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« il: 13 Agosto 2008 - 06:37:55 » |
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Martedì, 05 Agosto 2008 Le Monde: In Calabria il ''ghetto'' dei Rom. La baraccopoli di Lamezia
Il campo nomadi di contrada Scordovillo di Lamezia Terme finisce sulle pagine di "Le Monde", il quotidiano francese piu' diffuso al mondo. In particolare, il quotidiano francese ha pubblicato il primo agosto a pagina 8 un articolo dove viene descritta la situazione dei rom che vivono nella baraccopoli della quarta citta' della Calabria. Nell'articolo, intitolato "In Calabria, il campo 'provvisorio' dal 1982 si e' trasformato in ghetto", si parla della baraccopoli, di come vivono i rom, ma anche di quel che pensa il sindaco della citta' Gianni Speranza con alcune testimonianze di rom e anche di lametini che lavorano nella cooperativa sociale Ciarapani'.
"I fiori di plastica abbelliscono le finestre delle baracche - si legge nell'articolo pubblicato su "Le Monde" - i bambini giocano tra le pozzanghere d'acqua. Poi c'e' un muro di 4,5 metri d'altezza e lungo 50 metri. Il muro c'era gia' quando siamo arrivati - ha detto all'inviato di 'Le Monde' uno dei rom, Massimo Berlingieri - ma a poco a poco e' stato alzato ed e' stato messo del filo spinato per impedirci di saltare dall'altra parte. Il muro - prosegue l'articolo - separa il resto della citta' degli Italiani, al di qua si vive in condizioni disumane". Nel testo si racconta anche di come vive "Zi Antonio", memoria storica del campo, che la sera prima di andare a dormire chiama una dozzina di ragazzi che arrivano con dei bastoni e lo aiutano a togliere i topi dalla sua baracca. "Le 84 famiglie che sono state messe nel campo 'provvisorio' dal 1982 chiedono solo un alloggio decente - prosegue il giornalista nel suo articolo - nel campo nomadi di Lamezia vive la piu' forte comunita' rom del Sud dopo Napoli. Anche se ci sono le condizioni per accedere agli alloggi popolari, tutto e' bloccato". A questo punto, il giornalista riporta il pensiero del sindaco Gianni Speranza: "C'e' l'empasse - ha detto il primo cittadino - il rialloggiamento nelle case popolari e' la sola soluzione, e si finira' a questo, ma quel giorno io credo ci sara' una guerriglia contro i rom". L'inviato speciale di "Le Monde" scrive inoltre che "i rom sono accusati di provocare dei fumi tossici incendiando i pneumatici per prelevare del materiale da rivendere. Gli si rimprovera di avere trasformato gli spazi del campo in luoghi di smaltimento di rifiuti ingombranti e tossici". Nella parte conclusiva dell'articolo c'e' anche una dichiarazione di Marina Galati, presidente dell'associazione Ciarapani. "Sono dei cittadini - ha detto al giornalista Marina Galati - e' scandaloso che li hanno chiusi in un ghetto, dato che hanno i diritti, come tutti, alla scolarizzazione, alla formazione, all'opportunita' di lavorare e ad un alloggio". Ma, conclude l'articolo, "la paura dei rom, che denunciano la sinistra, le associazioni cattoliche, allontana tutte le soluzioni. Il muro di Lamezia Terme non cadra' presto".
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