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Scuola - Corte Costituzionale dà ragione alle obiezioni espresse ripetutamente dall'ANCI sul dimensionamento scolastico
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La Corte Costituzionale con la sentenza n.200 del 2 luglio ha dichiarato illegittimi due punti dell'articolo 64 del DL 112/2008, convertito in legge n. 133/08, che prevedevano la competenza statale in materia di individuazione di criteri, tempi e modalita’ per il dimensionamento della rete scolastica, nonche’ delle misure necessarie a ridurre i disagi derivanti dalla chiusura e/o accorpamento di scuole nei piccoli Comuni.
"La Corte costituzionale dunque - sottolinea Flavio Zanonato, Sindaco di Padova e membro dell'Ufficio di Presidenza ANCI - dichiara la illegittimità del regolamento ministeriale previsto nelle norme surrichiamate, in quanto non riconducibile alla categoria delle norme generali sull'istruzione di cui all'articolo 117, 2 comma, lettera n) della Costituzione. E questo in quanto i criteri di definizione della rete scolastica, come spiega la Corte, hanno 'una diretta ed immediata incidenza su situazioni strettamente legate alle varie realtà territoriali' e dunque alle connesse esigenze socio-economiche di ciascun territorio, che ben possono e devono essere apprezzate in sede locale".
'"La posizione della Corte - ricorda Zanonato – è esattamente quella espressa dall'Associazione dei Comuni Italiani in occasione del confronto politico-istituzionale sul tema, svoltosi nei mesi scorsi; in quella sede ANCI infatti ribadì con convinzione che 'dovrà essere il sistema delle Autonomie (Regioni, Comuni e Province) a concordare e pianificare gli interventi laddove necessari, senza procedere ad un dimensionamento generalizzato, garantendo ovunque la soddisfazione della domanda di istruzione' ".
"Gli effetti di tale sentenza - segnala poi Mauro Guerra, Coordinatore della Consulta ANCI dei Piccoli Comuni - assumono particolare rilievo per i Piccoli Comuni, dove l'attuazione del regolamento statale avrebbe determinato la chiusura o l'accorpamento di plessi scolastici con pesanti ripercussioni sociali sul territorio e, per di più, rischiava di aggravare la spesa comunale relativa ai servizi di trasporto scolastico necessari a garantire a tutti il diritto all'istruzione".
03-07-2009
in riforma/controriforma:           |
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