Elenco mediazioni

Riporto qui di seguito un elenco di possibili mediazioni che il formatore può utilizzare in una esperienza di apprendimento mediato.

Intenzionalità e reciprocità

Il mediatore fa capire che gli interessa fare la lezione, prepara i suoi interventi, si presenta in orario, si rende disponibile a ripetere le nozioni non comprese, ascolta gli allievi con interesse. Gli allievi devono capire chiaramente che gli stimoli ricevuti non sono casuali.

Legami temporali

Il mediatore chiarisce quali sono i legami fra l'argomento attualmente trattato con quelli precedenti e quelli futuri.

Significato delle azioni

Il mediatore spiega agli allievi il significato dei suoi comportamenti, dei contenuti della lezione, degli atteggiamenti che mostrano gli allievi. Mette in evidenza gli interventi che vanno nella direzione degli obiettivi prefissati.

Senso di competenza

Il mediatore controlla quali sono le competenze attuali degli allievi e propone attività che implicano competenze leggermente superiori. Il formatore evita di proporre esercizi non risolvibili con l'attuale grado di funzionamento cognitivo degli allievi. Gli interventi del formatore vengono variati in funzione della risposta dei discenti. Gli allievi vengono incoraggiati e si sottolineano i progressi compiuti anche quando il compito non è stato eseguito correttamente.

Regolazione e controllo del comportamento, ricerca e pianificazione

In mediatore fornisce agli allievi dei modelli di comportamento che permettono di risolvere i problemi proposti con maggior efficacia. Gli studenti devono diventare coscienti del loro comportamento istintivo in modo da poterlo opportunamente regolare.

Gli allievi vengono invitati a riflettere prima di agire e a pianificare l'esecuzione dei compiti. Anche se a prima vista non capiscono la soluzione del problema, devono imparare a riflettere ed a ricercare altre soluzioni. Viene incoraggiata la perseveranza e la pazienza nel cercare di raggiungere l'obiettivo prefissato. Non ci devono essere blocchi di fronte ad attività complesse, né impulsività con compiti ritenuti semplici.

Comportamento di cooperazione e di condivisione

Gli allievi sono incoraggiati a cooperare e a condividere le proprie esperienze. Il mediatore fa capire l'importanza dell'ascolto dei pareri dei colleghi ed incoraggia la comprensione dei sentimenti altrui. Vengono proposte attività che mettono in evidenza l'importanza della cooperazione.

Individualità e differenziazione psicologica

Il mediatore accetta gli interventi discordanti tentando di dare loro un significato logico. Ogni allievo deve ritenersi responsabile delle proprie azioni. Gli alunni vengono incentivati al lavoro autonomo. Sono rispettati i valori e le credenze degli allievi. Il formatore mette in evidenza che grazie ai pareri discordanti è possibile trovare soluzioni diverse per lo stesso problema.

Sfida a se stesso e ricerca della complessità

Il formatore incoraggia la curiosità e la creatività in modo da sviluppare il piacere di risolvere problemi nuovi. Propone problemi con complessità adatta alle competenze degli allievi. L'allievo deve provare piacere nella ricerca di cose nuove e non si deve spaventare davanti alla complessità.

Consapevolezza del proprio cambiamento

Il mediatore fa notare le modificazioni che avvengono nei ragionamenti degli allievi rendendoli coscienti del loro cambiamento. Gli allievi devono essere convinti della possibilità di cambiare ulteriormente.

Consapevolezza della modificabilità della società

I miglioramenti delle abilità cognitive e le nuove aspettative che si generano nei discenti possono essere fonte di forti delusioni quando questi ultimi si accorgono che le altre persone continuano a comportarsi allo stesso modo nei loro confronti.

Per evitare tale fenomeno è importante far capire che la società impiega un certo tempo ad accettare i cambiamenti avvenuti in una determinata persona.