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Incontri ravvicinati
Sceneggiatura di base per la realizzazione di un cortometraggio
Debora Busà
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Un ragazzo legge un libro sul treno, ad una fermata il passeggero seduto al suo fianco si alza per scendere e al suo posto si siede un’altra persona che non viene inquadrata.
Il ragazzo senza guardare in faccia il passeggero che gli si è appena seduto al fianco,capisce tramite gli sguardi compiaciuti degli altri uomini presenti nel vagone e dall’atteggiamento infastidito delle rispettive compagne ,che si tratta di una bella donna.
Quest’ultima tira fuori anch’essa un libro inizia a leggerlo, il ragazzo senza rivolgere neanche uno sguardo verso la sua vicina inizia a rilevare sul suo libro alcune parole casuali che lette una dopo l’altra formano delle frasi, poi inclina leggermente il libro in modo da permettere solo alla ragazza di leggerle: “Non so se te ne sei accorta, ma hai provocato parecchio scompiglio…”.
La ragazza segue immediatamente il particolare e privato modo di comunicare del ragazzo, e con una matita a sua volta inizia a rilevare sul proprio libro alcune parole e risponde: “Veramente no, non guardo mai in faccia le persone”.
Il ragazzo pesca un‘altra pagina a caso del suo libro e fa risaltare: “non so se fai bene, io per esempio guardando gli altri ho “visto” quanto sei bella..Siamo fatti per essere guardati ed..essere giudicati
La ragazza prosegue e sottolinea: “Quando scenderò nessuna di queste persone si ricorderà più di me… né di te”
Il ragazzo: “Ancora non posso darti ragione, io non ti conosco non ti ho mai vista eppure sono interessato a conoscerti più di qualsiasi altra cosa. Voglio diventare un Volto per te.”
Una frenata del treno li interrompe, la ragazza richiude il libro e si alza, ma prima di andare mentre la gente si accalca alle uscite scrive una serie di numeri sulla copertina del libro.
Il ragazzo li memorizza e poi li trascrive sul proprio libro
La ragazza scene dal treno.
Lui fa in tempo a vederla di spalle dal finestrino, allontanarsi lentamente, senza mai girarsi.
ottobre 2010
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