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Poveri insegnanti
una questione di alta professionalità non riconosciuta
Agostino Del Buono
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La nuova legge finanziaria per l'anno 2002 prevede, tra l'altro, una serie di provvedimenti sulla scuola.
Tali norme elargiscono aumenti retributivi ai dirigenti scolastici, (forse eccessivi), pari a 36 milioni l'anno, mentre per i docenti ed in particolare per quelli delle discipline di laboratorio, comprese le discipline di Trattamento testi e dati, delle classi di concorso A075 e A076, vengono sempre più "castigati".
Nessun aumento retributivo è previsto per questi ultimi, né incentivi che esaltano "la professionalità".
Tra gli insegnanti, sono quelli di Laboratorio i più penalizzati in quanto, nulla è previsto per il miglioramento della loro posizione retributiva per il passaggio dal VI al VII livello, come da tempo è stato sollecitato alle autorità parlamentari competenti da parte di questa associazione.
Attualmente, vi sono due proposte di Legge che giacciono in Parlamento: la prima è la n. 1278 presentata dall'on. Angela Napoli; la seconda è la n. 90 presentata dal senatore Michele Florino, ma nessuno fa niente per portarle in discussione.
Di fronte a una siffatta indifferenza politica i docenti più furbi inventano decine di progetti, cercando di avere la benevolenza del dirigente scolastico o del suo vice affinché i progetti presentati vengano inseriti nel P.O.F. d'istituto per ottenere quelle poche lire in più! Per non parlare dei progetti P.O.N., P.O.R., F.S.E., C.I.P.E. e altri inventati chissà da chi, finalizzati ad avere una formazione parallela a quella scolastica antimeridiana.
Si parla tanto dell'inserimento nella Legge finanziaria di stanziamenti per un contratto che avvicini le retribuzioni degli insegnanti con quelle che percepiscono i colleghi europei, ma nessuno, fino ad oggi, ha mosso un dito a tale proposito.
Solo parole!
Altro punto da tenere presente è che molti insegnanti delle classi di concorso A075 e A076 hanno frequentato i corsi di aggiornamento ministeriali sia come allievi che come formatori di altri colleghi, istituiti con appositi Decreti Ministeriali e attività di formatore nei corsi di aggiornamenti previsto nell'ambito del "Programma di sviluppo delle Tecnologie didattiche" - Progetto 1 a), di cui alla C.M. n. 282 del 24 aprile 1997, nonché su tematiche inerenti la Multimedialità nella didattica, Internet, Linguaggi non verbali e multimediali ecc…
Nonostante ciò, il Ministero della Pubblica Istruzione ed i dirigenti scolastici, non assegnano ai docenti della A075 e A076 l'insegnamento della Tecnologia dell'Informazione e della Comunicazione - TIC - pur avendone i requisiti e profonda esperienza maturata sul campo.
Dovremmo essere contenti, adagiarci e non scioperare?
Per non parlare poi degli attuali corsi di aggiornamento effettuati nelle singole scuole. Ogni docente "matura" un importo pari a Lire 19.600 alle quali vanno aggiunti una quota comune per ogni unità scolastica per l'aggiornamento e la formazione del personale della scuola. Vi sembra sufficiente una simile risorsa per la vera formazione individuale? Si tratta di una cifra irrisoria che non favorisce affatto tali iniziative.
ottobre 2001
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