Introduzione
Come in altri Paesi europei, anche in Finlandia un insegnante non si improvvisa, ma diventa tale dopo studi approfonditi e un periodo di pratica. In tutto il Paese esistono 12 istituti per la preparazione degli insegnanti di madrelingua finnica e uno per quelli di madrelingua svedese. Tutti questi istituti, che fanno capo ad una università, vengono chiamati Normaalikoulu (Scuola Normale).
Attualmente gli istituti (il nome finnico è OKL, abbreviazione di Opettajankoulutuslaitos) si trovano nelle seguenti città: Helsinki (2), Hämeenlinna, Joensuu, Jyväskylä, Kaajani, Oulu, Rauma, Rovaniemi, Savonlinna, Tampere, Turku e Vaasa (quest'ultimo di lingua svedese). Tra questi, gli istituti di Hämeenlinna, Kajaani, Rauma, Rovaniemi e Savonlinna si dedicano esclusivamente alla formazione degli insegnanti della scuola dell'obbligo di grado inferiore (ala-aste). Complessivamente, queste scuole comprendono circa 8.000 allievi, ed ogni anno oltre 3.000 insegnanti vi svolgono il loro tirocinio. Per quanto concerne l'aspetto amministrativo, gli istituti dipendono dalle Facoltà di Pedagogia (Kasvatustiede) di ciascuna università, e il loro bilancio fa parte del bilancio dello Stato. Nel 1995 il personale impiegato nelle Scuole Normali contava oltre 700 insegnanti, i cui compiti comprendono la supervisione del tirocinio e la progettazione all'interno del programma di sviluppo del sistema scolastico.
Questo significa che al personale di questi istituti sono richieste maggiori qualifiche rispetto agli insegnanti o ai presidi delle altre scuole. Infatti, oltre alle normali qualifiche richieste agli insegnanti e alla laurea, un insegnante formatore deve aver ottenuto almeno 35 crediti in pedagogia (o studi analoghi) e deve avere almeno due anni di esperienza di insegnamento a tempo pieno. Per avere successo in questa professione, un formatore deve dimostrare anche di conoscere l'amministrazione scolastica e di possedere una vasta gamma di abilità di insegnamento e di essere interessato alla crescita e allo sviluppo dell'ambito scolastico. Quindi, come si può capire, diventare formatore richiede un processo lungo e continuo e un impegno costante a migliorarsi.
Tutti gli istituti per la formazione degli insegnanti sono attivi in programmi di scambio internazionali e nella produzione di materiale per l'insegnamento. In questo momento, grande importanza sta ottenendo il concetto di educazione interculturale e/o multiculturale, e si stanno diffondendo programmi di insegnamento in altre lingue (soprattutto l'inglese).
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La formazione iniziale
La struttura della formazione iniziale degli insegnanti é stata recentemente modificata da un decreto del 1995, che stabilisce 3 livelli di laurea nelle Facoltà di Pedagogia. Il primo livello comprende 120 crediti (1 credito = 1 settimana di studio; normalmente 40 ore di lavoro); il secondo, equivalente ad un Master, 160 crediti, e il terzo, equivalente ad un dottorato, altri 160 crediti. Per diventare insegnante nella scuola sia elementare che secondaria è necessario avere ottenuto il secondo tipo di qualifica. Agli insegnanti di scuola materna (pre-obbligo) è invece sufficiente avere il primo tipo di qualifica.
La distinzione di base fra la preparazione degli insegnanti elementari e quella degli insegnanti secondari avviene a livello di materia principale del corso di studi. Gli insegnanti elementari, che si occupano da soli della loro classe, hanno come materia principale la pedagogia (55 crediti + una tesi che vale altri 20 crediti). Inoltre, il programma obbligatorio comporta 35 crediti di studi interdisciplinari fra le varie materie insegnate nelle scuole e una o due materie di specializzazione (15+15 o 35 crediti).
Gli insegnanti di scuola secondaria hanno invece come materia principale quella che intendono insegnare in seguito e in cui devono ottenere 55 crediti più i 20 per la tesi. In più, devono avere 35 crediti di pedagogia, che possono essere svolti durante il corso normale degli studi o dopo la laurea. Gli studenti che intendono diventare insegnanti vengono selezionati in base ai loro risultati nelle materie principali; coloro che scelgono di seguire anche gli studi pedagogici vengono ulteriormente selezionati tramite test attitudinali alla professione. Questi studi comprendono, oltre alla metodologia dell'insegnamento della materia scelta e alla pratica diretta, fondamenti di psicologia e filosofia dell'apprendimento e conoscenza dei sistemi di istruzione del Paese. Normalmente il tirocinio (pratica dell'insegnamento) si svolge nell'arco di un intero anno accademico ed è diviso in tre periodi. Questo dipende però dall'istituto dove l'insegnante svolge il suo tirocinio.
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Reclutamento degli insegnanti e formazione in servizio
In Finlandia non esistono concorsi come in Italia, nè ruoli dello Stato per gli insegnanti. Chiunque abbia le qualifiche richieste può presentare domanda in una scuola dove ci sia un posto vacante, in qualsiasi parte del Paese essa si trovi. I titoli accademici e la frequenza di corsi d'aggiornamento sono tenuti in conto dai presidi al momento dell'assunzione di un insegnante, anche se ovviamente i corsi organizzati dal Ministero per l'Istruzione hanno più valore di quelli organizzati da altri organismi. La valutazione della frequenza di questi ultimi corsi è lasciata alla discrezione del capo d'istituto, ma almeno esiste la possibilità di avere un riconoscimento.
Gli insegnanti finlandesi di scuola secondaria possono insegnare più materie, se sono qualificati a farlo. Questo è in particolare vero per gli insegnanti di lingue straniere, che solitamente ne insegnano almeno due. Vi sono insegnanti che hanno più di una scuola, ma mai al di fuori del comune (come purtroppo avviene fin troppo spesso in Italia). Si possono avere supplenze anche per periodi molto brevi (fino ad uno o due giorni), il che fornisce ai giovani insegnanti qualificati o a quelli che stanno compiendo gli studi per diventare tali una opportunità di lavorare nell'ambiente scolastico.
Per quanto riguarda la formazione in servizio, è una voce molto importante nel sistema educativo finlandese. Sono gli stessi istituti per la formazione iniziale che si occupano di quest'ultimo aspetto, spesso offrendo borse di studio agli insegnanti interessati a frequentare corsi di una settimana basati sull'osservazione del lavoro di queste istituzioni. La qualità di questi corsi è generalmente molto alta, dato il livello di preparazione ed interesse del personale coinvolto in queste iniziative.
Un'ultima osservazione da fare riguarda la possibilitá che la telematica offre agli studenti che, per qualsiasi motivo, non possono muoversi dal loro luogo di residenza, ma vogliono comunque seguire corsi di formazione. Alcuni istituti sono giá attivi sul fronte dell'insegnamento a distanza, ed altri probabilmente seguiranno il loro esempio.
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