auto

veri e falsi incentivi

analisi di aziende e modelli

di Matteo Poli

 

 

CONFRONTIAMO AZIENDE E MODELLI

 

Il VCD (Verkehrsclub Deutschland), un club tedesco dei trasporti orientato ecologicamente, stila ogni anno una lista di 200 automobili di 30 costruttori, ricca di dati sul carico ambientale dei singoli modelli: Auto-Umweltliste '97 (Lista Auto-Ambiente '97). La lista si può richiedere per 5 marchi a: VCD (Verkehrsclub Deutschland), Eifelstrasse 2, D - 53119 Bonn, tel. (00-49-228)98585-0, Fax -10. www.vcd.org.aul.htm.

 

Sommando molti parametri ambientali rilevanti, il VCD elabora poi una lista delle 10 automobili meno dannose, divisa in tre categorie: tutte le auto, auto compatte, auto familiari. Tra i 30 miglior modelli così segnalati la FIAT compare solo nella categoria "tutte" con la 500 S (4. posto) e la Punto 55 S (7. posto). Vi è poi una classifica per "management ambientale" che confronta i diversi produttori. Tra le 20 aziende che hanno fornito i loro dati, la FIAT è all'ottavo posto, a pari merito con la Nissan. Ai primi posti per management ambientale: Audi, Volkswagen, Mercedes.

 

Ecco le top-ten ecologiche del VCD:

1. Opel Corsa Eco 1.0 12V

2. Daihatsu Cuore GL

3. Suzuki Swift 1.0 GLS

4. Fiat Cinquecento S

5. Ford Ka 1,3 37 kW

6. Daihatsu Move GLX

7. FIAT Punto 55 S

8. Skoda Felicia LX 1.3

9. Renault Twingo 1.2

10. Seat Arosa 1,0 MPI

 

Nella classifica delle emissioni di CO2 per km, sette automobili hanno emissioni inferiori a quelle della FIAT 500 S (145 g CO2/km). Il valori più bassi sono della Dahiatsu Cuore GL 3t (127 g CO2/km) e della Suzuki Swift 1.0 GLS (130 g CO2/km). Dalla lista del VCD sono escluse le auto che emettono più di 200 g CO2/km.

Il giudizio generale del VCD sulle 200 automobili presentate è comunque molto negativo. Solo 29 consumano meno di 6 l/100 km (Nuovo ciclo di guida europeo) e solo qualche modello consuma 5,0-5,2 l/100 km. L'automobile da 3 l/100 km, da anni realizzabile e da anni promessa da molti costruttori, resta ancora nel cassetto.

Sull'auto da 3 litri: www.vcd.org/dla.htm

La lista ecologica del VCD elenca inoltre 10 consigli tecnici di guida e manutenzione che possono ridurre i consumi del 20-40 %.

Ecodrive, un'azienda specializzata di Stoccarda (00-711-28565627), organizza corsi di guida a basso consumo con un veicolo dotato di computer e misuratori sofisticati. La diminuzione media del consumo dopo aver seguito il corso è del 40%.

 

 

ATTENTI AGLI IMBROGLI

 

In fatto di consumi è facile imbrogliare le carte. Per esempio, alcune reclame indicano i consumi a 120 o a 90 km/h, cioè nelle condizioni più favorevoli. Ma il consumo per km in città è quasi doppio del consumo a 90 km/h. Il dato onesto è quindi un misto dei tre modi di guida: città, fuori città e autostrada. Le nuove norme europee (EU 93/116) prevedono dal 1996 una misurazione del consumo medio che somma secondo proporzioni definite i consumi in città, fuori città e in autostrada. Anche con queste norme il consumo dichiarato dai produttori è però ben inferiore al consumo reale. Le misurazioni sono infatti realizzate con auto nuove, perfettamente calibrate, d'estate e con il condizionatore spento. Durante il test la velocità in città non deve superare mai i 50 km/h e in autostrada i 120 km/h. Inoltre la velocità di 110 km/h viene superata solo per il 7% dei km del test. Ma chi guida davvero così? Gli ingegneri del Wuppertal Institut hanno pubblicato uno studio che tra l'altro compara i consumi dichiarati dai costruttori e i consumi reali e hanno trovato notevoli differenze (v. Wuppertal Institut, Das Drei-Liter-Auto). Occorre inoltre tarare sulla CO2 i consumi dei diesel. I motori diesel consumano in genere meno litri, ma il gasolio emette il 13% di CO2 in più rispetto alla benzina. Così per esempio un consumo diesel di 4,9 l/100 km equivale, come emissione di CO2, a un consumo di benzina di 5,6 km/100 km.

 

 

TRE VERI ECOINCENTIVI

di Matteo Poli

 

Vorreste fra alcuni anni la benzina a 5000 lire al litro? Noooo! risponderemmo tutti senza esitare. Eppure è questo l'unico vero ecoincentivo per risparmiare non solo petrolio e inquinamento ma anche quattrini. Formuliamo la domanda diversamente: sareste disposti ad avere nel 2005 un'automobile che consuma un terzo (3 l /100 km) e un carburante che costa il doppio? Sì! sarebbe la risposta logica, perchè così spenderemmo meno quattrini per ogni km, oltre a consumare e a inquinare di meno. Basterebbe che il governo decidesse un aumento dei carburanti forte e certo ma diluito in 10 anni: entro 2-3 anni tutte le case offrirebbero quei modelli da 3 l/100 km che già da 10 anni sono pronte a fabbricare. "Solo un forte e programmato aumento del prezzo dei carburanti può far decidere all'industria di produrre in serie le auto a basso consumo che ha già sviluppato". A dirlo è il Prof. Ulrich Steger, ex-esperto ambien tale nel consiglio di amministrazione della Volkswagen. Dello stesso parere sono molti altri: il pilota di Formula 1 Michael Schumacher e perfino il nuovo direttore della Shell tedesca. Un forte e graduale aumento del prezzo dei carburanti è stato raccomandato in Germania anche dall'ex-direttore dell'UBA, l'Ufficio Federale per l'Ambiente, e dai "5 saggi" del Consiglio di esperti per l'ambiente, nominato - ma poco ascoltato - dal cancelliere Kohl.

La soluzione che mira a raddoppiare i chilometri percorribili con un litro di carburante e a dimezzare i consumi è tanto logica che comincia ad essere proposta o applicata anche in sede politica: il governo inglese ha deciso dal 1993 un aumento annuo reale (netto dall’inflazione) del carburante del 6%; cioè più che un raddoppio del prezzo in 14 anni. In Germania, il partito dei Verdi ha iniziato la campagna elettorale per le elezioni federali del prossimo settembre con l'impegno di abolire la tassa di circolazione e di portare gradualmente il prezzo della benzina a 5 marchi al litro (5.000 lire) entro il 2010. Sembra una proposta suicida per un partito che vuole raccogliere voti. Eppure cominciano ad essere milioni gli automobilisti tedeschi che hanno cominciato a far meglio i conti. Proprio nel Baden-Württemberg, soprannominato Mercedes-Land, la proposta di portare la benzina a 5 marchi non ha impedito ai verdi di raggiungere nel 1996 il 12 % alle elezioni regionali e il 40% nell'elezione del sindaco della capitale regionale Stoccarda, la città della Mercedes.

Un secondo efficace ecoincentivo sarebbe l'abolizione della tassa di circolazione o di possesso dei veicoli e il traferimento del suo prelievo sul prezzo dei carburanti. Verrebbe così premiato chi usasse meno spesso l'automobile. Anche questa misura - integrata da compensazioni per categorie particolari come handicappati, pendolari e residenti in zone con pochi mezzi pubblici - fa parte del programma elettorale dei Verdi tedeschi.

Un terzo efficace ecoincentivo funziona da anni in Svizzera, con molto successo: è la Rail-Card, un tesserino di plastica da 150 franchi svizzeri all'anno (180.000 lire) con cui si paga metà prezzo su tutti i treni, su tutti gli autobus extraurbani e in molte città, per esempio Zurigo, anche su tutti i trasporti pubblici urbani. Inoltre lo potete usare per telefonare da tutte le cabine, per pagare nei negozi e come bancomat. Un tesserino analogo, la Bahn-Card, esiste anche in Germania, Austria e in altri paesi.

 

 

SEICENTO?

 

 

FIAT SEICENTO

1955 1998

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Cilindrata 633 900 1100

Potenza CV 21,5 39 54

Consumo l/100 km 5,7 6,1 6,2

Prezzo L. 590.000 15 17 milioni

Prezzo (= 1998) 12,3 milioni

 

Salario mensile

metalmeccanico L. 38.000 1,8 milioni

 

Numero di salari

per una Seicento 16 8 9

 

Per capire la realtà drammatica della crescita della produzione e dei consumi automobilistici italiani compariamo la Seicento FIAT del 1955 con la nuova Seicento FIAT del 1998. Ovviamente la nuova Seicento è molto più sofisticata: più comoda, potente, capiente. Se usata bene, perfino potenzialmente più sicura. Eppure il suo consumo e la sua emissione più importante, la CO2, sono fermi ai livelli di quarantanni fa. Anche perchè, malgrado l'espediente pubblicitario di chiamarla Seicento, in realtà si tratta di una 900 o di una 1100. In compenso, rispetto a 40 anni fa, oggi bastano metà degli stipendi di un metalmeccanico (8 invece di 16) per comprare una Seicento. Questo risultato, frutto dei progressi della produttività, ha reso la motorizzazione un fenomeno di massa portandola molto oltre le soglie ecologiche. Lo stesso fenomeno sta ora accadendo sul piano globale, con la minaccia di arrivare presto a uno o due miliardi di automobili che consumano come quelle di 40 anni fa. E' chiaro che ciò non sarà possibile e che una grande svolta tecnologica è imminente.

Se anche i paesi ora poveri vogliono motorizzarsi, come giustamente reclamano, il consumo della singola automobile deve ridursi del 70-90 %. Ma anche la densità dei veicoli deve esere limitata, prima di tutto nei paesi ricchi. Con un'articolata politica dei trasporti pubblici la città di Zurigo è riuscita a ridurre il numero di automobili ogni mille abitanti a 300. Milano è ancora ferma a 700, l'Italia a circa 600.

Questa realtà è ben nota anche alle case automobilistiche. Per questo le più dinamiche cominciano a muoversi. La Toyota ha già messo in vendita nel 1997 la Prius, un veicolo a trazione ibrida con qualità tra la VW Golf e la Passat, che consuma 3-4 l/100 km. Con la nuova tecnica della GDI (Gasoline Direct Injection) la Mitsubishi vende già automobili, es. Carisma GDI, che consumano il 20% in meno del modello precedente. Audi e VW stanno per mandare in serie la A2 e la Lupo, due veicoli con motore supereconomico a tre cilindri; obiettivo di consumo: 3 litri/100 km. „Entro l’anno 2000 venderemi un’auto da 3l/100 km. Poi una da due litri, poi una da un litro" ha dichiarato in marzo il Presidente del gruppo Volkswagen Piech. Quando usciranno questi ed altri veicoli a basso consumo, che faccia farà chi nel 1998 avrà comprato un'auto da 7 o 9 l/100 km credendo di fare un affarone ecologico ed economico?