Gaspare Serra - 29-11-2012
Di tutto e di più si è detto sui giovani italiani (bamboccioni, sfigati, fannulloni...) ma "choosy", francamente, nessuno se lo sarebbe aspettato, nemmeno dalla "verve" del miglior Brunetta!
Lo sport nazionale preferito da certi politici -ultimamente praticato con successo anche dai tecnici- sembra il "tiro al bersaglio dei giovani", una gara senza regole ad offendere, umiliare, bistrattare un'intera generazione (ieri sconsideratamente cresciuta a "pane e televisione", oggi maldestramente rabbonita con "bastoni e carote"!).
In questo surreale clima mi sono spinto ad analizzare un po' più a fondo le cause ricorrenti del disagio giovanile, di quella cd. "generazione Y" frettolosamente liquidata dal premier Monti come "perduta".
Lo sport nazionale preferito da certi politici -ultimamente praticato con successo anche dai tecnici- sembra il "tiro al bersaglio dei giovani", una gara senza regole ad offendere, umiliare, bistrattare un'intera generazione (ieri sconsideratamente cresciuta a "pane e televisione", oggi maldestramente rabbonita con "bastoni e carote"!).
In questo surreale clima mi sono spinto ad analizzare un po' più a fondo le cause ricorrenti del disagio giovanile, di quella cd. "generazione Y" frettolosamente liquidata dal premier Monti come "perduta".