Gabriella Chirizzi - 20-10-2012
Un patente disprezzo per il quotidiano lavoro dei Docenti spinge la nostra classe politica e dirigenziale persino ad stabilire, senza nessuna consultazione né trattativa ed in spregio al CCNL, un aumento secco di sei ore di insegnamento settimanale a parità di retribuzione, un'ipotesi assurda che non tiene assolutamente conto né di quello che significa insegnare, né della fatica intellettuale che questo comporta, sia in termini di preparazione di lezioni che di lavoro con gli studenti. Se tale scriteriata idea è stata partorita in base ad una logica puramente ragionieristica, ciò significa che essa ha come scopo solo lo smantellamento della scuola statale. Il tutto sembra rientrare nella tecnica tutta politica di depauperare i lavoratori e di togliere ai giovani finanche la speranza di trovare lavoro. Mentre si confermano gigantesche spese militari e privilegi per le caste di potere, non vi sono patrimoniali eque e non viene risolto il problema dei cento miliardi annui di evasione fiscale.