La Biblioteca di Documentazione Pedagogica e le biblioteche scolastiche

di Raffaele Mazzella

La Biblioteca di Documentazione Pedagogica (BDP) e' un Ente di Stato, nato assieme agli IRRSAE, ha sede in Firenze.
Non e' facile descrivere l'attivita' di questo Ente:
dalla gestione e messa in linea di banche dati di interesse per le scuole alla gestione dei progetti europei, dalla pubblicazione di due riviste dedicate alla letteratura giovanile al servizio "tradizionale" di biblioteca specializzata in pedagogia.
E' possibile trovare una descizione di questi servizi a partire dalla home page Il personale della BDP e' costituito da insegnanti, presidi e personale non insegnante "comandato".
Io sono "in prestito" alla Biblioteca di Documentazione Pedagogica da un anno .. scolastico. Sono stato assegnato al Servizio Biblioteca, gli altri servizi sono: Documentazione ed Elaborazione Dati.

Ma in BDP i Servizi non sono gli unici riferimento operativi: in effetti spesso costituiscono la "scatola degli attrezzi" da cui si attinge per definire e sviluppare progetti.

Data la difficolta' di una descirzione sisntetica dell'attivita' della BDP accennero' ora a due dei progetti ai quali sto collaborando.
La BDP ha da tempo un occhio di riguardo vero le biblioteche scolastiche. Ha collaborato alla progettazione di un software per la gestione delle biblioteche e dei centri di documentazione delle scuole: IRIDE.
Questo software e' stato prodotto in BDP; la versione 2.1 e' stata recentemente consegnata agli irrsae per la distribuzione. Le scuole devono rivolgersi all'irrsae competente territorialmente per avere il software, il manuale, indicazioni sull'uso, assistenza.
Dalla BDP collaboriamo con un help in linea via telefono, via e.mail e con la gestione di un'area di discussione dedicata alle biblioteche scolastiche, ai bibliotecari e agli utenti.
Quest'ultima e' in ristrutturazione : un'incursione prima, e problemi tecnici hanno prodotto notevoli danni in una attivita' fragile perche' ai primi passi.

Sempre a proposito di biblioteche scolastiche: il Ministero della Pubblica Istruzione ha incaricato la BDP di condurre uan indagine denominata "ricerca su la biblioteca scolastica: servizio, strumento e osservatorio per la promozione della cultura nella scuola."
Nel progetto di ricerca si legge : "Scopo del progetto di ricerca ... e' una indagine conoscitiva degli elementi positivi di funzionalitą delle biblioteche di istituto e uno studio di fattibilitą sulla possibile riorganizzazione normativa del problema".

Abbiamo spedito i questionari a un campione formato da 2300 scuole di tutti gli ordini e gradi. Il questionario era accompagnato da una lettera firmata da un dirigente del ministero. In questa lettera si legge, tra l'altro: "l'indagine ... e' finalizzata a raccogliere una serie di dati sulla reale consistenza e funzionamento delle biblioteche scolastiche, per migliorarne la qualita' dei servizi a supporto della didattica e delle attivita' complementari ed integrative degli studenti. Lo sviluppo del programma prevede anche la formazione del personale che vi presta la propria opera."

Come potete immaginare, e' di granade interesse, partecipare ad un lavoro del genere. Non si tratta solo di elaborare le risposte a un questionario, abbiamo effettuato visite di studio a diverse biblioteche scolastiche, in Italia e in Europa
Poi, per un vecchio insegnante come me e' di grande conforto vedere che l'Amministrazione chiede aiuto a pensare e informazioni, si spera, per decidere. Nei prossimi giorni i visitatori dell'area biblioteche scolastiche potranno trovare, anche, una sintesi della documentazione relativa alla ricerca.

Voglio solo ricordare altri due sevizi che meriterebbero (come gli altri) una descrizione puntuale:
  • il supporto alle scuole che vogliono partecipare ai progetti europei;
  • l'attivita' di sostegno alle scuole che intendono attivare servizi web: si mette a disposizione spazio sul server ed e.mail
. In questo momento un migliaio di scuole hanno una e.mail su di noi, molte di queste hanno anche pagine web.
Sappiamo anche che le comunicazioni sono lente e difficili.
Cio' non dipende dall'accesso al nostro server, ma dal tipo di collegamento di cui sono dotate le scuole: negli anni scorsi il Ministero ha offerto (tramite noi) possibilita' di connessione spesso gratuite, ma che, ora, consideriamo lentissime. Molte scuole hanno sopperito ricorrendo a provvider. Oggi, poi, le cose dovrebbero migliorare e .. rapidamente, si spera.