CHIESE, CLIMA ED ENERGIA IN EUROPA

 

di Francesco Fischer

 

 

 

Le Chiese cristiane sono in Europa tra le voci più attive nel ricordare che la questione dell'energia e del cambiamento climatico causato dall'uomo è innanzi tutto una questione etica. Non solo perchè i danni potenziali possono colpire miliardi di persone ma anche perchè questi danni vengono ripartiti in modo inversamente proporzionale alle responsabilità nel causarli e alla ricchezza. Un'automobie su tre al mondo, circola negli Stati Uniti, dove risiede il 5% della popolazione mondiale; gli abitanti dei paesi ricchi sono il 20% della popolazione della Terra ma emettono l'80% dei gas che alterano il clima. I più indifesi di fronte alle variazioni climatiche sono però i paesi più poveri.

In Germania, che detiene il record europeo di emissioni di gas di serra, si sviluppano diverse iniziative. E' stata la Chiesa cattolica, con la sua opera Misereor, a mettere in moto insieme agli Amici della Terra il progetto e la campagna Germania sostenibile . Obiettivo: riconvertire ecologicamente l'economia del paese entro il 2050, riducendo dell'80-90% i consumi di energia e di materiali e le emissioni nocive. Sono già decine in Germania e centinaia in Europa le amministrazioni comunali che hanno aderito all'Alleanza per il clima, impegnandosi a ridurre le emissioni di CO2 del 50% entro il 2010. Nel piccolo comune di Schoenau, nella Foresta Nera, è stato il dottor Michael Sladek, un laico attivo come Gemeinderat (consigliere comunale) nella Chiesa cattolica, a lanciare un'iniziativa nota in tutta la Germania: i cittadini di Schoenau si sono comprati la rete elettrica dal mono polista privato con l'obiettivo di stimolare un mercato locale dell'elettricità fondato su criteri ecologici: uso di energie rinnovabili e cogenerazione di elettricità e calore. I 6 milioni di marchi necessari sono stati raccolti con una sottoscrizione locale e nazionale e con un finanziamento della Gemeinschafstbank, una banca etica. Intanto decine di altri comuni tedeschi stanno cominciando a seguire l'esempio di Schoenau.

Anche la Chiesa Evangelica Tedesca (EKD) ora partecipa al progetto Germania sostenibile e ha cominciato a farsi un esame di coscienza energetico: per riscaldare e illuminare i suoi 88.000 edifici la EKD consuma 13 miliardi di kilowatt all'anno, con un costo di un miliardo di marchi e un'emissione di 4,8 milioni di tonnellate di CO2, più di quanta ne emette la Bolivia. Così la EKD ha varato il programma "Energicamente risparmiare energia". Obiettivo per il 2010: ridurre almeno del 30% il consumo di energia e l'emissione di CO2. Risultato economico previsto: riduzione delle spese energetiche da 1000 a 700 milioni di marchi all'anno. Ovviamente per risparmiare, occorre prima investire in misure di efficienza energetica come l'isolamento termico degli edifici e la cogenerazione. Ma ne vale la pena. Nel 1994, con un costo equivalente a 350 milioni di lire, l'Accademia evangelica di Bad Boll ha realizzato un accurato isolament o termico e ha installato una centrale autonoma di cogenerazione a gas. Dopo un anno aveva ridotto di 60 milioni i costi annui per l'energia e del 55% l'emissione di CO2. Ciò equivarrebbe ad un ammortamento in sei anni e a un risparmio netto di 60 milioni annui dal settimo anno. Ma non sarà così, perchè l'investimento energetico è avvenuto con un accordo di contracting: un'azienda esterna di tecniche energetiche ha realizzato l'impianto a sue spese e vende ora calore ed elettricità all'Accademia a prezzi comunque inferiori a quelli precedenti; l'Accademia potrà poi rilevare l'impianto a basso prezzo dopo 10 anni, o gratis dopo 15. Anche il gas naturale è un combustibile fossile, ma il suo uso in un cogeneratore ne sfrutta l'energia con un'efficienza più che doppia. Quando gas, petrolio o carbone vengono bruciati nelle grandi centrali solo un terzo dell'energia diventa elettricità per l'utente mentre il resto viene sprecato in calore. Un cogeneratore invece sfrutta il 90% dell'energia perchè fornisce contemporaneamente elettricità e calore per il riscaldamento.

L'isolamento termico degli edifici e la cogenerazione sono all'inizio gli interventi più efficaci per risparmiare energia, CO2 e denaro. Si può però anche ricorrere all'uso diretto dell'energia solare con pannelli termosolari per scaldare l'acqua o fotovoltaici per produrre elettricità. Queste ultime soluzioni non solo hanno il vantaggio di non emettere alcun gas di serra durante il loro esercizio, ma sono anche chiaramente riconoscibili dall'esterno. Sono quindi un segnale e una testimonianza. Chi passi vicino alla Chiesa della Riforma nella cittadina renana di Neuss non solo può udire le campane ma può riconoscere sul campanile una grande croce composta da otto rettangoli azzurri. Non sono vetrate, sono i pannelli fotovoltaici di una piccola centrale elettrosolare da due chilowatt, che risparmia all'atmosfera 4 tonnellate di CO2 ogni anno. Tante quanto ne emettono quattro indiani o nigeriani.