ARRIVA IL BROWSER MADE IN ITALY

Un programma che accetta comandi verbali e rende la navigazione facile e divertente: ottimo per il primo impatto con il World Wide Web.

di Francesco Lentini <flentini@tin.it>

 

In principio fu Mosaic, poi venne Navigator e infine Internet Explorer. Nati al CERN di Ginevra verso la fine degli anni Ottanta, i programmi per accedere a Internet (o meglio alla parte multimediale di Internet, il World Wide Web) costituiscono oggi il cuore di ogni sistema informatico personale o aziendale.

Nel frattempo sono stati inventati i motori di ricerca, i quali tuttavia hanno il difetto di fornire troppe risposte, ossia centinaia di indirizzi da controllare uno per uno (molti di questi si dimostreranno poi non attinenti con le chiavi di ricerca). Ed ecco la soluzione proposta da Netscape, la ditta che ha svolto un lavoro pionieristico nello sviluppo di Internet: se paragoniamo il browser ad un sottomarino, possiamo pensare di dargli l’appoggio di un satellite-guida, ossia possiamo fare in modo che sia pilotabile dall’esterno, oltre che dall’interno; il satellite-guida altro non è che un archivio online, formato inizialmente da una semplice lista di indirizzi, ma in seguito integrato, in modo del tutto automatico, con i dati provenienti dagli utenti stessi. Funziona esattamente così Netscape Communicator 4.5: ricevuto in input il nome di un sito, è in grado di trovarne l’indirizzo (URL), ed è anche in grado di fornire un elenco di siti affini (pare per contenuto). Tutto questo può avvenire grazie ad una connessione perenne con il sito della casa-madre, ossia, in parole povere: la "mamma" saprà sempre dove siamo stati, quanto ci siamo trattenuti in un certo posto e ciò che abbiamo fatto.

Naturalmente Netscape fornisce ampie garanzie circa il mantenimento della privacy, ma non credo che basti. A mio modesto parere Netscape sta tentando di vincere non solo la "guerra dei browser", ma anche quella dei Web-portals, i punti preferenziali d’accesso al Web. Un Web-portal ha molti sponsor, tutti prontissimi a sborsare cifre da capogiro, e Netscape sta tentando di ottenere questo risultato attraverso il suo browser, come del resto sta tentando di fare Microsoft, con questo e con altri mezzi. Aspirazioni legittime, benintesto. Ma forse destinate ad essere deluse, nel momento in cui gli utenti capiranno ciò che vogliono realmente.

Ma che cosa voglio gli utenti, realmente? Personalmente ciò che voglio è un programma abbastanza intelligente da rendere la navigazione più facile e più interessante, ma che non diventi troppo "furbo". Mi sono chiesto se fosse possibile realizzare un programma del genere, in quanto tempo e con quale ritorno in termini economici. Le tre risposte sono state: si, alcuni mesi, zero. Nonostante la negatività dell’ultima risposta, mi sono messo al lavoro alla fine di luglio del 1998 ed ho staccato gli occhi dallo schermo del computer verso la metà di ottobre (con le dovute pause, s’intende). Un browser non è un programma di gestione del magazzino. Dev’essere compatibile con tutte le macchine e deve avere qualche plus rispetto alla concorrenza, quindi la sua realizzazione è assimilabile ad una vera e propria sfida.

Con Natural (così ho battezzato il mio browser) non intendo certo sfidare Netscape nè tantomeno Microsoft, anche perchè ho fatto largo uso delle librerie che la multinazionale del software fornisce (si direbbe generosamente) agli sviluppatori di tutto il mondo. Tuttavia Natural ha realmente qualcosa in più, e questo plus è dato dalla semplicità, che è tale da rendere il primo impatto con il World Wide Web piacevole e per nulla traumatico. In realtà ho constatato che alla semplicità ci si abitua subito, e che si continua ad usare questo "piccolo" programma (meno di 5 MB in formato compresso) anche dopo il primo impatto, quando l’esperienza acquisita consentirebbe di aprire MSIE4.0 o Communicator 4.5. Il che mi ha indotto a distribuire una preview di questo programma, una versione di valutazione che può essere liberamente scaricata dal sito Web creato allo scopo (http://web.tin.it/eloisa/natural).

Natural 2.0 Preview è uno "smart-browser" che accetta comandi verbali del tipo:

In particolare, Natural 2.0 Preview consente di interrogare un motore di ricerca (per esempio Altavista) usando frasi complete del tipo:

Tutto questo senza ricorrere all’uso degli URL o alla digitazione di complicate formule and/or. Non funziona grazie al collegamento con un server di appoggio, ma semplicemente mantenendo un data-base dei siti visitati: in altri termini, Natural 2.0 Preview "ricorda" i siti visitati ed è capace di ritornarvi a comando ("Vai"), ossia di gestire automaticamente quella che negli altri browser si chiama cartella dei Preferiti o Bookmark.

Natural 2.0 Preview appartiene ad una categoria di programmi che diventeranno comuni entro pochi anni: i programmi dotati di interfaccia vocale. Questa versione è compatibile con tutti i prodotti per il riconoscimento vocale, purchè capaci di dettare in ogni applicazione di Windows™. Invece la versione definitiva comprenderà il motore per il riconoscimento del parlato, sicchè sarà possibile esplorare il World Wide Web senza usare il mouse o la tastiera (si chiama operazione a mani libere o hands-free): un modo di navigare che credo si possa definire veramente "naturale".

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