli insegnanti in questione le hanno ottenute grazie al doppio punteggio per il servizio prestato in scuole di montagna. La Consulta ha giudicato costituzionalmente illegittima la supervalutazione e l'ha cancellata (si veda ItaliaOggi di martedì scorso).
Ma l'Avvocatura dello stato e l'ufficio legale del ministero della pubblica istruzione sono intenzionati a far valere una giurisprudenza che tende a far salvi i diritti acquisti. Nel caso di specie, sono i diritti a mantenere il lavoro di quanti hanno beneficiato della norma sul doppio punteggio. Gli insegnanti che dunque sono stati scavalcati, in maniera del tutto ingiustificata, ha sentenziato la Corte costituzionale, resteranno appiedati. A meno che, ed è questa l'unica chance, non abbiano fatto ricorso. ´È una materia delicata, dove sono necessari ancora approfondimenti', spiega a ItaliaOggi il viceministro all'istruzione, Mariangela Bastico, ´tra l'altro la sentenza non è stata ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale e dunque abbiamo ancora un po' di tempo per decidere'. E che la questione sia intricata, sopra tutto sul fronte della retroattività della pronuncia della Corte costituzionale, lo confermano anche i due pareri che ItaliaOggi ha raccolto e pubblica in pagina. Quello che è certo è che una revisione complessiva di tutte le graduatorie con effetto retroattivo sarebbe oltremodo complessa ma anche costosa. Si tratterebbe infatti di dare con effetto retroattivo un incarico, con relativo stipendio, a chi lo avrebbe meritato, e non lo ha avuto, e al tempo stesso non recuperare gli stipendi andati ai prof che hanno goduto della montagna. Perché anche questi il loro lavoro lo hanno svolto, in base a una legge. Insomma, si aprirebbe una falla difficilmente gestibile.
Domanda. Quello che molti si chiedono è se la sentenza abbia o meno effetti retroattivi.
Risposta. Ha efficacia retroattiva. Ma una giurisprudenza consolidata della Cassazione fa sì che siano salvi i diritti acquisiti. E dunque i rapporti di lavoro a tempo determinato e indeterminato che in base al quel punteggio siano stati instaurati. Salvo che non ci siano stati dei ricorsi. In questo caso, invece, il diritto non si ritiene più acquisito.
D. Insomma, sarà premiato chi è andato dall'avvocato.
R. Chi ha fatto ricorso si vedrà riconosciuto il diritto ad avere la posizione che meritava in graduatoria con effetto retroattivo.
D. E chi invece si è limitato a rispettare la legge resterà appiedato.
R. Che la supervalutazione del servizio di montagna fosse ingiusta siamo stati i primi a dirlo. E con la Finanziaria 2007 abbiamo cancellato questa ingiustizia. Purtroppo, noi ci troviamo a gestire una situazione che altri hanno provocato. Stiamo cercando di farlo nel rispetto dei diritti e delle aspettative di tutti.
D. C'è molta attesa per il piano di assunzioni varato dalla Finanziaria. Stando al tenore della norma, il prossimo anno dovrebbero entrare 50 mila insegnanti. Per questa nuova tornata, i punteggi maturati fino allo scorso anno con il servizio di montagna saranno sempre spendibili?
R. Ci impegniamo a fare pulizia anche per il futuro, rifacendo le graduatorie. Siamo intenzionati a depurare i vecchi punteggi dalla montagna. Vedremo anche se dal servizio prestato in scuole di isole oppure carcerarie. Il pacchetto di assunzioni che abbiamo chiesto al ministero dell'economia di autorizzare sarà comunque in grado di riparare eventuali danni prodotti negli anni passati.
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