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Mi domando una cosa
Brunella Maiolini / dalla lista Didaweb
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Sono dirigente scolastico in una scuola primaria e dell'infanzia di roma. da quando svolgo questo compito ho un osservatorio che, per me che vengo da un altro ordine di scuola, è al tempo stesso affascinante e preoccupante.
affascinante è la competenza acquisita dai docenti della primaria di lavorare, progettare, concertare insieme. oggi in nessun campo complesso, dall'economico-finanziario al sociale, al culturale, ecc... qualcuno si sognerebbe più di affidare ad una sola testa la gestione di una situazione complessa e la capacità acquisita dai professionisti "solo" della scuola primaria di mettere insieme competenze diverse e dare ad esse unitarietà nel lavoro in classe è un patrimonio che dovrebbe estendersi a tutta la scuola italiana... altro che farlo disperdere!!!
Preoccupante è la situazione dei nostri bambini. non è "semplificando" con la calcolatrice del ragioniere la scuola che si può pensare di riportare la società ai tempi del maestro unico. anche io ricordo la mia con tenerezza, forse anche perché penso con tenerezza alla mia infanzia, ma a me bastava anche un solo canale televisivo, topo gigio, facevo le ricerche con l'enciclopedia, rispondevo ad una logica lineare e non ipertestuale, non ero sommersa dagli stimoli di oggi. e mia madre era casalinga. sapete quanti bambini oggi presentano difficoltà, disagio, disadattamento (non sto parlando di handicap, ovviamente!)? quanti arrivano in prima elementare già con esperienze di terapie da psicologi? con quante "fragilità" un team docente si deve confrontare?
E poi... lo sapete in che modo arrivano i docenti assunti? da graduatorie ad esaurimento in cui si acquisiscono punti sulla "praticaccia" e non sulla formazione o da concorsi di più di dieci anni fa. lo scorso anno ho avuto neo assunti che arrivavano direttamente da esperienze lavorative in banche, fabbriche, studi privati... con il team si può far affiancare l'insegnante da docenti esperti e farlo "crescere" anche con la "capacità di persuasione" a formarsi da parte del dirigente(visto che la formazione non è obbligatoria e meglio tacere su quella prevista per l'anno di formazione), ma ci vuole tempo.
Lo vorreste un maestro unico che fino all'anno scorso ha fatto l'impiegato allo sportello o l'operaio, con la sola "esperienza scolastica" del superamento a fatica di un concorso scritto-orale dieci anni fa, come maestro unico in una classe dove vostro figlio è insieme a quasi trenta bambini con tante problematicità?
...per tacere di voti in decimi senza avere definito standard ed altre amenità...
Pensiamola insieme questa nuova scuola, perché certo va ripensata in tanti aspetti, ma facciamolo con pedagogisti e non con tuttologhi da talk show televisivi, lavoriamo insieme perché anche nel parlarne si riconosca alla scuola professionalità e dignità.
12 ottobre 2008
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