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di Alfonso Cardamone | ||||||||
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Il corso di aggiornamento approvato dal Collegio dei Docenti della Scuola Media "N. Ricciotti" di Frosinone, e dallo stesso avviato a realizzazione nel corso dell'anno scolastico 1996/97, si caratterizza per alcuni aspetti peculiari che ne fanno un'esperienza originale ed innovativa. Innanzi tutto, si tratta di un corso di autoaggiornamento. Cosa, questa, che di per sé non sarebbe particolarmente originale né innovativa, ma che tale diventa se si considerano le premesse critiche che a quel progetto stanno a monte e la scelta consapevolmente "orizzontale" che lo ha motivato. A monte, dunque, c'è la consapevolezza che la scuola (pubblica) si pone oggi, nel contesto socio-politico attuale intendo dire, come una ben strana istituzione. Un' "agenzia educativa" tra numerose altre, neanche considerata tra le più significative e qualificate dagli stessi vertici che ad essa presiedono, o dovrebbero presiedere, a cominciare dal Ministero della Pubblica Istruzione. Non voglio qui aprire una polemica nei confronti della "riforma" o "controriforma" Berlinguer (ad essa riserviamo e riserveremo altri spazi ed altri interventi in questo e nei successivi numeri della Rivista), voglio solo dire che l'atteggiamento di vera e propria sufficienza, che spesso traspare dalla considerazione della cosiddetta "pubblica opinione", trae conferma e sostegno, per esempio, dallo stesso squallore verticistico dell'aggiornamento "normale" e "verticale" promosso dalle strutture "ufficiali" dell' Amministrazione, con impostazioni ed esiti il più delle volte destituiti di ogni dignità sia professionale che didattica e culturale. La scuola appare così sempre più una istituzione socialmente marginale, professionalmente dequalificata e culturalmente poco o nulla significativa. Eppure, chi vi lavora sa che non è così, o, almeno, non sempre è così. Il Corso di aggiornamento "autodiretto", orizzontale, scelto ed organizzato dal Collegio dei Docenti della Ricciotti, parte proprio dal rovesciamento di queste due premesse. Da una parte, dalla consapevolezza che la scuola ha la possibilità e la capacità di produrre e di "fare" oltre che didattica anche cultura nel senso più ampio ma anche più qualificante del termine. Dall'altra, dalla convinzione che un aggiornamento approfondito e serio non possa non muovere dagli stessi soggetti che ne sono i destinatari. Per tanto, è apparso logico e conseguenziale a quei docenti avviare un'iniziativa di aggiornamento collegiale che valesse a ripensare, approfondire e documentare attività ed esperienze di vario genere realizzate nel tempo insieme con i ragazzi. Primo passo, questo del reperimento dei materiali e della loro documentazione, per potere procedere alle fasi ulteriori non solo della costituzione di un archivio, da mettere a disposizione della "comunità" scolastica e cittadina in senso lato, e di un "bollettino" che potesse testimoniare e diffondere informazioni riguardo a materiali, documenti e competenze acquisite, ma anche di un vero e proprio "Consorzio" di scuole e di docenti, in grado di socializzare esperienze, materiali, competenze e risorse professionali e culturali a cui eventualmente attingere reciprocamente per eventuali attività vuoi didattiche vuoi di aggiornamento. Allo stato attuale, è stata avviata la costituzione dell' Archivio e realizzato un Bollettino, "Laboratorio Ricciotti": didattica e cultura", che documenta le attività e le competenze professionali extracurricolari acquisite in dieci settori. | ||||||||
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