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di Antonella Cavaggion | |||
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Il riordino dei cicli scolastici e la revisione dei programmi presentati dal ministro della pubblica istruzione si prefiggono tra i vari scopi quello di superare la distinzione dell’istituzione scolastica negli attuali livelli: materna, elementare, media e secondaria, tuttavia il percorso formativo così prospettato potrebbe comunque rimanere frammentario se si trasferiranno semplicemente al suo interno i modelli degli ordini di scuola attuali senza opportune azioni di coordinamento. | |||
![]() CONTINUITA’ EDUCATIVA Precedentemente alla circolare ministeriale sulla continuità educativa, gli unici incontri "in verticale" che avvenivano tra scuole di grado diverso avevano come scopo la formazione delle classi o lo scambio di informazioni riguardanti gli alunni. Nel circolo didattico in cui insegno, da alcuni anni, proprio per fare in modo che la scuola elementare possa realizzare la più efficace saldatura tra i segmenti precedenti e seguenti del sistema formativo, è stata costituita una commissione di insegnanti che si occupa di continuità educativa e definisce i rapporti tra le scuole materna - elementare - media, con una circostanziata pianificazione di tempi e attività che tengono presenti sia le indicazioni riportate dalla circolare del ’92, che i principi stessi della costituzione (art. 34). La scuola materna fornisce il suo specifico contributo in ordine all’educazione e allo sviluppo integrale della personalità infantile. La scuola elementare, attuando il suo compito nell’ambito "dell’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, obbligatoria e gratuita", presuppone una fase precedente in cui i genitori nel loro "diritto - dovere" di istruire ed educare i loro figli possono avvalersi della scuola materna, la quale fornisce il suo specifico contributo in ordine all’educazione, allo sviluppo della personalità infantile, all’assistenza e preparazione alla frequenza della scuola elementare. Così pure la scuola media, collocandosi all’interno dell’istruzione obbligatoria, per conseguire in un processo unitario lo sviluppo della formazione dell’alunno, si deve avvalere di un continuità dinamica di contenuti, metodologie, stili educativi propri della scuola dell’obbligo. La commissione di lavoro per la continuità educativa è costituita da due gruppi di insegnanti:
Il gruppo delle insegnanti di scuola materna ed elementare invece è stato coinvolto in un lavoro più approfondito e completo in quanto vi sono state maggiori occasioni di incontri e di coinvolgimento nei progetti del circolo:
Le esperienze finora condotte sono sempre state incoraggianti e coinvolgenti. Interessante è stata l’esperienza che ha coinvolto tutte le sezioni di scuola materna e tutte le classi della scuola elementare; sono state concordate attività che riconducevano alla ricostruzione della storia personale attraverso fonti e documenti: disegni, grafici, interviste, oggetti, fotografie, cartelloni hanno ben presto riempito le nostre aule e sono stati utilizzati per allestire una mostra in cui si riorganizzavano i prodotti e si visualizzava tutto il lavoro comune. Quest’anno le attività legate all’ascolto di letture, comprensione dei brani ascoltati e conversazioni, hanno coinvolto soltanto alunni ed insegnanti degli anni "ponte" e si ricollegavano al progetto lettura e al progetto teatrale. I docenti hanno scelto tra: racconti, favole e fiabe, quelli maggiormente adatti a suscitare una motivazione positiva, il cui contenuto fosse costituito da un insieme di cose e di eventi che facessero già parte del mondo psicologico del bambino. Al termine dell’anno scolastico gli alunni si sono incontrati per dare "vita" ai personaggi protagonisti delle storie più simpatiche e per cantare insieme le canzoni imparate nel corso dell’anno adattate alle storie. Non sono certo mancati: caramelle, bibite e dolci, per concludere la giornata in armonia. | |||
![]() PROGETTO ACCOGLIENZA Durante gli incontri per la continuità educativa è emersa l’esigenza di attivare un rapporto preliminare di informazione con le famiglie degli alunni che avrebbero frequentato la prima classe elementare per:
Durante la prima settimana, gli alunni delle classi prime, hanno frequentato le lezioni soltanto in orario antimeridiano, in modo da potersi preparare gradatamente agli orari più lunghi del modulo o del tempo pieno. Gli insegnanti delle classi prime durante l’orario di contemporaneità hanno potuto dividere la classe per svolgere attività di gruppo e seguire particolarmente gli alunni con difficoltà di inserimento. Le attività scolastiche, limitatamente a questa prima settimana, non hanno previsto l’uso di quaderni, matite, gomme..., non dovevano cioè interessare quelle attività legate strettamente all’apprendimento della scrittura e della lettura. Agli alunni sono state proposte attività di gioco e di movimento, sia collettivo, che di gruppo, utilizzando varie forme di espressione (pittorica, mimica, motoria, musicale,...). Sono stati utilizzati gli spazi disponibili: aule specifiche per le attività, palestra, spazi all’aperto, spazi adattabili alle esigenze. Gli alunni hanno cominciato ad utilizzare la mensa scolastica dalla seconda settimana, estendendo l’orario ai pomeriggi previsti; in seguito sono state gradualmente presentate le varie attività previste dalla programmazione per il conseguimento degli obiettivi didattici ed educativi. Ho avuto modo di constatare che questo tipo di coordinamento organizzativo ha creato un clima positivo, offrendo l’opportunità sia agli alunni che non avevano mai frequentato la scuola materna, che agli altri, di partecipare in modo più sereno e motivato alle attività proposte, comprese quelle più impegnative per gli alunni del primo anno di scuola elementare. |