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Re: Aprea rilancia il proprio DDL. Regionalizzare la scuola ...
Enrico Galavotti
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E perché ce l'hai così tanto con un'Italia federale?
Forse perché i meridionali sono stati costretti a subirla e a crederci,
quando ne avrebbero fatto volentieri a meno, e ora non vogliono sentirsi di
nuovo traditi, presi in giro, abbandonati a loro stessi?
Che male c'è a superare il centralismo col regionalismo?
Quanti paesi hanno il federalismo e continuano a concepirsi come nazione?
Dove sta il problema se nelle scuole gli insegnanti sono provenienti dal
loro stesso territorio, o comunque lo conoscono bene, lo amano e possono
farlo conoscere ed amare?
Non solo ci vorrebbe una scuola pubblica, regionale, pagata con le tasse dei
cittadini, ma dovrebbe essere una scuola strettamente collegata con le
esigenze del proprio territorio.
Che iattura per la cultura italiana aver abolito l'uso dei dialetti nelle
scuole statali!
Maledetti quei manuali di letteratura che per due secoli hanno ignorato i
poeti gli artisti i letterati esistenti a livello locale o che venivano
considerati "locali", cioè minori, solo perché a livello nazionale così
voleva la critica dominante (crociana-gentiliana).
E i manuali di storia che non sanno nulla di nulla della storia locale o
regionale? Che non prevedono neppure un specimen apposito da accludere al
manuale "nazionale"?
La scuola statale è sempre stata un corpo estraneo per le realtà locali, una
cosa imposta dall'alto, sommamente burocratica e aliena alla vera cultura,
quella che proviene dalla vita e non dai libri: altrimenti come spiegare
l'aver deciso di spazzare via quella rurale, facendo sentire i figli dei
contadini come studenti sottosviluppati?
Semmai oggi dovremmo chiederci che tipo di scuola regionale vogliamo creare.
Una scuola più funzionale alle esigenze di una società avanzata, borghese
fino al midollo delle sue ossa? Una società che non crede più in alcuna
alternativa a se stessa?
Vogliamo una scuola meramente funzionale al proprio territorio o in grado
anche di interpellarlo? di porre in essere nuove modalità di vivere il
bisogno?
Questo governo vuol togliersi di dosso un fardello che pesa più di quanto
gli convenga. Noi dobbiamo dimostrare che ha fatto male i suoi conti: la
scuola può ancora essere utile alla società se potrà muoversi in autonomia,
mettendosi a confronto con le esigenze del suo territorio.
10 aprile 2010
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