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di Ferdinanda Cremascoli | |||
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E' molto difficile insegnare a scuola il piacere del leggere, che forse trae la sua
forza dall'avere origini molto lontane nella storia personale di ogni individuo. Dice
Primo Levi:
Occorre però saper scegliere. Se acconsentiamo a NON LEGGERE l'Orlando furioso, (e cosa accade oggi in molte scuole? si legge quello che il manuale dice del poema ariostesco!) sarà necessario avere criteri di scelta molto sicuri. Anzitutto occorre immaginare un curricolo capace di educare le abilità di lettura, magari sul fumetto, piuttosto che sul poema, senza tuttavia rinunciare al confronto con le altre forme storiche del racconto. Occorre; poi selezionare testi narrativi di qualche valore, cioè raffinati o almeno abili e nel giocare con le strutture proprie della narrazione. Proponiamo qui la la lettura di un racconto a fumetti. E' un albo di Dylan Dog l'eroe creato da Tiziano Sclavi e molto amato dagli adolescenti (e anche da molti adulti!). C'è un racconto dal titolo Morgana scritto nel 1988. E' una storia gotica, abitata da morti viventi, medium e demoni. Ma soprattutto è una storia che gioca genialmente con il tempo del racconto e con la figura del narratore.
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La storia inizia in modo drammatico: una bara scende nella fossa. Un'apertura
trasparente mostra nella bara il viso di una giovane donna. Palate di terra la
ricoprono e, ad un tratto, gli occhi della morta si aprono.
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![]() La storia prosegue avvincente, giocando a contrapporre veglia e sogno; giocando a sintonizzare le azioni di Morgana e Dylan, in modo da sottolinearne la contemporaneità e la simmetria; ma l'aspetto più affascinante di questo racconto consiste nel trascorrere lieve, ma tangibile, tra il passato remoto e il futuro prossimo. | |||
![]() Il filo conduttore tra i sogni di Morgana e la realtà è dato di volta in volta da un oggetto o da un volto. Morgana dorme in treno nel suo vagone letto. E' vestita di una semplice camicia da notte: è la stessa che indossa nella bara, quando la seppelliscono. La signora Trelkovski o il facchino della stazione sono due personaggi del mondo reale, ma hanno il viso segnato e consunto dalle rughe come i morti viventi del sogno di Morgana. Vi sono poi numerosi oggetti che accomunano le azioni dei due protagonisti, rendendo simmetrici i loro movimenti. Morgana scende alla stazione di Londra e ha fame, entra in un bar e chiede un cappuccino e una brioche. Nella stessa tavola (la n.17) Dylan Dog è a colloquio con la signora Trelkovski che l'ha svegliato e le offre cappuccino e brioche. Alla tavola n.18 la tazza e il cornetto di Dylan sono identici alla tazza e al cornetto di Morgana, che nel bar della stazione dimentica di mangiare. Ancora, nella tavola n. 19 la signora Trelkovski lascia la casa di Dylan e chiede un taxi, subito dopo la stessa parola taxi, è usata anche da Morgana. E tuttavia il filo conduttore di tutta la vicenda è un fumetto. La prima a scorgere un album di fumetti è Morgana, che sogna in taxi, vede Londra preda degli zombies e uno di loro che legge un fumetto: sulla copertina c'è il titolo dell'album Dylan Dog e il disegno di un uomo che solleva tra le braccia una donna esanime. Anche Dylan, che si trova al ristorante, legge lo stesso album di fumetti: Londra è invasa dai morti viventi, come nel sogno di Morgana! Infine nella casa della signora Trelkovski, Dylan trova di nuovo il fumetto, e la medium gli rivela che l'album è il risultato di una seduta spiritica: un suo amico, il signor Reed, è caduto in trance ed ha scritto la storia dei morti viventi, il futuro prossimo che attende il mondo dei vivi! Mentre Dylan ascolta le rivelazioni della Trelkovski, Morgana cammina smemorata per le vie della città e, ad un tratto, si trova faccia a faccia con un uomo che al vederla inorridisce, proprio come è disegnato nel fumetto, di cui Dylan e la signora Trelkovski stanno parlando. | |||
![]() E' il fumetto scritto dal signor Reed allora ad essere il segnale del passaggio tra veglia e sonno; è il fumetto, scritto in trance da un disegnatore sensibile alla voce dei morti, a prefigurare il futuro prossimo che ci attende, quando l'orrore dilagherà per ogni dove e saremo sottoposti alla brutalità dei morti viventi! Ma è proprio il futuro prossimo quello che il fumetto racconta? non è anche il passato? Il sospetto nasce nel lettore proseguendo nella lettura. | |||
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Dopo l'incontro casuale di Morgana e Dylan nei pressi della casa della signora
Trelkovski, i due protagonisti sono ancora in treno, in viaggio, questa volta da sud
(Londra) verso nord. Sono diretti a Inverness in Scozia. Improvvisamente Morgana
ricorda: è venuta a cercare Dylan perché gli deve restituire un vecchio
clarinetto, dimenticato chissà dove, chissà quando... Ma allora Morgana
e Dylan già si conoscono!
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![]() Dunque alla fine del racconto la storia si chiarisce nei suoi rapporti temporali. L'ordine logico degli eventi, la fabula, è questo: Dylan è figlio di Xabaras; Morgana e Dylan sono già vissuti trecento anni fa; Morgana muore ed è sepolta (il sogno della bara!); Xarabas la richiama in vita alcuni anni prima dell'avventura ora vissuta insieme con altri zombie; Dylan li distrugge facendo saltare la loro casa con una bomba nascosta nell'astuccio di un clarinetto; mentre tutti gli altri bruciano Morgana finisce sepolta sotto le rovine; Xarabas la risveglia e la manda a riprendere Dylan. La signora Trelkovski e il disegnatore di fumetti presagiscono l'arrivo di Morgana e l'avvento del mondo dei morti viventi che divorano tutti i vivi; Dylan e Morgana si incontrano e insieme fanno ritorno là dove Xabaras li aspetta. Ma c'è un ultimo aspetto di questo racconto che ne testimonia la raffinatezza: l'uso della voce narrante. Man mano che il lettore s'inoltra in Morgana non incontra soltanto un disegnatore di fumetti che presagisce il futuro, ne incontra un altro che disegna il disegnatore. Ed infine si rende conto che un disegnatore esterno racconta che un disegnatore racconta che un disegnatore racconta la storia di Morgana, secondo un incassamento delle voci narranti, peculiare dei racconti più sofisticati. Quando la storia è ormai ben sviluppata, il lettore per la prima volta percepisce che le visioni disegnate dal signor Reed sono a loro volta il frutto della fantasia di un altro disegnatore, parte lui stesso della storia di Morgana. | |||
![]() Alle tavole 57 e 58 il signor Reed, caduto in trance durante la seduta spiritica in casa della signora Trelkovski, rivive l'orrore. Con la mente sconvolta si precipita fuori dalla casa della medium e s'imbatte in Morgana, che girovaga proprio lì intorno. Inciampa, cade e nel suo incubo vede Morgana che lo azzanna e si ciba di lui. Ed è a questo punto che il lettore vede la pagina di fumetto che incornicia questa scena terrificante!
Ma è alla tavola 72 che vediamo all'opera il narratore di primo livello,
cioè il disegnatore che disegna il signor Reed, che disegna la storia di
Morgana. Dylan e la sua ragazza sono davanti alla casa di Xabaras, dove Morgana ha
chiesto di andare, pur senza ricordarlo.
Ma a queale livello si trova questo disegnatore rispetto al signor Reed che è personaggio interno alla vicenda? Dopo averlo incontrato per la prima volta alla tavola 57 e a maggior ragione dopo la sequenza compresa tra le tavole 72 e 78, il lettore pensa che questo disegnatore sia un narratore esterno. Colpo di scena proprio all'ultima tavola: il disegnatore è anche lui personaggio interno alla storia dei morti viventi! | |||
![]() Affascinante Morgana! racconto, capace di confondere, avvolgere, perdere il lettore fino all'ultimo, rivelandogli ancora qualcosa che non sa all'ultima battuta! Come non amare un racconto che sfida la mente del lettore? Il divertimento della letteratura si rinnova ancora. Autore e lettore sono uno di fronte all'altro, avversari e complici nel gioco di sedurre e lasciarsi sedurre. Dice Umberto Eco:
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