Vestiti che parlano - I messaggi cifrati dei kanga tanzaniani
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Vestiti che parlano




I messaggi cifrati dei kanga tanzaniani



testo e foto di Alida Vanni



In Tanzania le donne indossano abiti decorati con scritte curiose. Sui tessuti vengono stampati slogan, proverbi, messaggi d’amore, frasi augurali, persino annunci funebri. Una moda che impazza.


Il modo di vestire può raccontare molto di una persona. Ciò è particolarmente vero in Tanzania dove gli abiti “parlano”, o meglio comunicano messaggi inequivocabili. I tradizionali kanga, lunghi e colorati veli di cotone indossati dalle donne, hanno infatti la peculiarità di sfoggiare frasi e slogan in lingua kiswahili.


I messaggi svolazzanti - stampati sui tessuti - sono innumerevoli e talvolta curiosi: “L’amore è cieco” (Mpenzi hayana macho ya kuona), “Non mi vendico, ma non dimentico” (Na wala sitasahau sitalipiza), “Un vicino ti sta spiando” (Girani za pekepeke ndani hazinitoi), “La forza del povero è la resistenza fisica” (Ninguvu zake mtagi wa maskini).


Sui kanga si trovano messaggi d’amore, frasi augurali, aforismi, proverbi, persino annunci funebri. Il kanga viene usato anche per avvolgere comodamente i propri bambini sulla schiena. Quando una donna diventa madre, è usanza che il proprio marito le regali un kanga con una dolce frase: “Nani kama mama” (“Tu ora, sei madre”): servirà da marsupio per il neonato. C’è davvero l’imbarazzo della scelta. Per questo l’acquisto di un kanga è sempre un rito assai complicato. L’abito non viene scelto dalle donne in base alla fantasia o al tipo di cotone, quanto piuttosto alla “frase” che si trova impressa sul telo.









Il cotone usato per la fabbricazione dei kanga può essere ruvido e pesante (in genere viene usato dalle donne sposate), oppure morbido e leggero (viene prediletto dalle giovani ragazze che vogliono mettere ben in evidenza le curve del proprio corpo) 


La diffusione dei “kanga parlanti” è cominciata una cinquantina di anni fa, quando le industrie tessili tanzaniane - in perenne concorrenza con quelle keniote - ebbero l’idea di rendere i vestiti delle donne, più accattivanti.


Trasformarono i parei classici in lunghi teli bordati con delle frasi originali. Fu un successo clamoroso. Una moda contagiosa che ha saputo rinnovarsi nel tempo per conquistare le nuove generazioni.


Oggi una ragazza tanzaniana che desidera riappacificarsi con un amico può indossare un kanga con la scritta Nilijua yatawakera sana, che significa “Ho saputo che sei molto arrabbiato con me”, oppure più semplicemente Penzi haina shirika, “L’amore non ha limiti”.


È una questione di stile, ma non solo: mentre i giovani europei inviano messaggi d’amore cifrati, via sms, col proprio cellulare, in Africa i sentimenti ce li si cuce addosso e li si indossa senza vergogna.


 http://www.missionaridafrica.org/archivio_rivista/2005_04/03.htm



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