l'automobile dal cuore umano

 

di Francesco Fischer

 

Tre, due, uno.... via! E' partita la corsa per "l'automobile dal cuore umano". Il volto umano le ultime auto ce l'hanno già: avete notato che le carrozzerie si stanno arrotondando e somigliano sempre più agli esseri viventi che, come si sa, non hanno nè linee rette nè spigoli? Le auto moderne hanno quindi ritrovato l'armonia con la natura come ci raccontano le rèclame? Purtroppo non ancora. Mentre il volto delle automobili - la carrozzeria e la pubblicità - diventa più moderno e umano, il loro cuore - il motore - è ancora un residuo di una tecnologia antiquata. Il carburante di base , il petrolio, è ancora quello di 100 anni fa e bruciando produce sempre la stessa quantità - più di due chili e mezzo per ogni litro di benzina - di anidride carbonica (CO2), il principale responsabile dell'effetto serra e dell'alterazione del clima. Il motore più diffuso è ; ancora quello concepito 130 anni fa da Nikolaus Otto, il padre del motore a quattro tempi. Purtroppo, se alziamo il cofano delle moderne automobili, troviamo ancora un cuore all'antica, duro e indifferente alla salute delle persone e dell'ambiente globale. Ma per fortuna le cose stanno cambiando grazie alla buona volontà sia di alcuni ingegneri e uomini d'affari sia di alcune iniziative insolite nel mondo industriale. Uno degli stimoli più forti alla fantasia degli ingegneri automobilistici oggi viene infatti non solo dalla tecnologia o dalla borsa valori ma anche da alcune Chiese cristiane e da alcune associazioni per l'ambiente, come per esempio Greenpeace. "Tre, due, uno" ha detto Ferdinand Piech, il potente boss del gruppo Volkswagen (VW, Audi, Seat, Skoda). "Entro l'anno 2000 metteremo sul mercato un'auto da tre l/100 km, poi da due, poi da uno" ha dichiarato a fine marzo il presidente della più grande ca sa automobilistica europea, rispondendo anche agli stimoli delle Chiese e delle organizzazioni ambientaliste. Dal 1994 le Chiese cattolica ed evangelica chiedono in Germania all'industria automobilistica "un'auto dal cuore umano", che consumi cioè meno di 2,5 l/100 km invece dei 9,5 litri di media delle auto tedesche. La stessa richiesta proviene anche dalle principali organizzazioni ambientaliste. Un'auto da 3 l/100 km - una Twingo modificata e ribattezzata SmILE - è stata realizzata nel 1995 da Greenpeace per dimostrare che già da qualche anno la tecnica è matura per produrre automobili che dimezzano i consumi. Toyota ha già messo in vendita la Prius, un'auto da 3l/100 km, spaziosa e rivoluzionaria (la benzina produce corrente per un motore elettrico!). Fra meno di due anni anche in Europa alcuni costruttori offriranno auto da 3l/100 km o ancora meno. Speriamo che l'Italia non resti indietro. Tre, due uno... la corsa &egra ve; cominciata. Chi arriverà primo?